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Esplode l’interesse dei media per #VivAlpe e #MondoNudo


locandina-vivalpe-2017-600Queste ultime tre settimane sono state un fermento di eventi sia nel campo professionale che in quello privato, alcuni purtroppo spiacevoli, altri gradevoli e tra questi ultimi voglio qui evidenziare un improvviso interessamento per le escursioni che pubblicizzo tramite questo blog e soprattutto per la modalità con cui le stesse vengono effettuate. Non mi è dato di sapere con esattezza il perché di questo improvviso interessamento, posso solo ipotizzare che sia conseguenza del grande lavoro che ho fatto negli ultimi tre anni: rilancio su vari social network degli articoli di Mondo Nudo, pubblicità schietta agli eventi del blog anche attraverso canali sociali non nudisti, attivazione di contatti fuori dalla stretta cerchia del nudismo. Posso anche ipotizzare che la chiave di volta sia l’aver cambiato il titolo degli eventi escursionistici da “Orgogliosamente Nudi” a “VivAlpe”, un titolo che meglio cattura l’attenzione di chi si interessa delle attività praticabili in montagna e, in primis, di escursionismo, lasciando al mantra “vestiti è bello, nudi è meglio” il compito di evidenziare con delicata decisione la modalità “vestiti facoltativi” con cui vengono effettuate tutte le escursioni di Mondo Nudo, ma anche tutte le mie personali.

Nel pomeriggio del 13 ottobre 2016 esaminando le statistiche del mio blog noto un rilevante afflusso di visitatori provenienti da una nuova sorgente: con estrema gratificazione scopro che di sua iniziativa MountainBlog, un importante e seguito blog che tratta di montagna e di alcune delle attività sportive che attorno ad essa si sviluppano, in particolare l’escursionismo e la corsa in montagna, ha pubblicato un redazionale in merito a “VivAlpe 2017”. Un bell’articolo che, senza esprimere giudizi e, quindi, senza condizionare il lettore in un senso o nell’altro, riporta l’elenco delle nostre escursioni per l’anno a venire evidenziando già dal titolo, al quale le foto scelte fanno poi da rinforzo, di cosa si tratta: ”VIVALPE: vestiti è bello, nudi è meglio. Il programma escursionistico 2017”.

Qualche giorno dopo (15 ottobre 2016), quando l’esaltazione per l’interesse di MountainBlog sta iniziando a scemare, ecco che un giornalista della Gazzetta dello Sport mi chiede l’autorizzazione all’utilizzo di alcune foto dell’album Flickr “Vestiti è bello, nudi è meglio”. Verificata l’attendibilità del messaggio e della persona collegata autorizzo l’uso delle foto e mi metto a disposizione per eventuali informazioni: sebbene negli ultimi tempi le cose stiano migliorando, l’esperienza m’insegna che ancora troppo spesso i giornalisti tendono a scrivere di nudismo in modo condizionato e senza averne un’adeguata conoscenza. Per e-mail rispondo con generosa dovizia alle specifiche domande che il giornalista mi pone (perché camminare nudi, vantaggi e svantaggi, come ci si protegge dal freddo, quanti siete, dove praticate, problemi con le forze dell’ordine o di altro tipo) e il 19 lo stesso giornalista (Andrea Mattei) mi segnala che l’articolo è stato pubblicato anticipandomi che, a causa del limitato spazio a disposizione, ha dovuto tagliare alquanto le mie informazioni. Immediatamente vado a leggere e… bello, si bello, serio e sufficientemente neutro. Oops, ecco, mi pareva troppo bello! Sapevo che rispondendo in modo esaustivo stavo commettendo un grossolano errore, ovvero dare all’interlocutore la possibilità di isolare le parti dal tutto e commentarle distintamente, ma ho sperato (sarà l’ultima volta che lo faccio) che ciò potesse per una buona volta non succedere. Invece… è successo e così, in merito alle motivazioni per il camminare nudi (tre trascritte contro le otto inviate: potete leggerle per intero su questo blog nell’articolo “Perché camminare nudi?”), sono stati espressi, con progressiva negazione, giudizi personali (ai quali dò qui seguito con l’articolo “Perché camminare vestiti?”). Certo tutto è opinabile (pertanto lo sono anche le osservazioni del Mattei, come i commenti dei lettori), ma il voler opinare a tutti i costi può far (s)cadere nella retorica e nel conformismo, più proficuamente (e onestamente) quello spazio si poteva dedicare a qualche altra motivazione o comunque a specificare che quelle pubblicate erano solo una limitata parte di un più lungo elenco, dandovi così maggior costrutto invece di farle apparire fra loro slegate e indipendenti. Fortunatamente l’articolo poi riprende il tono neutralmente informativo e, seppure con qualche altra piccola perla conformistica, si conclude con un buon senso d’insieme che quasi fa dimenticare le scadute, quasi! Nudisti in cammino sui sentieri della Lombardia, li abbiamo incontrati. P.S. Decisamente interessante notare che da questa fonte arriveranno e ancora quotidianamente arrivano al blog molti visitatori, con una media di pagine visitate che indica una visita tutt’altro che frettolosa.

locandina-tappaunica3v-600Nella sera del 21 ottobre controllando la posta elettronica trovo il messaggio di Dario Falcini inviato tramite il modulo contatti di Mondo Nudo: vuole intervistarmi per conto di Radio Popolare, dove ogni lunedì mattina (ore 9:30) va in onda la trasmissione sportiva “Olio di Canfora” da lui stesso curata. A causa di un lutto familiare accaduto proprio quella mattina devo tenere in sospeso la questione: verrò intervistato lunedì 7 novembre tra le 10 e le 11.

Riesco però rispondere all’intervista che, poco dopo (23 ottobre), mi viene fatta per e-mail da una recente amicizia fatta attraverso le escursioni di Mondo Nudo, Corina Fornasier, contitolare di KundaliniVision® interessante associazione di promozione sociale che opera nel campo del benessere olistico e dell’espressività artistica attraverso il corpo: L’insolita intervista a Emanuele Cinelli “La nudità, filosofia di vita”.

Sto ancora crogiolandomi nel piacevole sapore di tutti questi eventi quando il 31 ottobre ricevo da Google+ un alert relativo alla pubblicazione su BlastingNews di un articolo che mi riguarda. È poco più di una sintesi dell’articolo fatto dalla Gazzetta ma, comunque, un’altra sferzata di energia: North walking in costume adamitico, nuova moda in Lombardia. Avrei qualcosa da ridire sul titolo, in particolare si quel “nuova moda”, ma non importa, quello che conta è che se ne parli e si faccia girare voce: anche se ad oggi mai abbiamo avuto seri problemi, anzi (ho invero scoperto che molti sono coloro che durante le loro escursioni si sono una o più volte lasciati andare levandosi tutti i vestiti per godersi un attimo di sole e di aria a nuda pelle), è comunque giusto che chi va in montagna sia informato della possibilità d’incontrare escursionisti nudi, in particolare percorrendo sentieri poco frequentati o muovendosi su terreno libero.

Ma la cosa non finisce qui! Proprio mentre sto finalizzando questo articolo (1 novembre) ricevo, ancora attraverso il modulo di contatto del blog, un’altra e-mail che alza ancora di più il tiro e la mia soddisfazione: il regista filmmaker/documentarista Daniel Visintin, collaboratore di varie reti televisive nazionali, comprese la Rai e Mediaset, mi propone di girare qualcosa su di noi: grandioso!

Onorato da tutti questi eventi e contatti, scriverò, ovviamente, delle evoluzioni che prenderanno, intanto penso proprio di potermi permettere due affermazioni, anzi esclamazioni, di più grida: il lavoro paga e soprattutto… CHI LA DURA LA VINCE!