Archivio mensile:marzo 2012
Lido di Dante, nuova ondata di Multe – Protestiamo!
Pubblicato da Emanuele Cinelli
Dal sito de iNudisti con preghiera di massima divulgazione
“Da una quindicina di giorni a Lido di Dante le forze dell’ordine hanno ripreso l’opera di discriminante e illegale repressione verso i nudisti e il nudismo.
Riteniamo che sia una forma civile di protesta inviare delle email al prefetto, al sindaco e al comandante della forestale e abbiamo così preparato un testo da inviare a tutti e tre.
Vi preghiamo di aderire spedendo queste mail, o una di vostra iniziativa”
Leggi l’articolo completo e il testo della lettera su iNudisti.
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Pubblicato su Atteggiamenti sociali, Società, VivAlpe 2016
Tag: dante, discriminazione, giustizia, lettera, libertà, lido dante, lido di dante, naturismo, nudo, oppressione, protesta, repressione
Poesie di gioventù: Amore!
Pubblicato da Emanuele Cinelli
Amore!
Cosa vuol dire questa parola?
Difficile dirlo,
ma quando vien lo senti:
un peso sul cuore,
un fuoco nell’animo,
un pensiero nel cervello,
campane che suonan a festa,
immensa felicità,
voglia di stare insieme.
Amore!
Una parola di fiore,
una parola che è un futuro.
Amore!
Un bacio di fuoco,
un triste saluto,
una foto in tasca.
Amore! Amore! Amore!
Sentimento di passione,
sentimento di gioia.
Amore!
Emanuele Cinelli – 16 gennaio 1974
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Faccia a faccia
Pubblicato da Emanuele Cinelli
In questi ultimi anni alla televisione vanno di moda le interviste in parallelo, ne voglio fare una anch’io, sebbene simulata.
Prima, però, per rendere il tutto più accattivante e interessante, nonché personalizzato, vi invito innanzitutto a rispondere ad alcune semplici domande. Scrivetevi le vostre risposte, per rendere la cosa più precisa, e poi confrontatele con quelle dell’intervista. Se alla fine vorrete condividere le vostre osservazioni in merito ai risultati del confronto, lasciate un commento all’articolo. Grazie!
S01 – Stai preparando le tue vacanze e vuoi andare in un nuovo posto, un posto che non conosci assolutamente, cosa cerchi?
S02 – Per un qualche motivo sei in vacanza in un posto che non conosci e senza esserti potuto preventivamente informare in merito allo stesso, vuoi andare a visitare nuove spiagge, quali informazioni chiedi?
S03 – Girovagando per le spiagge arrivi in una caletta nascosta che risulta deserta, come ti comporti?
S04 – Vieni a sapere che nel luogo dove vorresti andare in vacanza ci sono alcune strutture e spiagge per il nudismo, quindi una discreta presenza nudista, che fai?
S05 – Girovagando per le spiagge arrivi in una caletta nascosta, ci sono già alcune persone che prendono il sole, altre stanno facendo il bagno, ma comunque c’è ancora molto posto libero; osservandole ti accorgi che sono nude, come ti comporti?
S06 – Vuoi fare una bella passeggiata lungo la spiaggia, ad un certo punto ti accorgi che stai avvicinandoti ad una zona:
a (per chi nudista non è) – ufficialmente autorizzata alla pratica del nudismo…
b (per chi è nudista) – non autorizzata alla pratica del nudismo…
cosa fai?
S07 – Stai facendo una passeggiata lungo la spiaggia deserta, ad un certo punto vedi delle persone e ti accorgi che sei entrato in una zona:
a (per chi nudista non è) – ufficialmente autorizzata alla pratica del nudismo…
b (per chi è nudista) – non autorizzata alla pratica del nudismo…
cosa fai?
S08 –Ti trovi casualmente costretto (ad esempio per motivi di lavoro) a passare una giornata all’interno di una comunità (spiaggia, campeggio e altro) che non segue il tuo stesso stile di vita (cioè nudista se sei tessile, o tessile se sei nudista), come ti comporti?
S09 – E se la situazione del punto precedente riguardasse un intero periodo di vacanze?
S10 – Vieni a sapere che un tuo collega (o amico) è:
a (per chi nudista non è) – è nudista
b (per chi è nudista) – è contrario al nudismo…
cosa pensi di lui?
Sperando vi siate concessi il tempo per rispondere in piena sincerità alle domande, passiamo all’intervista simulata, ipotizzando di intervistare tre persone:
1) E – me medesimo per come vivo e ragiono oggi, ovvero da nudista attivamente impegnato nella propaganda e nella diffusione di questo stile di vita;
2) N – il nudista medio, ovvero un nudista che con le sue risposte possa rappresentare quanto risponderebbe la maggioranza dei nudisti odierni; le risposte sono da me formulate sulla base dei diversi anni di condivisione dell’ideale nudista, anni durante i quali ho avuto l’occasione di parlare dell’argomento con centinaia di altri nudisti, nonché di visionare e leggere molti siti e forum;
3) T – il non nudista medio, ovvero un non nudista che con le sue risposte possa rappresentare quanto direbbe la maggioranza dei non nudisti odierni; queste risposte sono da me formulate sulla base dei quasi sessant’anni di vita tessile (termine con il quale, senza nessun intento dispregiativo, noi nudisti definiamo coloro che non praticano lo stile di vita nudista), di tante discussioni sul tema del nudismo fatte con amici non nudisti, di una lunga osservazione degli atteggiamenti dei tessili, nonché di quanto letto su vari siti e forum non nudisti. Qui le risposte prevedono un campo di variabilità elevato, ho riportato le soluzioni a mia esperienza più tipiche, tanto poi contano le vostre specifiche risposte e a queste potrete fare espresso riferimento per fare le vostre considerazioni.
Non sto a ripetere le domande per intero, mi limito a richiamare le diverse situazioni.
Essendo io un maschio tutte le risposte sono date usando la forma maschile, le mie lettrici non dovrebbero comunque avere difficoltà a trasformarle al femminile.
S01 – Preparazione delle vacanze in un posto assolutamente nuovo: cosa cerchi?
E – Cerco una località o una struttura che mi permetta di stare nudo ventiquattr’ore su ventiquattro, dandomi comunque la massima libertà di movimento senza la necessità di vestirmi o di portarmi appresso qualcosa per coprirmi i genitali.
N –Cerco una struttura che mi permetta di stare nudo il più possibile, o quantomeno una località che disponga di zone in cui si possa praticare il nudismo.
T – Cerco una località gradevole, ben attrezzata sotto il punto di vista della ricettività turistica, non molto costosa, comoda.
S02 – Vacanza in un posto sconosciuto, quali informazioni chiedi?
E – Innanzitutto cerco di capire se ci sono strutture e/o zone in cui sia possibile stare nudi; in loro assenza in pubblico mi adeguo alla vita tessile, limitando la nudità agli ambienti privati (stanza d’albergo, appartamento, bungalow o altro).
N – Mi informo sulla eventuale presenza di zone ufficialmente riconosciute o tradizionalmente dedicate al nudismo; in assenza di queste mi comporto da tessile.
T – Mi informo sulle spiagge (al mare) o sui sentieri (in montagna), sulle attrazioni (discoteche, parchi acquatici, musei, eccetera), sulle feste o su altri eventi.
S03 –Arrivo in una caletta nascosta e deserta, come ti comporti?
E – Mi metto nudo scegliendomi la posizione che più mi aggrada, se vedo arrivare persone in costume cerco di capire se la mia nudità le mette a disagio o meno, nel primo caso cerco di rendere meno visibile la mia nudità, coprendomi solo se proprio necessario, nel secondo caso me ne resto nudo.
N – Se non ci sono spiagge tessili nelle immediate vicinanze mi metto nudo, tenendomi possibilmente discosto dai punti di accesso; se arriva gente in costume mi copro anch’io.
T – Scelgo il posto che più mi aggrada e mi sistemo.
S04 – Vacanza in un luogo con strutture e spiagge per il nudismo, che fai?
E – Prenoto presso una di queste strutture e lascio a casa il costume.
N – Cerco di prenotare presso una di queste strutture e se le spiagge sono autorizzate ufficialmente lascio a casa il costume, altrimenti me lo porto comunque dietro.
T – Beh, visto che non è esclusivamente nudista ci vado comunque, ovviamente con il necessario corredo di costumi.
S05 – Arrivo in una caletta nascosta, con persone nude, come ti comporti?
E – Se sono in costume o indosso un pareo mi libero subito di tali vesti e mi fermo in zona per godermi in libertà la giornata.
N – Cerco di capire se si tratta di una spiaggia autorizzata al nudismo o, comunque, sulla quale il nudismo sia tollerato, se è così mi spoglio, altrimenti me ne resto in costume.
T – Se il posto mi piace potrei anche fermarmi in zona, non mi da fastidio il nudo altrui, certo io me ne resto in costume. Se stavo solo passeggiando passo via o ritorno sui miei passi.
S06 –Passeggiata lungo la spiaggia si avvicina una zona tessile / nudista, cosa fai?
E – Arrivo fino al limite della parte nudista e poi ritorno indietro, non entro in zona tessile se proprio non ne sono obbligato.
N – Arrivato ad una cinquantina di metri dal limite della zona nudista o ritorno indietro, oppure indosso il costume e procedo in zona tessile.
T – Continuo la mia passeggiata entrando nella zona nudista, restandomene in costume.
S07 – Stai facendo una passeggiata lungo la spiaggia deserta, ad un certo punto vedi delle persone e ti accorgi che sei entrato in una zona tessile / nudista, cosa fai?
E – Se le persone non si interessano a me continuo nella mia passeggiata, altrimenti in tutta tranquillità mi giro e ritorno sui miei passi.
N – Non vedo come possa succedere, faccio molta attenzione a non sconfinare, ma se proprio dovesse succedere, entro in acqua fino alla vita e ritorno indietro.
T – Continuo la mia passeggiata e magari mi godo lo spettacolo.
S08 – Giornata all’interno di una comunità tessile / nudista, come ti comporti?
E – Quotidianamente vivo in ambiente tessile e con sofferenza mi adeguo, farei lo stesso.
N – Mi adeguo.
T – Resto vestito e approfitto della situazione per dare qualche sbirciata qua e la.
S09 – Come sopra ma per un intero periodo di vacanze?
E – Quotidianamente vivo questa situazione e, seppure a fatica, mi ci devo forzatamente adeguare, cercandomi dei momenti di libertà quando e dove è possibile farlo, pertanto farei la stessa cosa.
N – Mi adeguo.
T – Resto vestito e approfitto della situazione per dare qualche sbirciata qua e la.
S10 –Collega (o amico) contrario al nudismo / nudista, cosa pensi di lui?
E – Che non sa cosa si perde.
N – Niente, è un suo diritto non essere nudista.
T – Che non so come possa farlo: non mi da fastidio il nudo degli altri, ma io proprio non sarei capace di mettermi nudo in pubblico.
Bene, ora vi lascio alle vostre libere riflessioni, mi limito ad invitarvi a condividerle fruendo della funzione “Lascia un Commento”.
Grazie!
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Pubblicato su Atteggiamenti sociali, Motivazioni del nudismo, Società
Tag: confronto, intervista, naturismo, nudo, sondaggio, tessile, tessilismo
Poesie: Ed era
Pubblicato da Emanuele Cinelli
Ieri c’era, oggi non c’è più.
Ieri splendeva, oggi non splende più.
Ieri ombreggiava, oggi non ombreggia più.
Ieri era, oggi non è più.
Grande, lussureggiante magnolia
che lo sguardo un poco limitava,
ma nell’infinito il pensiero vagar lasciava.
L’hanno tagliata,
ora lo sguardo all’infinito volge,
ma il pensiero finito rimane.
Buco enorme nello spazio del giardino,
buco enorme nell’estasi del mio pensare.
Di lei ormai non resta che il ricordo,
ci abitueremo alla sua assenza,
allor che questo scritto
eterna renda la sua eterea ombra.
Emanuele Cinelli – 9 marzo 2012
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Poesie di gioventù: Mattino d’estate
Pubblicato da Emanuele Cinelli
Cammino sulla bianca spiaggia marina,
sotto i piedi ceder la sabbia sento,
l’orizzonte dal sole è infuocato.
E’ l’alba,
la spiaggia è vuota,
l’unico al mondo di esser mi sembra,
non voci, non urla, non rumore,
ma silenzio, silenzio, silenzio.
Mi fermo e guardo lontano,
un volo di gabbiani,
una vela bianca,
una grigia colonna di fumo,
una rossa palla infuocata.
Solo mi sento,
sperduto nell’immensità marina,
il mio pensiero vaga pei mari
e in fondo ad essi scende.
Penso ai colorati fondali corallini,
alle maestose madrepore,
ai pesci che vivon sotto l’onda,
alle estenuanti battute di pesca subacquea.
Penso.
Intanto la spiaggia è invasa,
si apron gli ombrelloni,
non più silenzio,
ma voci, urla, rumori.
Mi fermo e guardo,
un gioco di bimbi,
un colorato ombrellone,
un castello di sabbia,
una rossa schiena bruciata.
Emanuele Cinelli – 16 gennaio 1974
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Il… “Respiro del Corpo”
Pubblicato da Emanuele Cinelli
In molte discipline orientali una parte importante, se non la più importante, del pensiero e delle attività riguarda il respiro. Anche nello sport occidentale, pur senza dargli una valenza più o meno spirituale, ci si preoccupa di come il corpo respira. Stranamente, però, in nessun caso viene preso in considerazione il discorso su quali siano le zone del corpo che più necessitano di respirare, che più soffrono nel non respirare, che più partecipano al… “respiro del corpo”.
Questa gravissima lacuna ha reso normali, anzi obbligatori alcuni atteggiamenti decisamente d’ostacolo al respiro del corpo, primo fra tutti quello del vestirsi. Infatti una qualsiasi attività sportiva, una qualsiasi attività di meditazione e ancor più una qualsiasi attività volta alla percezione e al miglioramento del respiro del corpo andrebbero assolutamente fatte in totale nudità, unico stato in cui qualsiasi essere vivente, uomo compreso, può permettere al proprio corpo di respirare al meglio.
Il nostro corpo è cosparso di recettori, piccoli sensori organici che rilevano informazioni sulla situazione esterna e sullo stato del corpo. Tali informazioni vengono, sotto forma di impulsi nervosi, trasmesse al cervello, il quale le elabora definendo come reagire e dove reagire. Questi recettori, però, non sono tutti uguali, ma si sono specializzati: ci sono, ad esempio, quelli del dolore, quelli del sapore, quelli dell’odore, quelli della luce, quelli dei colori, quelli del freddo e quelli del caldo. I vari tipi di recettori non è che siano presenti ovunque, bensì la loro specializzazione è avvenuta seguendo le necessità delle varie zone del corpo. Ad esempio i sensori del gusto sono sulla lingua e sul palato, i sensori dell’olfatto sono nel naso. Così è che i sensori del freddo si sono generati principalmente in quelle parti del corpo che più facilmente possono subire gravi danni per via del freddo, ovvero le estremità del corpo : mani, piedi, naso, orecchie.
Dove sono allora i principali sensori del caldo? Quali sono le parti del corpo a cui il caldo può più facilmente arrecare danni gravi? Molti lo ignorano, altri se lo sono dimenticato, purtroppo è argomento tralasciato nelle lezioni di scienze o di educazione fisica, ma sono… i genitali. Si, proprio loro e c’è un ben preciso motivo per questo: testicoli e ovaie per potersi mantenere in piena efficienza devono mantenersi ad una temperatura pressoché costante. Per questo motivo la natura ha preso suoi specifici provvedimenti di difesa, nella donna spostando le ovaie all’interno del corpo e ponendo attorno alla vulva delle masse carnose a pieghe (le grandi e le piccole labbra), nell’uomo avvolgendo i testicoli nello scroto, membrana di pelle spiegazzata, proprio per aumentare al massimo la superficie di scambio con l’esterno (così come si fa con i radiatori e i dissipatori di calore). Se però andiamo a coprire i genitali con le mutande o i costumi, poco importa quanto attillati ed piccoli siano, ecco che ostacoliamo l’azione naturale di scambio del calore a cui queste zone sono deputate, determinando un’alterazione notevole alla capacità di autodifesa dal caldo, mandiamo insomma in tilt in nostro sistema di termoregolazione.
Può sembrare paradossale, ma il nostro corpo reagisce meglio allo sforzo e all’input calorico quando stiamo con i soli genitali scoperti, piuttosto che quanto abbiamo scoperto tutto tranne che i genitali. Ovviamente la nudità totale aggiunge ancor più beneficio, dato che ogni singola parte del corpo respira al massimo delle sue possibilità.
Far respirare il corpo ed essere partecipi del “respiro del corpo” sono azioni altamente responsabili e che, senza con questo voler affermare siano miracolose, indubbiamente apportano molti benefici alla nostra salute fisica e psichica. Provare per credere!
RESPIRA BENE
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Tag: abbigliamento, benessere, educazione, educazione fisica, naturismo, nudità, nudo, respiro, salute, sport, vestiario, vestirsi
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