Archivio mensile:agosto 2014
Le ricette del “Cuoco Nudo”: Cavedano a letto
Ingredienti (per quattro persone)
1 cavedano da 500g, 500g di patate, 1 limone, 50g di zenzero fresco, 3 foglie di salvia, 2 cucchiaio di olio d’oliva extravergine, sale.
Preparazione
Squamare e pulire per bene il pesce, lavarlo, togliergli la testa e aprirlo completamente sul lato pancia in modo da poterlo aprire a libro. Lavare il limone e tagliarne cinque fette molto sottili, quasi trasparenti. Lavare e sbucciare le patate, mettendole man mano in acqua acidulata con un poco di succo di limone. Quando tutte le patate sono pulite, tagliarle a fettine molto sottili che vanno a loro volta immediatamente messe nell’acqua acidulata.
Cospargere i due lati del pesce con un poco di sale e adagiarlo, lato pelle, sulla teglia ricoperta con carta forno. Aiutandosi con un cucchiaino creare sul pesce un leggerissimo velo d’olio. Aromatizzare con tanto zenzero tritato finissimo, quasi polverizzato.
Sopra al pesce appoggiare le cinque fettine di limone. Adagiare le fette di patata attorno al pesce e poi sopra fino a ricoprirlo completamente. Spolverizzare con la salvia spezzettata e, a piacere, altro zenzero tritato.
Mettere in forno a 200 gradi e lasciar cuocere per trenta minuti.
Luoghi di dialogo
In applicazione della legge regionale approvata lo scorso anno (nr. 26 del 9 agosto 2013), con una delibera di giunta e relativa ordinanza, il comune di Torino di Sangro (Abruzzi) ha destinato un tratto della Spiaggia dei Trabocchi all’attività naturista: 150 metri di lunghezza per 20 di larghezza. Sperimentalmente, e solo per il corrente 2014. La spiaggia è stata individuata perché tradizionalmente frequentata da nudisti.
1ª CONSIDERAZIONE: L’attività spontanea, militante, coraggiosa, “trasgressiva” dei nudisti ha creato un precedente. I nudisti stessi (e le loro associazioni) hanno creato le condizioni del proprio riconoscimento, della propria visibilità e attenzione, hanno creato una “domanda” e hanno fattivamente contribuito ad una risposta.
2ª CONSIDERAZIONE: È stato esplicitamente riconosciuto il diritto all’attività naturista, regolandone luoghi, limiti e modi. Ai ladri, pur essendo un buon numero, non verrà mai riconosciuto il diritto di rubare, perché – per ora – rubare è ancora reato. Star nudi non è reato. Si possono regolamentare le forme del godimento di questo diritto, ma il diritto in sé non è negato, nel quadro legislativo attuale l’attività naturista non può essere vietata.
Il tratto di spiaggia è delimitato da due cartelli. Entro quest’area è possibile bagnarsi e prendere il sole nudi. Non vi è obbligo di nudità. Stare nudi in quest’area delimitata è perfettamente legale – ed è già un grande sollievo –; la nudità non è banalmente “tollerata”, non è atto di graziosa degnazione da parte delle Autorità, ma riconosciuta come un modo legittimo, socialmente accettabile e normale di vivere ed agire.
3ª CONSIDERAZIONE: Tutto quel che non è espressamente vietato è tacitamente permesso (nei modi stabiliti da convenzioni, compromessi, consuetudini).
L’area individuata non è esclusiva per i nudisti: chiunque vi può accedere. Cioè: non è l’area a imporre o far preferire un comportamento o un abbigliamento, ma la persona. Che può scegliere quel che preferisce. La decisione di destinare e delimitare un’area alla pratica naturista nasce dal desiderio di salvaguardare il diritto e i sentimenti di coloro che non amano vedere o sono turbati dalla nudità altrui, o ritengono che la nudità abbia contenuti morali, umani o culturali contrari alle proprie convinzioni, all’educazione che hanno ricevuto e che ora tramandano ai propri figli. Fra i due estremi esistono persone sinceramente incuriosite dalla pratica naturista, che non la ritengono pregiudizialmente contraria ai propri principi, che rispettano le convinzioni e le pratiche altrui (finché non ledono altri), oppure che ritengono sia corretto e anzi necessario conoscere per esperienza diretta se ci si vuol fare un’opinione, o prima di giudicare.
4ª CONSIDERAZIONE: L’accesso libero all’area riservata alla pratica naturista apre un franco dialogo fra le persone
- i nudisti non sono bestie rare, inaccessibili, ma sono appena oltre il cartello. Il nudista non è il cobra incantatore, ma una persona come tutte le altre, un cittadino con gli stessi diritti di chiunque altro
- i nudisti – come è loro gran desiderio – non si sentono ghettizzati come lebbrosi, ma stanno liberi e in tutta normalità come amerebbero stare anche nelle situazioni più quotidiane, senza preclusioni di sorta, talmente pensano che la nudità sia uno stato neutro della persona, connotato né in bene né in male, al di qua di ogni appartenenza di fede, razza, cultura o religione, oltre le abitudini che si ritiene che mai cambieranno, oltre la moda che oggi fa e domani disfa, e al di fuori di ogni morale (è forse peccato avere e mostrare il naso che abbiamo?)
La breve vacanza al camping Sangro, che fino al 19 luglio era riservato ai nudisti, è stata molto istruttiva (oltre che rilassante e corroborante). Da lì m’è nata una proposta: che dire di aprire campeggi misti, in cui nudisti e non nudisti possano piantare la propria tenda uno accanto all’altro e darsi il buon giorno e la buona sera come fanno tutte le persone educate? O altre tipologie di convivenza (sauna, pisicna, escursioni…) in cui poter mettere in atto prove concrete di dialogo fra tessili e nudisti?
Le ricette del “Cuoco Nudo”: Petto di pollo alla Marietta
Ricetta ideata da mia moglie.
Ingredienti (per quattro persone)
1 petto di pollo intero; 1 mango maturo; 1 bicchiere di vino bianco fermo; due manciate di bacche di rosa canina essiccate; 1 bustina di zenzero in polvere (o dello zenzero fresco da macinare); sale; pepe nero; olio extravergine di oliva.
Preparazione
Mettete in ammollo in acqua fredda le bacche di rosa canina. Lavate, pulite e asciugate il petto di pollo, poi liberatelo dall’osso e dividetelo in quattro fettine. Lavate e asciugate il mango; liberate la polpa dal nocciolo e tagliatela a pezzettini non troppo piccoli.
In un largo tegame versate un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva, mettete al fuoco moderato e quando l’olio è caldo, ma non troppo, abbassate la fiamma e adagiatevi la carne e le bacche che di rosa canina. Fate rosolare per bene finche la parte superiore inizia a sbiancare e quella inferiore prende colore, a questo punto con una paletta girate delicatamente i petti, aggiungete i pezzi di mango, il vino e abbondante zenzero macinato. Lasciate completare la cottura della carne a fuoco molto basso; la frutta si deve quasi completamente sciogliere, formando un fondo di cottura denso e compatto.
Impiattate e servite subito, accompagnando con un’insalatina fresca condita con arance e ananas.
Parliamo della Dacia Sandero
C’è chi, cambiando continuamente autovettura, si trova agevolato all’acquisto di una nuova automobile. C’è chi, invece, come il sottoscritto, l’auto la cambia proprio quando non ne può più fare a meno e, a ogni nuovo acquisto, subisce l’effetto di varie preoccupazioni: quale sarà l’auto più giusta, avrà quello che mi serve, capiterò per caso nel classico prodotto sfigato e via dicendo. Dubbi che diventano anche più pressanti quanto la vettura attualmente posseduta ha sempre funzionato alla grande e ancora funziona egregiamente, ha il solo difetto di avere ormai fatto tantissima strada (per la precisione oltre i trecentomila chilometri) e di necessitare ogni anno di tutta una serie di piccoli interventi di manutenzione che producono una spesa non più accettabile. Ecco che allora uno si decide che forse è il momento di cambiarla.
Bene, anzi, male: partono le paturnie e inizia l’accorata ricerca della nuova vettura.
Caso vuole che non potendo investire grosse cifre le scelte si restringano alquanto e, giunta l’ennesima necessità di manutenzione per una spesa quasi pari a quella dell’eventuale anticipo della nuova vettura, visto per caso in strada e piaciuto assai il nuovo modello di quella che risultava essere la più papabile, definito che tra le concorrenti è quella che dispone del bagagliaio più capiente (caratteristica per me fondamentale), sentito i positivi pareri di alcuni amici che già ce l’hanno, scatta la decisione e in due giorni l’acquisto è formulato. Due mesi di trepida attesa ma poi eccola qui, bella, fiammante, con quell’odore di nuovo che si percepisce da lontano.
In un mese e mezzo già sono superati i tremila chilometri e il giudizio si è fatto netto: scelta azzeccata! Certo non è l’auto sportiva a cui ero abituato, non è l’auto sportiva che avrei desiderato, ma per tanti altri aspetti non mi fa rimpiangere la vecchia per cui… bella così e andiamo avanti.
Attesi altri tre mesi e superati i novemila chilometri, usando la vettura in tanti situazioni e condizioni diverse, dalla città all’autostrada, dal sole alla pioggia battente, dal caldo al freddo, dall’auto scarica all’auto molto carica (sia in peso che in volume che in ambedue le cose contemporaneamente), di giorno come di notte, su strade di pianura e su strade di montagna, in salita e in discesa, ecco raccolti altri spunti e fatte tutte le necessarie considerazioni, ora posso produrre il mio personalissimo test drive.
Non sono un pilota professionista, comunque sono uno che di chilometri sulle spalle ne ha parecchi: guido da 40 anni, l’ho fatto anche per lavoro, mi è sempre piaciuto guidare, avrei voluto fare il pilota di rally. Insomma, pur senza pretese, credo che le mie valutazioni possano ritenersi attendibili, d’altra parte non scenderò nel merito di considerazioni strettamente motoristiche o in altro modo tecniche, saranno osservazioni relative a quanto una qualsiasi persona può rilevare. Unico appunto che mi si può fare e che mi faccio anticipandolo io stesso: magari qualcuno dei problemini segnalati è più legato alla mia singola vettura che alla produzione in generale di quest’auto ma… intanto ritengo assai difficile che dei difetti possano esistere su un’unica singola vettura e, comunque, sono poi pur sempre indice di un qualche debolezza nel processo di controllo.
Dati specifici
Trattandosi di un test drive è necessari innanzitutto chiarire, al di là della marca e del modello già precisati nel titolo, di quale vettura si stia parlando.
Ritenendo che, se veramente si volesse diffondere l’idea del risparmio e dell’ecologia, le auto a GPL dovrebbero andare solo a GPL, l’auto è stata usata quasi esclusivamente con alimentazione a GPL e pertanto il test è riferito a tale carburante.
Dacia Sandero Laureate 1200 75CV, alimentata a benzina e GPL (impianto originale preinstallato in casa madre), acquistata a gennaio 2014 e consegnata a fine marzo 2014 (quindi ultimo modello attualmente prodotto), 5 porte, cambio manuale, corredata di fendinebbia (di serie), luci diurne (sempre di serie su questo allestimento), chiusura elettrica centralizzata con telecomando (anch’essa di serie), regolazione elettrica specchietti retrovisori esterni (di serie), allarme volumetrico (aggiunto all’acquisto essendo un optional, comunque montato in concessionaria ancora prima del mio ritiro dell’auto nuova), paraspruzzi anteriori e posteriori (optional fatto aggiungere all’atto dell’acquisto), deflettori anti turbolenza sui finestrini anteriori (anche questi un optional che ho scelto fin da subito), autoradio classica con Bluetooth integrato per il cellulare (di serie), comandi al volante per volume radio e per rispondere a una chiamata in arrivo o annullarla (di serie). Mancano, invece, il climatizzatore (era previsto ma non l’ho voluto) e il navigatore (optional che non ho scelto).
Test Drive
Partiamo da quelli che, a mio parere, sono i punti di forza di questa vettura…
- Il motore è poco rumoroso.
- Ottima la tenuta di strada; ho provato a spingerla per testare l’ESC e l’ASR ma, dovendo rispettare comunque il codice della strada, non mi è risuscito di farli intervenire.
- Si guida piacevolmente.
- Rodaggio limitato (3000km).
- Dopo il rodaggio ha un comportamento abbastanza dinamico e sportivo, ovviamente nei limiti di una vettura che non nasce per essere sportiva.
- Volante di dimensioni contenute, con tre razze non eccessivamente voluminose ma che danno una buona rigidità allo stesso.
- Sterzo preciso e leggero, con un ottimo rapporto tra rotazione del volante e diametro della sterzata.
- Frenata efficiente eppure molto morbida anche nelle inchiodate.
- Cambio molto preciso.
- La strumentazione è ben visibile.
- Presenza del contagiri.
- Comandi ottimamente accessibili, quasi tutti sulle tre leve al volante.
- All’accensione vettura commutazione automatica da benzina a GPL.
- Commutazione benzina/GPL e GPL/benzina molto semplice e immediata.
- La visibilità, sia essa anteriore che posteriore che laterale, è ottima.
- Frantumazione del getto lavavetri anteriore.
- Lavavetri posteriore a caduta.
- Sedili confortevoli.
- Regolazione in altezza del sedile conducente.
- Comoda la seduta per il passeggero posteriore centrale.
- Doppio airbag posti anteriori.
- Regolazione in verticale delle cinture di sicurezza anteriori.
- Alloggiamento per fissare la cintura di sicurezza posteriore centrale quando inutilizzata.
- Cintura di sicurezza posteriore centrale con sistema di avvolgimento automatico quando inutilizzata.
- Aeratori laterali e centrali di facile utilizzo e finemente regolabili.
- Comoda regolazione dell’inclinazione dei fari anteriori.
- Ampi specchietti retrovisori esterni.
- Sistema automatico e manuale per il bloccaggio delle portiere anche senza telecomando.
- Spazio interno trasversale decisamente abbondante, sia anteriormente che posteriormente.
- Spazio interno longitudinale ottimo per i posti anteriori.
- Rivestimenti interni eleganti e (apparentemente) molto robusti.
- Vani portaoggetti anche sulle portiere posteriori.
- Vani portaoggetti sulle portiere di ampia dimensione: ci sta comodamente una bottiglia di acqua da un litro e mezzo.
- Alloggiamento per libretto e penna nel vano portadocumenti sotto plancia.
- Bagagliaio enorme, per quello che ho potuto rilevare il più elevato per questa classe d’auto.
- Bagagliaio con profilo interno lineare e regolare (che corrisponde a un’elevata facilità di disposizione del carico).
- Schienale posteriore abbattibile e separato in due parti (1/3 e 2/3 della larghezza seduta posteriore).
- Sul sedile posteriore è presente un doppio attacco Isofix per i seggiolini porta bimbi.
- Tunnel centrale di altezza contenuta.
- Indicatore acustico di mancato spegnimento fari allo spegnimento dell’auto.
- Il raccordo di riempimento del serbatoio GPL ha l’adattatore incorporato.
Ora le debolezze (non li chiamo difetti dato che, tutto sommato, non li vedo come veri e propri difetti); ovviamente comprendo che dietro ad ogni aspetto possano esserci delle scelte precise determinate da motivazioni economiche o pratiche, infatti non è un elenco critico, sono solo le mie personalissime osservazioni basate sulla mia soggettività…
- Serbatoio del GPL troppo piccolo: una ventina di litri in più farebbero decisamente comodo.
- Si rileva, specie nella fase di rodaggio ma anche dopo, una eccessiva tendenza allo spegnimento all’accensione, alla partenza da fermo e, talvolta, anche nel fermarsi.
- Troppo corte le prime due marce: la seconda va inserita non appena ci si mette in movimento e questo crea situazioni pericolose visto che ci si trova costretti a cambiare proprio mentre si è in mezzo all’incrocio, momento in cui, al contrario, la progressione del mezzo dovrebbe essere fluida e continua.
- Il display del computer di bordo fornisce una sola indicazione (ora, chilometri effettuati, chilometraggio parziale, temperatura esterna) alla volta.
- Il sensore della temperatura esterna subisce troppo l’influenza della carrozzerie riscaldata dal sole: all’accessione la temperatura indicata è più alta di quella reale e servono diversi chilometri prima di ottenere un indicazione attendibile.
- Assenza dell’allarme acustico per eccesso di velocità.
- I pulsanti al volante per il controllo del cellulare sono poco visibili creando qualche difficoltà fintanto che non si impara per bene la loro posizione e, soprattutto, la loro funzione.
- Il meccanismo di ritorno automatico della leva frecce troppo vicino all’angolo zero del volante.
- Il selettore GPL/Benzina ha un posizionamento purtroppo poco funzionale (per guardarlo è necessario abbassare la testa), oserei dire che risulta addirittura pericoloso in quanto per poter controllare le relative segnalazioni bisogna distogliere completamente lo sguardo dalla strada.
- La commutazione delle spie del livello GPL non è immediata: tipicamente si spegne l’auto con l’indicazione di un livello e alla riaccensione il livello indicato è quello inferiore.
- Se l’auto si spegne mentre l’alimentazione è a GPL, 9 volte su 10 alla riaccensione l’alimentazione rimane impostata su benzina e non esiste un allarme sonoro che avvisa del fatto.
- In salita il suggeritore di cambiata, non essendo abbinato a un inclinometro, entra in loop: suggerisce di passare alla marcia superiore, cambiate e subito suggerisce di passare alla marcia inferiore, cambiate e subito suggerisce di tornare alla marcia superiore e così via.
- Il montante anteriore sinistro (cosa che purtroppo si rileva oggi in diverse autovetture) nell’attuazione di una curva o nell’affrontare un incrocio riesce a nascondere alla vista una persona o addirittura un’auto che si trovino davanti a sinistra del guidatore.
- Il cappuccio di copertura della vite di regolazione del freno a mano esce di sede dopo pochi utilizzi del freno a mano.
- Sul regolatore di temperatura i pallini rossi più piccoli (minimo riscaldamento) invero corrispondono a un’emissione di aria fredda.
L’aria calda si ottiene velocemente solo mettendo il regolatore al massimo e poi scendendo progressivamente.
- Con il caldo l’aria fredda esce calda per diversi (troppi) chilometri.
- L’indicatore di posizione sui tre selettori della climatizzazione è poco visibile di giorno.
- Manca l’aeratore posteriore.
- Oltre i centodieci chilometri diventa un po’ troppo rumorosa (sembrerebbe un problema aereodinamico): per sentire la radio è necessario alzare il volume oltre il livello 25, anche fino a 30.
- Dai novanta chilometri all’ora in su risulta, per via del rumore prodotto dall’aria che entra dal finestrino, molto fastidioso viaggiare coi finestrini aperti.
- Sedili poco avvolgenti.
- Mancano gli airbag posti posteriori.
- All’accensione dei fendinebbia anteriori non si spengono automaticamente gli anabbaglianti (pochi lo sanno e lo fanno, ma gli anabbaglianti lasciati accesi di fatto rendono inutili i fendinebbia).
- Lo sgancio per la regolazione avanti/indietro del sedile a volte non sgancia perfettamente.
- Lo spazio interno longitudinale risulta un poco sacrificato per i posti posteriori, in particolare per piedi e ginocchia.
- Il passeggero posteriore può trovarsi in difficoltà per uscire dalla vettura: i piedi s’incastrano prima nel piede esterno del sedile anteriore, poi nel bordo inferiore della portiera o/e nel montante centrale della vettura.
- Il passeggero posteriore centrale ha uno spazio per i piedi piuttosto infastidito e limitato dal tunnel centrale.
- I poggiatesta anteriori sono scomodi per le persone di bassa statura (sotto il metro e sessanta).
- Le guarnizioni delle portiere non sono incollate e tendono facilmente a sfilarsi, sarebbe quantomeno opportuno fare in modo che il punto di giunzione non si trovi posizionato proprio dove, nel salire e scendere dalla vettura, ci si trova a passare con i piedi.
- La panca dei sedili posteriori è in pezzo singolo, il che rende possibile l’abbattimento parziale dello schienale con presenza di terzo passeggero solo lasciando la panca al suo posto perdendo così qualche metro cubo di spazio dato che lo schienale resta sensibilmente inclinato verso l’alto, inoltre alla risistemazione della panca risulta difficile riposizionare i moduli di aggancio delle cinture di sicurezza (salvo non ci si faccia aiutare da una seconda persona).
- Il tappetino sul lato guidatore è troppo corto, ma soprattutto presenta il battitacco mal posizionato: troppo arretrato, così il tacco della scarpa s’incastra nel profilo del battitacco creando pericolosi bloccaggi del piede.
- I bottoni di aggancio del tappetino sono troppo precisi risultando molto duri e difficilissimi da sganciare con il rischio (come successo a me) di strappare il tappetino stesso, molto sottile e, quindi, delicato.
- Il vano svuota tasche sul cruscotto andrebbe corredato di un tappetino in silicone o in gomma ruvida (per evitare che gli oggetti in esso deposti si muovano avanti e indietro durante le curve).
- L’accesso al vano portaoggetti collocato sul tunnel centrale è infastidito dalla leva del freno a mano.
- Gli agganci del ripiano che copre il bagagliaio sono ricavati direttamente dal corpo stesso del ripiano e risultano molto delicati: uno si è rotto praticamente subito (pur restando operativo).
- Il pianale del bagagliaio è libero sul lato posteriore (lato apertura) consentendo ad eventuali oggetti di piccole dimensioni di finire sotto lo stesso.
- La coibentazione termica dell’abitacolo è deboluccia, specie il caldo dell’estate crea un ambiente decisamente poco confortevole: la temperatura sale moltissimo e, per diversi chilometri, si è soggetti a un forte senso di oppressione, oltre che respirare a fatica.
- Manca l’apertura manuale centralizzata.
- Nonostante a catalogo sia disponibile un telecomando unico (portiere e allarme), alla consegna della vettura mi sono trovato quello doppio, uno per le portiere e uno per l’allarme, che si rileva decisamente scomodo (anche se ciò permette facilmente di chiudere la vettura senza attivare l’allarme, cosa utile qualora si lasci l’auto parcheggiata per diversi giorni senza poterla vedere o sentire).
- La segnalazione di attivazione o disattivazione dell’allarme volumetrico è solo visiva (lampeggio degli indicatori di direzione).
- Il telecomando dell’allarme ha i pulsanti troppo superficiali ed è facile attivarlo (poco grave) o disattivarlo (gravissimo) senza accorgersene, anche perché la segnalazione, come già detto, non è sonora.
- Alzando il volume della radio ad un certo punto i toni bassi diventano esagerati e predominanti.
- Il microfono per il vivavoce del telefono trasmette un effetto eco.
Suggerimento
Una modifica ai telecomandi a cui penso da tempo e trovo strano che nessun produttore ancora ci abbia pensato.
Inserire un sistema meccanico o ottico che tenga memoria della chiusura della vettura e dell’attivazione dell’allarme. Spesso tali azioni vengono compiute meccanicamente e, dopo pochi minuti, allontanatisi dalla vettura, viene il dubbio se le si è fatte o meno. Con la modifica indicata, invece di dover tornare indietro quantomeno fino a distanza utile per azionare il telecomando, basterebbe un’occhiata allo stesso.
Valutazione
- Guida: 9,5
- Silenziosità: 10 a fermo o bassa velocità, 8 in autostrada (120/130km/h)
- Confort: 7, gioca al ribasso la cattiva coibentazione termica al caldo, altrimenti sarebbe un 9
- Estetica: 8,5 certo il gusto personale gioca molto, l’auto è carina ed elegante ma, a mio parere, la linea di base è troppo squadrata
- Costo: 10, in assoluto l’auto meno cara nel suo settore
- Rapporto costo qualità: 9, senza incidere sul costo si potrebbero sicuramente curare di più alcuni piccoli dettagli (vedi test drive).
- Assistenza prevendita: 10 (concessionaria Manelli di Brescia); gentili, disponibili, informazione completa
- Assistenza post vendita: 9,5 (stessa concessionaria di cui sopra), l’unica pecca rilevata è quella di dover ripetere la descrizione del problema qualora lo stesso non possa essere risolto subito ma si debba ritornare
Chiacchierando con… Matteo Pedersoli
Dopo un poco di pausa, finalmente ritorno con una delle mie interviste agli atleti e uomini delle acque interne,
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.