Archivio mensile:ottobre 2023

Non ci sono più scuse


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Molte le scuse che da chi già non è nudista vengono addotte per rifiutare di spogliarsi, la più tipica è che sia molto difficile farlo e a poco valgono le rassicurazione dei nudisti di turno. Ormai, però, centinaia sono le dimostrazioni di quanto sia facile farlo messe in gioco da parte di non nudisti, pertanto non opinabili: articoli su blog e video su Youtube, in calce ne metto uno che fra i tanti ho trovato il più significativo.

Carissimi non nudisti, non avete più scuse, dovete assolutamente provarci!

Affermazione dell’ignoranza


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Ogni giorno si sentono affermazioni che lasciano basiti: evidenziano quante siano le persone che ragionano con il cervello degli altri o che fanno parlare la loro ignoranza (da ignorare, cioè non conoscere). Eccone un piccolissimo campionario preso dalle affermazioni che ho sentito più di recente e/o con maggiore frequenza.

In Italia non c’è bisogno dell’antifascismo perché non c’è più il pericolo del fascismo.

Uhm, posso garantire che esistono, persino tra gli adolescenti, sostenitori accaniti del fascismo e pertanto permangono sia il pericolo che il rischio di ritrovarsi invischiati in un contesto che ricalchi quello fascista, potete chiamarlo con altro nome ma la sostanza non cambia.

In Italia c’è la dittatura. / In Italia non c’è libertà

La cosa bella è che queste affermazioni, e altre similari, sono formulate, con una stridente contraddizione, proprio da coloro che costantemente approfittano a tutto tondo della libertà di parola e d’azione per dire e fare i loro comodi e anche emerite stupidaggini. Appare evidente che non si conoscono le regole della democrazia, che si disconosce il dovere dello stato, che si è studiata male la storia, che non si conosce la dittatura. Certo è vero che non possiamo fare tutto quello che ci passa per la testa, ma questo è vivere educatamente in società, ed è altrettanto vero che ci sono ingiustizie ed errori giudiziari, che i politici talvolta e forse spesso agiscono più per loro tornaconto che per quello del popolo, che alcune leggi e regolamenti sono creati per profitto personale o per dare soddisfazione alle lobbies, ma questo è mala politica non dittatura.

La legge sulle unioni civili distruggerà la famiglia tradizionale!

Premesso che le parole (e i relativi significati) sono produzione dell’essere umano e come tali sono naturalmente soggette a cambiamenti, perché mai la legge sulle unioni civili dovrebbe distruggere la famiglia così come intesa da una certa parte della società? Se la famiglia tradizionale non è in crisi, se gli eterosessuali continueranno ad esserci (ed è naturale che così sarà), se gli eterosessuali, com’è prevedibile, vorranno ancora sposarsi tra di loro, la famiglia così detta tradizionale continuerà ad esistere: allargare a nuove visioni è sempre positivo e non limita mai nessuno, a differenza del restringere.

Senza un codice d’abbigliamento la società si corrompe!

Caso mai è proprio il contrario, è il codice di abbigliamento, spesso applicato più verso le donne che verso gli uomini (a scuola, per fare un esempio, i ragazzi possono girare con i pantaloni sotto il cavallo mostrando il sedere, mentre le ragazze non possono indossare il top che rende visibile l’ombelico), che corrompe la società: la sua sola presenza giustifica, o viene utilizzata per giustificare, ed esalta, o viene utilizzata per esaltare, il pensiero e le azioni di coloro che ritengono corretto apostrofare in malo modo le persone che non si vestono come da loro ritenuto opportuno, il pensiero e le azioni di coloro che violentano le donne perché espongono un poco di pelle, il pensiero e le azioni di coloro che al maschio concedono tutto e alla donna niente o quasi niente o comunque molto meno.

I nudisti sono per metà esibizionisti e per metà guardoni!

Chiunque faccia questa affermazione dimostra innanzitutto quanto poco conosca del nudismo, atteggiamento sociale che non ha motivazioni sessuali, e poi quanto il suo condizionamento offuschi la sua logica. Non si può negare che alcuni si avvicinino al nudismo per tali ragioni, ma: dove tutti sono nudi è evidente che non c’è modo di mettersi in mostra e, pertanto, decade l’azione dell’esibizionista; immersi nella nudità costante eventuali disturbi funzionali inerenti il corpo e la sfera sessuale tendono presto a svanire, ovvero scompaiono le eventuali tendenze esibizionistiche o voyeuristiche; nei luoghi nudisti è severamente sanzionato ogni atteggiamento di questo tipo (i nudisti non sono sessuofobici, ma lasciano il sesso alla sfera privata).

Con tutti i problemi che ci sono non ha senso preoccuparsi della legge sul nudismo!

Premesso che una società sana non dovrebbe sentirsi offesa dal nudismo e, pertanto, non avrebbe bisogno di leggi e regolamenti per autorizzarlo, lasciandolo (correttamente) alla piena libertà d’azione d’ogni singola persona, possiamo osservare che nelle camere girano ogni giorno questioni anche di pochissima importanza, questioni che riguardano tutti e altre che riguardano piccole nicchie, eppure raramente qualcuno obietta. Senza contare che:

  • il nudismo, al contrario di quanto alcuni ritengono, è un argomento assai rilevante visto che è la soluzione più efficiente, veloce ed economica per tanti grossi problemi sociali;
  • alla fine basterebbe una sola piccola affermazione: “la nudità non è di per se stessa atto illecito, recriminabile, punibile”;
  • una mezz’ora per prenderne atto e cinque minuti per scriverla e approvarla.