Gavetta di spago


Osato il passo del metterci nudi è sparita da sola una pesante inferriata
che ci teneva prigionieri fra le mura di casa, con noi stessi medesimi.
Ci vediamo spogliati fra noi e ci scoppia sulle labbra un amicale sorriso,
ci ricolma nel cuore un raro contento tant’è  libero e fiero.

Costretti come talpe a viver nel buio sotterra
– quasi morti anzitempo – non ci servivano gli occhi.
Emergendo una volta dal monticello di terra,
sulla pelle abbiamo avvertito la calda carezza del sole.
Emersi dai codici abbiamo respirato fragranza di resina.

Camminiamo curvi e mendichi sotto una cappa bisunta,
laceri, invidiamo alle bestie del bosco il lustro sano del pelo.
Velluti pesanti di alte vetrate da secoli ci oscurano il sole,
inveterate abitudini ci sono sulle ossa incarnate,
da credere persino che si nasca con la camicia già indosso.
Ma di default veniamo alla luce già sporchi – o così accettiamo di credere –
un prete ci lava il peccato al fonte di marmo, ci copre con una candida veste.

Siam dentro un nodo gordiano, stretti in una gavetta di spago:
ci dobbiam liberare tagliando dall’interno la corda,
ci dobbiamo già prima in testa spogliare, nudarci la mente,
slegarci le bende, svolger le fasce, ché non siamo né mummie né infanti.

Se siamo orgogliosi di essere umani, siamone anche poi degni,
non invidiamo al cotone il suo fiore, la sua lana alla pecora:
che la Natura non ci ha fatti poi male, così come siamo.
A meno che non presumiam di saper fare anche meglio.

Informazioni su Vittorio Volpi

Mi interesso di lingue e di libri. Mi piace scoprire le potenzialità espressive della voce nella lettura ad alta voce. Devo aver avuto un qualche antenato nelle Isole Ionie della Grecia, in Dordogna o in Mongolia, sicuramente anche in Germania. Autori preferiti: Omero, Nikos Kazantzakis, Erwin Strittmatter e “pochi” altri. La foto del mio profilo mi ritrae a colloquio con un altro escursionista sulle creste attorno a Crocedomini: "zona di contatto"

Pubblicato il 25 settembre 2012 su Atteggiamenti sociali, Poesia. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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