Archivio mensile:aprile 2014
Divagando – Non fissiamoci!
(…mani continuative che slabbrano fuori con le spine delle dita aperte…)
Se monologando io…
La solita vita, indecisa, mi trattiene tra le sue mani mentre il sole fuori applaude contenuti pieni. Raggi perpendicolari rosicano piaceri alla pelle, un velo di madore apre la breccia tra il dubbio di un giorno estivo, e la certezza di un tempo a spiovere. Cos’è che c’incatena veramente a tutte queste facce uguali?
Il volto, il desio, l’uomo, l’ondivago, il lieto fine in cui la permanenza sta due misure oltre il consentito. Siamo maglioni cuciti a maglia larga, braccia a tre quarti, mani continuative che slabbrano fuori con le spine delle dita aperte, protese, mai retrattili, mai indugianti. Acuminate e passionali, come tutti gli aghi che ci hanno cucito addosso queste forme imperfette usciamo dal maglione con le nostre spigolature delle teste quadrate dei famosi porcospini già citati di tutti gli angoli dei gomiti.
Stiamo sulle punte, viviamo sulle punte e siamo convinti che il nostro mondo non sia rotondo. Gli altri hanno tutto il mondo che gli pare ma noi viviamo imperterriti nel nostro, fragile e leggero, fatto di gocce di cristallo verso l’alto, ossia sottosopra, rivoltato e rivoltante come non mai. Le nostre maglie invece sono sincere come mai e lasciano a me il tempo di trovare le sole “cose” di cui siamo fieri: accade così che percorriamo l’amore come una missione da destinare, da portare a termine tra le pieghe delle mani.
I maglioni sono rivoltati e aspetto l’avvenire come dolce trovare che non aspetta, ma va, avanti inesorabilmente… Sembra tutto logico e compunto ma tra un punto e una virgola quante tenerezze! A proposito mi dimentico di qualcosa che mi appartiene, sono gocce serene senza sale; con portamento le commento, quel che esplode tra le costole di una mamma.
Pervengo a una scelta difficile il tutto o il niente perché, sempre ottimista incontro la divisa della realtà: fosse quello che mi opprime non starei a fantasticare mondi possibili mentre l’impossibile mi ha sempre entusiasmato, chissà perché. Veloce, veloce mi appartengo, mi dissuado, mi dissolvo e, quando mi volto, continuo a trovare escrementi impossibili. La luce è solo una parodia della vita mia, la maglia quella che manca per chiudere il braccialetto. Spesso con le stelle abbiamo di fronte piccole luci, ma non fissiamoci.
Riflettiamo gli splendori e tutti i pani saranno al vino, tutte le cose saranno comuni come ogni proverbio rivolto, risvolto e raccolto tra le maglie di un tempo maglione. La luce della luna è lenzuolo. Dalla finestra aperta il mondo è parodico e qualcuno ulula alle stelle le sue stalle. Imitando l’animale l’uomo è veramente uomo.
Simone Belloni Pasquinelli
Pubblicata l’antologia “Il Sole è Nudo”
Creata con la partecipazione di tante persone, nudiste e no, è stata pubblicata l’antologia “Il Sole è Nudo”, racconti di nudismo e sul nudismo, una lettura che, al di là dello specifico argomento, mette in campo tanti stili di scrittura ed evoca molte diverse esperienze, una lettura consigliabile a chiunque.
Grazie a tutti i partecipanti, grazie alla Commissioni di Valutazione, grazie agli autori, grazie a chi si è fatto il mazzo per coordinare il lavoro, grazie a Bravi Autori per aver reso possibile questa pubblicazione, grazie a quanti vorranno acquistarla e leggerla. Grazie!