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Linea Elettrica al Corno di Salarno Orientale (Saviore dell’Adamello – BS)
Nata come tentativo di via nuova sulle ampie placconate centrali del versante meridionale di questa montagna, per successive vicissitudini non è più stata portata a termine, rimanendo comunque un’interessante variante d’attacco alla classica via Bramani, specie quando neve e/o gelo ne rendono pericoloso il diedro iniziale.
1^ salita effettuata il 5 Agosto 1984 da Cinelli Emanuele e Lancini Andrea
Sviluppo della variante 400m.
Difficoltà: TD- (concentrate nella parte centrale: 1 tiro di V+ e uno di V con due passi in A0)
16 rinvii più le soste, lasciato 1 ch di calata/sosta
Avvicinamento
Dal Rif. Prudenzini si segue l’itinerario del passo di Salarno fin verso la base delle rocce del Cornetto. Qui lo si abbandona e, seguendo la base del Cornetto, senza percorso obbligato seguendo i vari sentierini lungo le coste moreniche o nel canale di deiezione subito alla base del Cornetto, si sale in direzione del Corno Miller. Quando la salita si fa meno ripida, seguendo l’andamento naturale della valle si devia a destra puntando verso i Corni del Salarno e la Vedretta del Salarno. Tenendosi a sinistra si supera il primo salto roccioso (un tempo coperto dalla Vedretta) per poi riportarsi a destra puntando alla base del cornetto dove questa comincia ad alzarsi al limite della Vedretta (inizio di un evidente e gigantesco diedro).
Salita
Salire tenendosi sulle placche e i salti rocciosi della faccia destra del diedro. Giunti ad una grande terrazza detritica (ch di calata), seguirla verso destra per 50 m. Ora salire in un diedro liscio e compatto ad una cengettina. Per questa si torna a sinistra sulla verticale del grande diedro.
Dalla larga cengia detritica dovrebbe essere possibile evitare il doppio lungo traverso, salendo dritti lungo il grande diedro che definisce la direttiva della salita: lama bellissima e difficile che adduce ad una placca compatta (che noi non siamo stati in grado di superare, ripiegando sul traverso).
Il nostro tentativo si è qui arenato su un muro leggermente strapiombante che porta ad una lunga teoria di placche per le quali si voleva continuare.
Continuando a traversare per la cengettina si possono raggiungere le altre vie di questa parete.
Discesa
Dalla larga cengia detritica è possibile calarsi in doppia fino alla base della parete seguendo esattamente l’itinerario di salita.
Dalla cengettina del traverso a sinistra è necessario ripercorrere a ritroso l’itinerario fino alla larga cengia detritica (doppia nel diedro di raccordo tra cengettina e larga cengia).
Se si prosegue fino in vetta, la discesa dev’essere effettuata calandosi sul Pian di Neve, per il quale al Passo Salarno e, per facile sentiero, alla Val Salarno.
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