Benedetto sessantotto!


Per quale motivo i capi dovrebbero sentirsi motivati a trovare modalità di ricompensa se le cose le ottengono anche comportandosi da schiavisti, anche ignorando i diritti dei sottoposti, anche senza chiedere e senza ringraziare? Per quale motivo dovrebbero supportare delle spese quando le stesse cose le possono ottenere a costo molto minore o addirittura pari a zero? Non dico che ci voglia un nuovo sessantotto, ma è sicuro che sia necessario recuperare un certo livello di dignità personale, sia indispensabile interrompere il subdolo ricatto morale silentemente perpetrato grazie ad un alterato concetto di compartecipazione.

Informazioni su Emanuele Cinelli

Insegno per passione e per scelta, ho iniziato nello sport e poi l'ho fatto anche nel lavoro. Mi piace scrivere, sia in prosa che in versi, per questo ho creato i miei tre blog e collaboro da tempo con riviste elettroniche. Pratico molto lo sport, in particolare quelli che mi permettono di stare a contatto con la natura, seguendo i suoi insegnamenti ho imparato a lasciar respirare il mio corpo e il mio spirito.

Pubblicato il 25 novembre 2018, in Pensieri concisi con tag , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 5 commenti.

  1. Sempre totalmente d’accordo con il Tuo pensiero !!!
    Se non ci accorgiamo di essere forza trainante del lavoro , se non si lavora con passione , con dedizione ma solamente vedendo al ricatto del bisogno Non si otterrà mai nulla ; dobbiamo farci valere con il nostro operato , é x me il miglior sindacato che esista .
    La Dignità delle persone non va mai lesa , invece accade proprio il contrario anche perché non siamo consapevoli di poterla ottenere e difendere sempre con grande fermezza se il nostro operato vale !
    Allora sì che si può addirittura pensare di capovolgere la situazione , da dipendenti a responsabili produttori , i dirigenti dipendono da noi , dal nostro saper fare con decisione e competenza !!
    …ma se non ci rendiamo conto di questo saremo sempre più utilizzati e condannati a dipendere dalle volontà altrui ..in questo paese é sempre meno conosciuta la parola Dignità !

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  2. Il problema è un altro. Il problema è che oggi la disoccupazione è tenuta alta artificialmente e con intento preciso e non casuale, per tenere bassi i salari. Perchè se a te non sta bene di essere sottopagato o sfruttato ci sarà sempre un disoccupato che magari non lavora da 2-3 anni disposto ad accettare la paga ribassata. Quindi per un imprenditore non cambia niente. Non ti sta bene la paga ?. Vai a casa, fuori c’è la fila lunga 3 km. di gente senza lavoro, entra un altro al posto tuo, disposto a lavorare per lo stipendio che a te non sta bene e il problema è risolto. Gli immigrati hanno lo stesso scopo abbassare i salari.
    Tutto questo perchè ?. Perchè visto che non siamo più padroni della moneta e non abbiamo il potere di effettuare svalutazioni competitivi, come con la Lira, ed essendo l’Euro a cambio fisso, l’unico modo per competere con gli altri è colpire il salario. Abbassandolo. Ed avendo una moneta sopravvalutata per la nostra economia, l’unico modo per esportare i prodotti, è massacrare i salari distruggendo nel contempo ogni forma di tutela del lavoro (l’art. 18 non è stato abolito a caso), con la famosa scusa della “flessibilità del lavoro” che altro non è se non un termine in neolingua Orwelliana per dire “precarietà del lavoro”.
    Meditate gente meditate….

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  3. Chiediti come mai i prodotti stranieri costano meno di quelli italiani ?. Se vai al Lidl (una catena tedesca) i prezzi sono bassissimi perchè ?. Perchè la germania con l’Euro ha acquisito una moneta più debole e quindi svalutata rispetto al marco. Ecco perchè la germania esporta agli altri paesi, con un attivo della bilancia commerciale senza precedenti nella storia. Noi al contrario con l’Euro abbiamo acquisito una moneta con un valore molto più elevato rispetto alla Lira. Che bella cosa !!!.
    Mica tanto… perchè i nostri prodotti sono diventati più costosi e difficili da esportare e come detto sopra l’unico modo per compensare questo squilibrio (non potendo svalutare l’Euro) è distruggere i salari tenendo alta la disoccupazione. Nemmeno politiche espansive sono possibili, perchè se gli italiani tornassero a spendere nell’economia (oggi asfittica) comprerebbero merce straniera perchè più conveniente aggravando i problemi di debito.

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  4. In questo modo il mercato si satura di prodotti esteri, le aziende italiane chiudono aggravando la crisi e aumentando la disoccupazione. Negli ultimi 10 anni non so quanti milioni di piccole e medie imprese hanno chiuso i battenti. Ci stiamo deindustrializzando.
    Le nostro imprese chiudono o vengono comprate da imprenditori stranieri per un tozzo di pane, i quali poi magari delocalizzano (perchè la manodopera costa meno) in Romania o in Cina lasciando disoccupate centinaia di persone, per poi tornare a vendere i prodotti in Italia. Se qualcuno hai mai sognato la decrescita (in)felice ebbene è in atto.

    Leggetevi cosa è successo alla Germania Est dopo la riunificazione e l’introduzione del marco dell’ovest. Il libro si chiama “Anschluss”, riprendendo un termine del nazismo che indicava l’annessione dell’austria alla germania.

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  5. Il problema della competizione poi è enorme. Perchè se devo competere con paesi come la Cina o altri è ovvio che abbassare i salari non sarà mai abbastanza. Lo stato dovrebbe produrre ciò che serve ai propri cittadini, un pò di sana autarchia descritta anche da Keynes e non fare a gara con gli altri, perchè diventa una gara a somma negativa. Io pago meno i miei dipendenti, quindi un imprenditore francese dovrà abbassare a sua volta gli stipendi per rimanere competitivo e lo stesso vale per gli altri paesi. Cioè un gioco al massacro. Ed sono esattamente queste cose che portano alla guerra. Invece di cooperare tra Stati scambiandoci le tecnologie e le scoperte scientifiche decidiamo di farci la guerra economica e sociale che porta tutti su una strada molto pericolosa.

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