Archivio mensile:giugno 2013
Raduno Nazionale de iNudisti 2013: i grandi numeri!
Il 22 e 23 giugno si è svolto il settimo Raduno Nazionale de iNudisti, eccovi la relazione ufficiale…

Oasi di Zello, 22-23 giugno, Raduno Nazionale iNudisti (Foto di Emanuele Cinelli)
20 … 30 … 16 … 130 … 250 … 350 …. 9 … 6 … 4 … 2… 20.000 … Ma stai dando i numeri?
Si, sto proprio dando i numeri, i numeri di un grande raduno, i numeri del Raduno Nazionale 2013 de iNudisti!
Oasi di Zello, 22 e 23 giugno: tante le attività previste e sviluppate nel corso del raduno, per ognuna una sua piccola storia.
Si parte, in via ufficiosa, il venerdì pomeriggio con i primi arrivi e le operazioni di allestimento dei supporti logistici: cucina, mensa, segreteria e… no, il tendone della mostra NudArte non si fa in tempo a montarlo, l’Oasi deve chiudere. Lasciate in sospeso le operazioni di allestimento, i radunanti si ritrovano poco dopo in uno dei tanti agriturismo della zona, la Cà del Becco, per una prima cena conviviale.

Il Tendone (Foto di Luca – ellemme)
Sabato mattina, come prima cosa viene eretto lui, rosso e bianco, possente e poderoso, grande, lucente è il TAN, tendone apertone nudistone. Si tratta di un tendone comprato dagli utenti de iNudisti per donarlo all’associazione Tenda Aperta di Nove (Vicenza), associazione di volontariato sociale con la quale ormai da tre anni è nata una bellissima e preziosa collaborazione. Viene qui montato per il suo primo impiego ufficiale e nei giorni a seguire sarà protagonista in due altre occasioni: l’assegnazione del pollicione (simbolo che identifica gli utenti fisicamente noti alla gestione del sito e/o particolarmente presenti alle sue attività materiali) al tendone stesso; l’apposizione, su di una parete del tendone, del banner de iNudisti e delle firme di tutti gli utenti che hanno contribuito al suo acquisto. Proprio mentre stiamo per andare in “stampa” ci giungono i sentiti ringraziamenti di don Stefano per questa nostra importante e utilissima donazione, che noi provvediamo a girare pubblicamente a tutti i nostri utenti.

NudArte (Foto di Giovanni – artur)
Coordinata e gestita da tre amici nostri utenti, NudArte è la nostra mostra d’arte nudista, con foto, quadri e disegni di vari utenti del sito de iNudisti. Nata lo scorso anno, quest’anno cresce e si espande grazie anche alla disponibilità del già citato tendone. Viene montata al sabato mattina e rimane allestita fino alla fine del raduno. Molte le opere esposte e molto l’interesse suscitato.
L’estrazione dei massaggi nudisti è passata, causa la confusione che sempre si crea nei primi momenti di raduno, un poco inosservata, è stato comunque una importante aggiunta al valore complessivo del raduno.
Anche la corsa campestre vede aumentare il numero dei partecipanti. Partiti domenica mattina alle dieci e mezza, i concorrenti si lanciano con grande spirito sportivo sulla ripida rampa inziale, segue un lungo traverso in lieve discesa, poi un ripidissimo tuffo nel bosco e con una serie di saliscendi si ritorna al punto di partenza. I più allenati fanno quattro giri per un totale di quatto chilometri e ottocento metri; i meno allenati si fermano dopo il secondo giro, per la classifica del percorso corto.

Gli atleti affrontano la ripida salita d’avvio della campestre (Foto di Luca – ellemme)
Una menzione specifica merita anche la presenza di un fotografo Reuters che, volendo effettuare un servizio sul naturismo e sul nudismo, ha visto in questo raduno la migliore occasione per ottenere tutte le informazioni e le immagini necessarie. Materialmente non l’abbiamo indotto a liberarsi dalle vesti, ma virtualmente si: ottime, infatti, le sue impressioni sul raduno; chiara e pulita la sua comprensione dello stile di vita nudista; splendide, infine, le sue foto che ben documentano la naturale spontaneità del nudismo, la sua totale indipendenza dalle questioni di sesso e la bellezza del corpo nudo. Potete vederne la parte già pubblicate su diverse riviste cartacee e on-line, italiane ed estere: Il resto del Carlino, El Tiempo, Jornal de Noticias, Vlad-Dolohov, Globo.com, Quotidiano.net, Ridus, Il Sole 24 Ore.

Le torte in gara (Foto di Giovanni – artur)
Agguerrita e partecipata la gara di torte. Arduo il compito dei cinque giurati che, dopo averle osservate e assaggiate, dovevano decidere le tre migliori e assegnare loro l’ordine di merito.
Coinvolgente, emozionante, positivamente rilevante il momento di riflessione, quando un nutrito gruppo di persone, ai radunanti si sono uniti anche alcuni altri ospiti dell’Oasi, si è momentaneamente isolato dal resto della festa per confrontarsi su alcuni temi. Partendo da spunti religiosi, ma portando il discorso sugli aspetti umani generali, si è parlato di semplicità collegata al nudismo, semplicità come qualità umana di relazione con se stessi e con gli altri, semplicità come motore del nudismo, un nudismo che non è solo il piacere di starsene nudi, ma anche espressione interiore, anche il non aver paura di dire la verità sul nudismo, anche uno strumento attivo di propositiva critica verso la società dell’apparire.
Magistralmente guidata dall’amico musicista, riuscitissima la grande festa nudista del sabato sera: molte le presenze sul prato per l’occasione trasformatosi in pista da ballo; apprezzatissima la cantante a cui, non facendosi intimorire dalla grande professionalità e bravura di questa, si è affiancato un solo temerario cantante.

Si accende il fuoco (Foto di Luca – ellemme)
Che dire poi dei tre pasti preparati con cura da volontari e più o meno improvvisati cuochi e serviti con maestria e velocità da altri volontari: nemmeno un catering professionista sarebbe riuscito a smaltire in così poco tempo le cento e più persone in coda ad ognuno dei pasti.
Domenica pomeriggio il raduno si chiude con la rituale foto di gruppo e il sentito discorso di commiato da parte dell’amministrazione del sito de iNudisti, amministrazione che ci tiene a rinnovare i propri ringraziamenti ai tantissimi presenti, ricordando con menzione particolare coloro che hanno contribuito in proprio alla dotazione di cibi e bevande e, con ancora maggiore enfasi, tutti quelli che, rinunciando a una parte più o meno grande della festa, si sono messi a disposizione per aiutare nei lavori logistici, dal montaggio allo smontaggio delle attrezzature, passando per il comitato d’accoglienza, il lavaggio delle pentole, la cucina, la distribuzione di pasti, la musica e via dicendo.

Discorso di commiato (Foto di Giovanni – artur)

Gli sponsor (Foto di Emanuele Cinelli)
Ringraziamento speciale dobbiamo rivolgere a Fonte Alpina Maniva per la fornitura dell’acqua minerale necessaria a coprire gran parte del fabbisogno; invero l’avrebbero coperto anche per intero, se non avessimo noi fatto i conti facendo riferimento a un minor numero di presenze: avevamo preventivato un aumento delle adesioni rispetto allo scorso anno, ma proprio non ce l’aspettavamo così massiccio. Grazie!
Altresì dobbiamo formulare un ringraziamento particolare all’Associazione Tenda Aperta per averci gentilmente messo a disposizione tutto il materiale logistico necessario e il furgone con cui trasportarlo. Grazieeee!

Sventolano le bandiere del nudismo italiano (Foto di Luca – ellemme)
20 … 30 … 16 … 130 … 250 … 350 …. 9 … 6 … 4 … 2… 20.000
Si sente spesso affermare che i numeri fanno la differenza, che per ottenere le cose servono i numeri, che i numeri sono importanti, ebbene, ecco i numeri, i numeri del nudismo italiano, i numeri che sei persone ben motivate e affiatate possono mettere in campo e, ciliegina sula torta, facendo tutto senza mai vedersi di persona, tutto on-line, via web.

Firme sul TAN (Foto di Giovanni – artur)
Questo settimo Raduno Nazionale de iNudisti ha mosso numeri importanti, numeri che in pochi riescono a smuovere, numeri che non si possono più ignorare, numeri che dovrebbero far ben pensare operatori turistici e istituzioni sul valore del nudismo italiano, sulla sua non indifferente valenza economica.
Venti i partecipanti alla cena preraduno. Una trentina i partecipanti alla corsa campestre. Sedici le torte in competizione nella gara di cucina Circa centotrenta le presenze singole direttamente imputabili al raduno. Quasi duecentocinquanta i ticket d’ingresso all’Oasi relativi ai soli radunanti. Più di trecentocinquanta i pasti distribuiti nelle due giornate del raduno. Nove le regioni italiane sicuramente coperte dai radunanti, alle quali si deve aggiungere una presenza dalla Svizzera. Almeno sei le associazioni naturiste rappresentate (quasi tutte quelle esistenti in Italia), quattro delle quali giunte all’Oasi con le loro bandiere e di due c’era anche il relativo Presidente. Ventimila l’indotto economico minimo, in euro, messo in gioco dall’evento, senza contare tutte le spese individuali di viaggio andate a vantaggio delle autostrade italiane.
20 … 30 … 16 … 130 … 250 … 350 …. 9 … 6 … 4 … 2… 20.000 … i numeri di un grande raduno, i numeri del Raduno Nazionale 2013 de iNudisti!
Grazie, grazie, grazie e … alla prossima!

Foto di gruppo (Foto di Giovanni – artur)

Betty (Foto di Giovanni – artur)
Classifica della gara di torte
- Ivan
- Betty
- Piero
Classifica della corsa campestre
Percorso corto (2,4km)
- Tatino
- Capita1cino
- Monica
Classifica femminile (p. corto)
- Monica
- Jamba
Percorso lungo (4,8km)
- Astrale
- Md66
- Cordom
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3a Giornata dell’Orgoglio Nudista: relazione
2 giugno 2013, dopo diversi mesi di preparazione e attesa finalmente il giorno è arrivato. In dieci ci troviamo al punto di raccolta predefinito, nei pressi del ponte Destrone in quel di Bagolino, provincia di Brescia. Le preiscrizioni avevano invero raggiunto quota venticinque, ma, come già successo lo scorso anno, le infauste previsioni meteorologiche hanno fatto desistere molti. Tra noi diversi nuovi amici, provenienti dai diverse provincie dell’alta Italia con punti apicali Torino, Genova, Vicenza e Bolzano.
Fatte le dovute presentazioni, rapidamente il gruppo prende affiatamento e, senza altri indugi, si mette in marcia verso la meta programmata: la Malga di Fondo Vaia. Il cammino inizia seguendo l’asfaltata strada per il Passo del Maniva, ma subito la si abbandona per seguire una ripidissima strada, sempre asfaltata, che risale sulle pendici meridionali del Monte Bagoligolo.
Impegnato in coinvolgenti dialoghi sulle tematiche nudiste, in particolare sulle questioni giuridiche, non mi accorgo, anche per il deperimento totale della tabella segnaletica, del bivio per la Valle di Vaia e, pur avendo già intuito qualcosa, mi accorgo dell’errore solo dopo una ventina di minuti: orami siamo saliti troppo, non ha senso ridiscendere, consultando la cartina topografica ottengo conferma sulla possibilità di continuare lungo la strada erroneamente intrapresa, anche se ciò comporta la modifica della meta.
Seguendo ancora per una decina di minuti la strada asfaltata si perviene al bivio con il sentiero e, finalmente, ci possiamo liberare delle vesti, invero non tutti e non completamente: la giornata seppur non così brutta come previsto dai meteorologici è comunque freddina. Passata la cascina Capre, dove, per l’appunto, un gregge di capre ci corre festosamente incontro, il sentiero si inoltra in un fitto bosco di latifoglie, risalendo con alcune svolte e lunghi traversi, fino a sbucare sullo spoglio crinale sud del Monte Bagoligolo, nei pressi della cascina Vallagosta.
Trovato un punto dove il vento non fa sentire le sue fredde folate, ci accomodiamo per il fugace pasto. In breve, passato il calore provocato dalla camminata, ci ritroviamo tutti completamente vestiti: non è molto conforme alla specificità della giornata, ma meglio vestiti che infreddoliti e… ammalati!
Si riprende il cammino per tornare a valle lungo lo stesso percorso di salita, seguendo, però, anche la parte bassa del sentiero, in modo da evitare la lunga strada asfaltata e poter restare più a lungo negli abiti a noi congeniali: nessuno.
La segnaletica è vecchia e in parte svanita, questo complica un poco il reperimento della giusta via e porta alla disgiunzione di due di noi che, fermatisi un attimo, non notando uno dei segni e non vedendoci più, seguono la direzione sbagliata e ritornano sulla strada asfaltata. Quando si riesce a mettersi in contatto coi cellulari, loro si sono già troppo allontanati per ritornare indietro e si decide di riunirsi al punto di partenza.
Noi e loro riprendiamo così il cammino di rientro, per loro lungo la strada asfaltata percorsa in salita, per noi scendendo un ripido e oscuro valloncello in fondo al quale in mezzacosta si esce dal bosco pervenendo ad un gruppo di cascine, dove, pur soffrendo per il sole ora uscito e per il conseguente innalzamento della temperatura, ci rivestiamo.
Ancora una mezz’ora di cammino e arriviamo alle macchine dove i due fuggitivi ci stanno aspettando. Ci si cambia e poi via a bersi qualcosa in compagnia, prima di salutarsi e darsi appuntamento, almeno per quelli che potranno esserci, al prossimo evento del programma “Orgogliosamente Nudi”: l’escursione di due giorni in Val di Braone.
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