Archivio mensile:novembre 2013
Linea Elettrica al Corno di Salarno Orientale (Saviore dell’Adamello – BS)
Nata come tentativo di via nuova sulle ampie placconate centrali del versante meridionale di questa montagna, per successive vicissitudini non è più stata portata a termine, rimanendo comunque un’interessante variante d’attacco alla classica via Bramani, specie quando neve e/o gelo ne rendono pericoloso il diedro iniziale.
1^ salita effettuata il 5 Agosto 1984 da Cinelli Emanuele e Lancini Andrea
Sviluppo della variante 400m.
Difficoltà: TD- (concentrate nella parte centrale: 1 tiro di V+ e uno di V con due passi in A0)
16 rinvii più le soste, lasciato 1 ch di calata/sosta
Avvicinamento
Dal Rif. Prudenzini si segue l’itinerario del passo di Salarno fin verso la base delle rocce del Cornetto. Qui lo si abbandona e, seguendo la base del Cornetto, senza percorso obbligato seguendo i vari sentierini lungo le coste moreniche o nel canale di deiezione subito alla base del Cornetto, si sale in direzione del Corno Miller. Quando la salita si fa meno ripida, seguendo l’andamento naturale della valle si devia a destra puntando verso i Corni del Salarno e la Vedretta del Salarno. Tenendosi a sinistra si supera il primo salto roccioso (un tempo coperto dalla Vedretta) per poi riportarsi a destra puntando alla base del cornetto dove questa comincia ad alzarsi al limite della Vedretta (inizio di un evidente e gigantesco diedro).
Salita
Salire tenendosi sulle placche e i salti rocciosi della faccia destra del diedro. Giunti ad una grande terrazza detritica (ch di calata), seguirla verso destra per 50 m. Ora salire in un diedro liscio e compatto ad una cengettina. Per questa si torna a sinistra sulla verticale del grande diedro.
Dalla larga cengia detritica dovrebbe essere possibile evitare il doppio lungo traverso, salendo dritti lungo il grande diedro che definisce la direttiva della salita: lama bellissima e difficile che adduce ad una placca compatta (che noi non siamo stati in grado di superare, ripiegando sul traverso).
Il nostro tentativo si è qui arenato su un muro leggermente strapiombante che porta ad una lunga teoria di placche per le quali si voleva continuare.
Continuando a traversare per la cengettina si possono raggiungere le altre vie di questa parete.
Discesa
Dalla larga cengia detritica è possibile calarsi in doppia fino alla base della parete seguendo esattamente l’itinerario di salita.
Dalla cengettina del traverso a sinistra è necessario ripercorrere a ritroso l’itinerario fino alla larga cengia detritica (doppia nel diedro di raccordo tra cengettina e larga cengia).
Se si prosegue fino in vetta, la discesa dev’essere effettuata calandosi sul Pian di Neve, per il quale al Passo Salarno e, per facile sentiero, alla Val Salarno.
Relazione del pranzo conclusivo “Orgogliosamente Nudi 2013”
Ma che magnifica giornata!!!!
Il tempo non ci ha sorretti e la passeggiatina pomeridiana non si è potuta effettuare, abbiamo egregiamente rimediato con una tavola rotonda, nata spontaneamente dai discorsi di chiusura mio e di Vittorio, molto partecipata e ricca di spunti interessanti: l’Ordinanza di Manerba e la situazione nudismo in tale località; nudismo e legislazione italiana; come comunicare il nudismo; come gestire un’escursione in nudità; come dialogare con chi non è nudista; la gestione del contradditorio; assertività; suggerimenti tratti dalla PNL (Programmazione Neuro Linguistica); quanto è stato bello partecipare alle escursioni di Mondo Nudo; come arrivare a dialogare con le istituzioni; perché il nudismo non decolla; come in Spagna sono arrivati alla legge che autorizza il nudismo pressoché ovunque; i problemi del nudismo all’estero.
Partiamo dall’inizio.
Puntualissimi tutti sono al punto di ritrovo ben prima dell’orario stabilito. I soliti saluti di chi già si conosce e le presentazioni per chi ancora non si conosce, poi ci si sposta al vicinissimo Agriturismo “Forest” di Iseo (BS).
L’ingresso ci accoglie con due tavolate imbandite di vari antipasti: un tavolo per i salumi, l’altro per le preparazioni vegetariane e vegane.
Ancora qualche chiacchiera, si appendono le bandiere e, mentre qualcuno inizia a spogliarsi, ci si serve degli antipasti e viene dato inizio al pranzo. A seguire risottino vegano di zucca e insalata di pasta. Il tutto accompagnato da un ottimo e leggero vino della casa.
L’ambiente si riscalda, vuoi per la presenza di una bella stufa di stampo antico, vuoi per il vinello che inizia a passare dalle bottiglie ai bicchieri e da questi ai nostri stomaci, vuoi per le chiacchiere che si intrecciano fra i presenti.
L’abbondanza dei cibi è veramente notevole, molto avanza e ne siamo dispiaciuti.
A chiusura delle libagioni arrivano bocconcini di torte varie con marmellate della casa, macedonia di frutta e caffè.
Qualche canzone in gruppo dirette dall’amico musicista Musicman, molte chiacchiere ed è l’ora dei discorsi: Emanuele, fondatore del blog “Mondo Nudo”, ringrazia i presenti per la loro preziosissima partecipazione, riepiloga le attività svolte durante la stagione 2013, evidenziandone gli obiettivi specifici e i risultati raggiunti; Vittorio, l’alter ego di Emanuele e suo preziosismo collaboratore nonché fidato amico, rinforza quando già detto e aggiunge un resoconto sugli altri eventi, italiani ed esteri, a cui ha partecipato e che stanno dando grande slancio al nudismo.
Le parole di Emanuele e Vittorio attivano altre considerazioni e alcune domande, dalle quali le considerazioni si allargano dando luogo alla già citata tavola rotonda che ha mirabilmente chiuso il tutto.
Ora, noi di Mondo Nudo, ci metteremo al lavoro per elaborare e pubblicare entro Natale il programma “Orgogliosamente Nudi 2014”, per il quale, oltre alla ripetizione delle uscite escursionistiche, ivi compreso un presidio settimanale con accesso libero (cioè i partecipanti potranno arrivare e partire a loro piacere, fermandosi, secondo loro possibilità, da uno a sette giorni), sono stati messi in campo progetti diversi atti a creare, nell’ottica di non contrastare i modi di pensare e nel frattempo di aggiungere nuovi pensieri e sviluppare nuove linee di pensiero che possano instillare semi di dubbio, maggiori e differenziate situazioni di contatto tra nudismo e non nudisti: biciclettata, nuotata, giornata aperta in agriturismo, serate di proiezione, mostre, eccetera Ovviamente le nostre limitate risorse (siamo in due) non ci permetteranno di realizzare tutti i succitati progetti, vedremo: come recita un vecchio detto “mai dire mai”.
Per intanto ringraziamo pubblicamente i partecipanti a questo pranzo che con la loro accorata e calda presenza ci hanno gratificato del lavoro svolto e stimolato a proseguire lungo questa strada.
Grazieeeeeeee
I cavi tra di noi
Interessantissimo articolo, di una semplicità straordinaria ma allo stesso tempo di una verità profondissima.
In ricordo di Silvano Cinelli – 2008
Anche il sole ha voluto beneficiare questa giornata come non mai, erano anni che nuvole e pioggia la facevano da padroni o quasi, stavolta invece un bel sole caldo e splendente ci ha accompagnati per l’intera giornata, favorendo tutti i distinti momenti della manifestazione, dall’accesso al Rifugio Blachì 2 che, come ogni hanno, ci ospita, alla Santa Messa celebrata da Don Fabrizio Bregoli, ai rientri a valle.
Molti i partecipanti, molti più degli anni passati, grazie anche all’adesione di due nuovi gruppi, il Club Alpino Italiano e gli Alpini, che anno portato nuova linfa e nuovi amici ad una manifestazione che, complici i tanti anni che ormai la datano, ultimamente aveva perso un poco di smalto. Tanti di loro sono arrivati a piedi percorrendo i diversi sentieri che solcano le pendici di questi monti dell’Alta Val Trompia, altri con la più comoda seggiovia che da Collio Val Trompia in pochi minuti porta all’Alpe Pezzeda, tutti però con un solo pensiero in mente: ricordare l’amico Silvano Cinelli, che qui terminò il proprio cammino nell’estate del 1981 durante il percorso inaugurale del Sentiero 3V, di cui fu uno dei principali artefici e che venne in seguito a lui dedicato. E insieme a lui vengono ricordati altri amici che collaborarono al progetto 3V e che oggi, purtroppo, non sono più con noi ad assaporare il piacere delle cime terrene, in particolare: Renato Floreancigh e Severangelo Battaini.
Poco dopo mezzogiorno Don Fabrizio pronuncia la frase di rito che chiude la Santa Messa e i numerosissimi presenti abbandonano lo stato di raccoglimento e preghiera, si scattano le foto ricordo al numeroso gruppo raccolto ai piedi della lapide in ricordo di Silvano e poi … tutti a tavola. La seppur grande sala da pranzo del rifugio viene riempita completamente e ci sono anche molti gruppi che pranzano all’aperto seduti sul prato antistante il rifugio: c’è stata proprio una grande affluenza quest’anno, quasi quanto quella delle prime volte.
Si fanno le 16 e, terminate le libagioni, iniziano i rientri a valle: le persone si salutano e si danno appuntamento per il prossimo anno, sempre qui in Pezzeda, sempre per ricordare l’amico Silvano e gli altri amici scomparsi. Anche il sole pian piano inizia a scomparire dietro la sagoma del Monte Guglielmo spingendo i suoi ultimi raggi verso l’Alpe Pezzeda come a promettere “Anch’io sarò ancora con voi il prossimo anno; riposa in pace Silvano, riposate in pace amici che in montagna e per la montagna avete donato la vostra vita”.
Emanuele, Carla e Valeria Cinelli

Foto Emanuele Cinelli
Evoluzione
Vestiti, fastidio,
fastidio, vestiti.
Togliere, mettere,
mettere, togliere.
Sofferenza,
respiro costretto,
fiato che manca.
Calore,
sudore,
odore.
Gente, imbarazzo,
fuggire, lavare.
Alternativa,
le vesti abbandonare,
liberazione, dimenticare,
nudi restare.
Pelle, sola pelle,
aria, acqua e sole,
freschezza, leggerezza,
leggerezza, freschezza.
Gente, tranquillità,
restare, socializzare.
Emanuele Cinelli – 1 novembre 2013
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