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Le ricette del “Cuoco Nudo”: la pasta del sole


Ingredienti (per quattro persone)

500g di pasta (tipo a piacere), 300 grammi di polpa di persico sole, 200 grammi di polpa di persico reale, 2 spicchi d’aglio, 1 limone, 1 cucchiaio abbondante di zenzero tritato (o in polvere), 6 pomodori perini, 2 bicchieri di vino bianco secco fermo, 2 bicchieri di olio extravergine di oliva, peperoncino, pepe, sale.

Preparazione

Grattugiate la buccia del limone, poi spremetene il succo. mondate l’aglio e tritatelo finemente. Tritate grossolanamente il peperoncino. Tritate finemente lo zenzero se avete quello fresco. Tagliate a rondelle un poco spesse il pomodoro, poi tagliate in due o quattro parti ogni rondella.

In un largo tegame versate l’olio di oliva, distribuite l’aglio e ponete a fuoco medio. Quando l’aglio inizia a sfrigolare abbassate la fiamma al minimo, aggiungete la polpa del pesce, salate e pepate, mescolate per bene e lasciate soffriggere finché la polpa del pesce è diventata completamente bianca. Ora versate il peperoncino e lo zenzero, mescolate ancora per bene. Aggiungete i pomodori, lasciate soffriggere ancora un minuto, versate il succo di limone e, dopo un altro minutino, il vino, mescolate, coprite con un coperchio e lasciate andare a fuoco basso per mezz’ora, controllando ogni  tanto che il tutto non si asciughi troppo, se ciò avviene aggiungete un mezzo bicchiere di acqua tiepida.

Passata la mezz’ora, regolate ancora l’acqua del sugo e iniziate a cuocere la pasta. Due minuti prima del termine cottura della pasta (nel frattempo il sugo ha continuato a cuocere coperto, regolandone la densità mediante la stessa acqua di cottura della pasta), prelevate un ultimo mestolo di acqua di cottura della pasta e versatelo nel tegame del sugo, scolate la pasta e versatela nel sugo, aggiungete la buccia del limone grattugiata, mescolate bene e completate la cottura.

Servite ben caldo accompagnando con vino bianco secco fermo.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: pesce in tre maniere


Ricetta un poco elaborata e che richide un po’ di tempo per essere preparata, ma di sicuro successo ed effetto. Per altro permette di apprezzare tre diverse tipologie di cottura e soddisfare ogni tipo di palato. Ovviamente invece di tre pesci diversi si può utilizzare un solo pesce di opportune dimensioni o quantità, in tal caso si consiglia di usare la tinca o il siluro (ma anche la carpa) che meglio si prestano a tutti e tre i tipi di cottura.

Ingredienti (per quattro persone)

1 tinca da 1kg, 1 luccio da 1kg, 2 persici reali da 400 grammi, 5kg di sale grosso (ma dipende dalla dimensione della pentola che verrà usata per la cottura in crosta di sale), 3 uova, 4 pani secchi, 4 grandi e belle foglie di lattuga, 1 arancia, 4 foglie di alloro, 3 spicchi d’aglio, 1 ciuffo di  prezzemolo, 5  foglie di erba cipollina, 3 foglie di mentuccia, olio extravergine di oliva, sale, pepe.

Preparazione

Pulire e lavare il pesce. Ricavare dalla tinca quattro tranci di grosso spessore ( 4 centimetri). Dal luccio ricavare, invece, quattro tranci di medio spessore (2 centimetri). Dai persici reali ricavare quattro sottili filetti.

I tranci grossi farli cuocere in crosta di sale… Coprire il fondo di una pescera con due centimetri di sale grosso, adagiarci sopra due foglie d’alloro e sopra a queste i tranci di pesce facendo in modo che non tocchino i brodi della pentola, altre due foglie d’alloro sopra il pesce poi coprire completamente con altro sale grosso (altri due centimetri sopra il pesce); mettere in forno già caldo a 220°C per una mezz’ora, lasciare raffreddare poi rovesciare la pesciera, liberare il pesce dal sale e metterlo da parte.

I tranci medi frali cuocere sulle brace… Preparare un battuto di aglio e prezzemolo, in una terrina piatta versare un bel po’ di olio extravergine di oliva, aggiungere il battuto, sale e pepe a piacere e lasciare insaporire per 15 minuti poi aggiungere i tranci di pesce, mettere in frigorifero per 12 ore; passato questo tempo togliere i tranci di pesce dall’infusione e metterli a scolare (non asciugarli con carta o altro, lasciali solo sgocciolare per bene); nel frattempo preparare le braci (il braciere deve permettere di tenere la carne ad almeno 30 centimetri dalle braci, meglio ancora se si può usufruire di quei bracieri che permettono di tenere le braci dietro e la carne davanti invece che sopra) e mettere a cuocere il pesce; prima di girarlo lasciare che la parte superiore diventi bianca (ma fare attenzione che sotto non bruci, se le braci fiammano gettarci sopra del sale fino per spegnere le fiamme); anche qui una mezz’ora di cottura dovrebbe essere più che sufficiente, poi mettere da parte.

I filetti sottili si fanno fritti… In un piatto rompere le uova intere, aggiungerci un pizzico di sale e sbatterle con i rebbi di una forchetta per ben amalgamare il tuorlo con l’albume; in un foglio di carta da forno versare abbondante pane secco grattugiato, passare le fette di pesce nell’uovo, poi nel pane, quindi ancora nell’uovo e nuovamente nel pane (doppia impanatura); in un’ampia padella versare due dita d’olio extravergine d’oliva, adagiarci uno spicchio d’aglio intero (meglio se in camicia, cioè non mondato dalla sua pellicina), quando l’aglio inizia a sfrigolare (fare piccole bollicine), adagiare anche le fette di pesce, lasciare indorare per bene sotto e imbiancare sopra e poi delicatamente girarle a completare la cottura (quindici minuti circa).

Preparare dei piatti scaldandoli, contemporaneamente riscaldare in forno o nel microonde anche i tranci di pesce, porre nei piatti una bella foglia di lattuga (o altra insalata a foglia larga), versare tre gocce di succo d’arancia, adagiare sopra la foglia d’insalata un trancio per tipo (sotto quello alla brace, in mezzo quello al sale e sopra quello fritto) sfalsandoli tra loro di modo che siano ben visibili tutti e tre, spruzzare il tutto con qualche goccia di succo d’arancia, decorare con pezzettini di erba cipollina, mentuccia e striscioline di buccia d’arancia e servire accompagnando con vino bianco secco mosso o, meglio ancora, del brut di Franciacorta.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: spaghetti inpersicati


Spaghetti inpersicatiIngredienti (per due persone)

200g di spaghetti, 150gr di polpa di pesce persico reale, 1 scatoletta di pomodori pelati, 1 limone, 10 capperi, 2 spicchi d’aglio, olio d’oliva extravergine, sale, pepe e peperoncino.

Preparazione

Mondate e tagliate a piccoli pezzi l’aglio. Sminuzzate grossolanamente i capperi. Spremete mezzo limone e grattugiatene un poco di buccia. Togliete i pelati dalla scatoletta e tagliateli a pezzettoni, tenete da parte la loro acqua. Tagliate a piccoli pezzi la polpa del persico.

Versate in un largo tegame due bicchieri d’olio extravergine d’oliva e mettetelo a scaldare su fiamma dolce. Quando è caldo versateci i pezzetti d’aglio e lasciateli imbiondire, aggiungete la polpa del pesce. Quando la polpa si è imbiancata, versate i capperi e fate insaporire per un minuto, mescolando per far si che tutta la polpa venga a contatto coi i capperi. Versate un poco di succo di limone (la quantità esatta dipende dell’acidità del limone: più è saporito, meno mettetene, deve solo dare il profumo e non risultare troppo aggressivo), mescolate, aggiungete i pelati e la loro acqua. Abbassate la fiamma, regolate di sale, pepe e peperoncino, quest’ultimo abbondante. Lasciate cuocere molto dolcemente per cinque minuti, poi spegnete, versate la buccia grattugiata del limone e lasciate riposare in attesa della cottura degli spaghetti.

A parte fate cuocere gli spaghetti tenendoli molto al dente, scolateli e versateli nel tegame del sughetto al persico, che avrete rimesso al fuoco un minuto prima del termine cottura degli spaghetti, bagnando un poco dell’acqua di cottura della pasta. Mescolate, fate insaporire e portate la pasta a fine cottura.

Impiattate decorando con una foglia di menta e qualche striscietta di buccia di limone.

Servite ben caldo accompagnando con birra chiara non troppo corposa e ben fredda.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: tinca fritta


Ingredienti (per quattro persone)

2 tinche da 1kg l’una; 1 limone; olio extravergine d’oliva; sale e pepe.

La ricetta è utilizzabile anche per il persico reale.

Preparazione

Squamare e pulire i pesci, lavare e asciugare molto bene. Tagliare via la testa e la coda, poi separare i due filetti (lasciando la pelle) o, più semplicemente, tagliare le tinche in senso longitudinale in modo che si aprano completamente e si possano separare in due parti.

Salare e pepare lievemente il pesce sul lato della carne. Versare tre cucchiai d’olio in un tegame di dimensioni adeguate, mettere sul fuoco a fiamma moderata.

Quando l’olio s’è scaldato ma ancora non fuma, adagiarvi il pesce dalla parte della pelle e lasciar cuocere, agitanto ogni tanto il tegame affinchè il pesce non attacchi, finchè la carne sopra si è quasi completamente sbiancata (segno di cottura). Abbassare la fiamma e attendere che l’olio smetta di sfrigolare, poi con una paletta e una forchetta girare delicatamente il pesce. Lasciar cuocere per altri 10/15 minuti, sempre agitando ogni tanto il tegame, finchè anche il lato della carne diviene dorato.

Impiattare un filetto o un mezzo pesce a persona, spruzzare con pochissimo succo di limone e servire ben caldo.

Accompagnare con del vino bianco leggermente mosso.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: persico al profumo di limone


Ingredienti (per quattro persone)

4 persici reali da 350/400 grammi l’uno; 1 limone molto succoso, possibilmente raccolto maturo; olio extravergine d’oliva, meglio se del Garda; sale e pepe.

Preparazione

Squamare e pulire i persici, lavare e asciugare molto bene.

Salare e pepare il pesce sui due lati e all’interno. Foderare con carta da forno una teglia di dimensioni adeguate, strofinare con forza un pezzo di limone sulla carta da forno e, più delicatamente, sui pesci da ambo i lati; disporre i pesci sulla carta da forno e spolverare con buccia di limone grattugiata.

Mettere la teglia in forno a 220°C, possibilmente con funzione forno + grill + ventola; lasciar cuocere per una decina di minuti e poi girare il pesce (l’operazione non dovrebbe risultare problematica essendo il pesce ancora molto sodo e ben staccato dalla carta su cui è adagiato); lasciar cuocere altri dieci minuti e girare ancora, stavolta con maggiore attenzione che il pesce inizia ad essere meno sodo e potrebbe in parte essersi attaccato alla carta da forno; lasciar completare la cottura (altri 10 minuti).

Impiattare un pesce a persona, decorando con una bella fetta di limone e un lievissimo filo d’olio extravergine d’oliva.

Accompagnare con del vino bianco fermo.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: cavedano al puro


Ingredienti (per quattro persone)

1 cavedano di 1kg; sale e pepe.
La ricetta è fruibile per qualsiasi pesce che sia di suo già abbastanza saporito e che abbia una carne soda, in pratica quasi tutti i pesci, siano essi di lago che di mare.

Preparazione

Squamare e pulire il cavedano, tagliare la testa e la coda, lavare e asciugare molto bene.

Salare e pepare il pesce sui due lati e all’interno. Mettere al fuoco una padella foderata con carta da forno e lasciarla scaldare per qualche minuto. Prendere il pesce e adagiarlo nella padella. Lasciar cuocere per una mezz’ora verificando ogni tanto che il pesce non si stia attaccando alla carta da forno, nel caso scuotere delicatamente la stessa per staccarlo. Dopo la prima mezz’ora di cottura, spostare la padella dal fuoco ad un piano di lavoro comodo, preparare un altro foglio di carta da forno dalle dimensioni opportune a coprire la padella, adagiarlo sul piano di lavoro vicino alla padella, prendere il foglio di carta da forno con il pesce e, con molta delicatezza, rovesciare quest’ultimo nel foglio di carta da forno nuovo; questo sistema vi permette di girare il pesce senza romperlo. Rimettere la padella al fuoco e terminare la cottura, all’incirca ci vogliono altri 15/20 minuti.

Nel frattempo preparare i singoli piatti foderandoli con della lattuga o altra insalata a foglia larga e tenera, sopra la lattuga disporre la porzione di pesce e servire senza altro condimento. Eventualmente si possono mettere in tavole delle ciotoline con qualche condimento che i commensali possono utilizzare a loro piacere.

Come contorno si consigliano dei finocchi lievemente lessati e poi passati sulla piastra oppure delle patate arrosto (sbucciare le patate, tagliarle a tocchetti non troppo piccoli, scottarle in acqua bollente, mettere dell’olio e una piccola noce di burro in una padella, scaldare bene, adagiarvi le patate e cuocere tenendo mosso per evitare che attacchino).

Accompagnare con del vino bianco mosso o spumante brut.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: tinca alla brace


Ingredienti (per sei persone)

1 tinca da 2kg, 1 bicchiere di olio extravergine di oliva, sale, pepe, aceto aromatico, rosmarino, salvia, alloro, 1 tazza di salsa verde (meglio se fatta in casa), 1 tazza di maionese (meglio se fatta in casa), 2 limoni

Preparazione

Pulire il pesce e tagliarlo a tranci moderatamente grossi. Preparare una terrina con olio, sale, pepe, uno spruzzo di aceto aromatico, rosmarino, salvia e alloro. Mescolare per bene il tutto e posizionarci i tranci di tinca. Lasciare in fusione per 6 ore, rigirandoli almeno un paio di volte.
Mettere i tranci di pesce a sgocciolare. Preparare il barbecue e attendere che la brace si formi e sia di adeguata quantità, quando la brace è pronta predisporre i tranci di pesce su una griglia doppia (che rende più facile la rotazione del pesce) e disporre il tutto sul barbecue.
Lasciar cuocere dal primo lato finché si nota un live biancore sul lato superiore, a questo punto girare il pesce e portare a cottura completa. Attenzione, se il bracere è piccolo e la distanza tra griglia e brace limitata, il pesce potrebbe bruciarsi, in tal caso conviene attendere di meno e girare il pesce più volte.
Servire accompagnando con i tre condimenti: salsa verde, maionese, limoni tagliati a fettine.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: cavedano zuccone


Ingredienti (per quattro persone)

2 cavedani da 1kg (o 4 da mezzo chilo, ma le lische più piccole rendono più difficile il pasto), 2 zucchine, 1 bicchiere di birra bionda, 1/2 limone, 2 spicchi d’aglio, 1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva, sale, peperoncino e pepe

Preparazione

Squamare e pulire i cavedani, tagliare la testa e la coda, lavare e asciugare molto bene; adagiare in un piatto, salare, pepare e bagnare con il succo di limone. Lavare le zucchine tagliandole poi a fette sottili che si divideranno in due o tre parti. Defogliare l’aglio, tagliare gli spicchi in due, togliere l’anima centrale e poi tagliarlo a pezzettini.

Versare in una padella l’olio e adagiarvi i pezzettini di aglio. Mettere a fuoco medio, quando l’olio a contatto con i pezzettini d’aglio inizia a sfrigolare aggiungere i pezzi di zucchine. Lasciare soffriggere un attimo, salare e spolverare con un poco di peperoncino macinato al momento. Adagiare sul letto di zucchine i cavedani e lasciarli friggere per tre minuti, a questo punto girare il pesce, lasciarlo friggere sull’altro lato per altri tre minuti, bagnare con metà della birra, coprire con un coperchio e lasciar cuocere. Verso la metà della cottura (circa 10 minuti), girare delicatamente il pesce, bagnarlo con la birra restante e portare a termine la cottura, sempre a pentola coperta.

Spiattare creando con le zucchine una base sulla quale adagiare mezzo pesce (o il pesce intero se scelta l’opzione del pesce più piccolo), versare sul tutto il fondo di cottura.

Accompagnare con birra.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: risotto profumato di persico


Ingredienti (per 4 persone)
500 grammi di riso, 200 grammi di persici reali, 2 spicchi d’aglio, 2 cipolle, prezzemolo, burro, olio extravergine di oliva, acqua, sale grosso, sale fino, pepe nero macinato, pepe bianco in grani, mezzo limone, 1 bustina di zafferano, zenzero vino bianco secco fermo (o spumante brut).

Preparazione
Pulire, lavare e sfilettare i persici togliendogli anche la pelle, tenendo da parte la lisca centrale e la testa. Adagiare i filetti di pesce su un tagliere e lasciarli asciugare. Nel frattempo riempire per tre quarti con acqua fredda una pentola da 2 litri, aggiungere le lische e le teste dei pesci, il mezzo limone, una cipolla tagliata in quattro pezzi, qualche ciuffo di prezzemolo, qualche grano di pepe bianco in grani, sale grosso. Mettere sul fuoco a fiamma media, portare ad ebollizione, abbassare la fiamma e lasciare sobbollire.

In attesa che il brodo di pesce venga pronto, tagliare i filetti di pesce a dadini, in una pentola alta mettere due cucchiai d’olio e una piccola noce di burro, schiacciarci con la forchetta i due spicchi d’aglio e aggiungere la restante cipolla tritata non troppo finemente. Mettere sul fuoco dolce e non appena l’olio a contatto con l’aglio inizia a sfrigolare versarci il riso, mescolandolo continuamente finché inizia a cantare (il rumore del riso mescolato da sordo diventa metallico e armonioso). A questo punto aggiungere i pezzettini di pesce, mescolare un paio di volte poi bagnare con il vino bianco. Quando questo è evaporato quasi completamente iniziare ad aggiungere il brodo di pesce un mescolo alla volta e lasciandolo evaporare quasi completamente prima di aggiungere il successivo (il riso non deve mai diventare secco ma nemmeno risultare costantemente annegato). A metà cottura sciogliere in un mestolo di brodo un bustina di zafferano e versare il composto sul riso, poi continuare con il brodo.

Quando il riso è cotto aggiungervi, a fiamma spenta, una piccola noce di burro e mescolare finché il burro si è completamente sciolto. Aggiungere il prezzemolo, mescolare bene e poi versare nei piatti facendo in modo che sulla superficie si vedano pezzetti di pesce, spolverare con poco zenzero finemente tritato o meglio polverizzato e servire ben caldo.

Accompagnare con lo stesso vino utilizzato per la cottura.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: filetti di persico dorati al kamut


Ingredienti (per 4 persone)
4 filetti di persico reale da 200 grammi cadauno, 3 uova, 200g di farina di kamut, 100g di farina gialla, 500cc di birra, sale, pepe, olio extravergine di oliva, 1 limone, 4 grosse foglie di lattuga

Preparazione
Predisporre su un foglio di carta da forno le due farine mescolate fra loro; in un piatto fondo rompere le uova e agitarle con i rebbi di una forchetta fino miscelare fra loro tuorlo e albume, salare e pepare; in un altro piatto fondo versare la birra.
Prendere, uno alla volta, i filetti di pesce, bagnarli nella birra, passarli per bene nell’uovo e poi nella farina; se si preferisce un’impanatura abbondante ripetere i tre passaggi nello stesso identico ordine.
Scuotere delicatamente i filetti per far cadere l’eccesso di farina.
In un largo tegame versare 4 cucchiai d’olio, mettere a fuoco dolce e lasciare scaldare; per verificare il giusto riscaldamento dell’olio si può provare ad appoggiare nello stesso un pezzetto di pane raffermo (o uno spicchio d’aglio o una foglia di salvia asciutta), quando l’olio nei suoi pressi sfrigola vuol dire che la temperatura è giusta per procedere alla cottura del pesce. Prendere i filetti e adagiarli nell’olio; lasciar cuocere finché l’impanatura, sul lato olio, prende colore e consistenza, a questo punto girare i filetti e completare la cottura su ambedue i lati.
Spiattare i filetti adagiandoli su una larga foglia di lattuga e salandoli lievemente; a piacere spruzzare anche con un poco di limone.
Servire molto caldo accompagnando con insalata fresca e vino bianco secco o birra.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: zuppa sfatta di lago


Piatto da 5 forchette

Ingredienti (per 4 persone)
2kg di pesce assortito (1 cavedano, 2 persici sole, 1 anguilla, 2 persici reali), 8 gamberi della Louisiana (gamberi killer), 1 cipolla, 1 costola di sedano, una carota, 1 scatola di pomodori pelati sgocciolati (potete anche prepararli in casa prendendo 4 pomodori, facendoli sbollentare in acqua salata e poi pelandoli), 1 bicchiere di vino bianco secco (meglio se di lago), olio extravergine d’oliva (meglio se del Garda), sale, pepe, peperoncino, 4 spicchi d’aglio, un ciuffo di prezzemolo.

Preparazione
Squamare, pulire e lavare il pesce, poi tagliarlo a pezzi non troppo piccoli; togliere la pelle, quantomeno dall’anguilla (è più facile farlo sui pezzi che sul pesce intero); lavate e sbollentate (2 minuti in acqua bollente salata) i gamberi.

Mondate e lavate la cipolla, il sedano, la carota, poi tritateli finemente; pulite due spicchi d’aglio e schiacciateli con i rebbi della forchetta direttamente nel tegame, che di rigore dovrebbe essere di terracotta. Versate nel tegame mezzo bicchiere d’olio e mettetelo al fuoco a fiamma bassa. Quando l’olio a contatto con l’aglio inizia a sfrigolare aggiungete il trito di verdure e, mescolando con un cucchiaio di legno, fatele appassire. A questo punto alzate leggermente la fiamma e aggiungete i pezzi di pesce lasciandoli soffriggere per un paio di minuti, rivoltandoli continuamente con un cucchiaio di legno. Bagnate con il vino bianco e, mescolando ogni tanto, lasciate asciugare a fuoco dolce. Quando il fondo di cottura è quasi completamente evaporato aggiungete i pomodori pelati, salate, pepate e spruzzate con abbondante peperoncino, poi mescolate, coprite con acqua calda, mettete il coperchio al tegame e lasciate cuocere a fuoco bassissimo per un’ora e mezza o anche due, controllando ogni tanto che il pesce non attacchi al fondo del tegame; se necessario, aggiungere ogni tanto un poco di acqua calda. Nel frattempo mondate i restanti due spicchi d’aglio, mondate e lavate il prezzemolo, sgusciate 4 gamberi e tritate il tutto finemente, ma molto finemente.

Quando il pesce s’è sfaldato aggiungete i quattro gamberi interi e, mescolando, fateli insaporire nella zuppa per qualche minuto. A questo punto togliete il tegame dal fuoco, prelevate i 4 gamberi interi e teneteli da parte, indi versate metà del trito di aglio, prezzemolo e gamberi nella zuppa e mescolate bene.
Impiattate la zuppa (piatti prescaldati), spolverateci sopra il restante trito di prezzemolo, aglio e gamberi, poi decorate con un ciuffetto di prezzemolo e un gambero intero.

Servite ben caldo accompagnando con crostoni di pane e vino bianco secco di lago (meglio se lo stesso utilizzato per la cottura) ben fresco.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: persici ubriachi alla brace


Ingredienti (per quattro persone)
1kg di persici reali, 6 grossi peperoni (2 verdi, 2 rossi e 2 gialli), 1 bottiglia di spumante bianco brut (meglio se metode chardonnay), sale, pepe

Preparazione
Preparare il barbecue e accendere la carbonella. In attesa che le braci si formino (la carbonella deve diventare in buona parte grigia) pulire e lavare i persici senza squamarli e senza sfilettarli, poi asciugarli bene.
Quando le braci sono pronte far scaldare la griglia (meglio usare una di quelle doppie, di modo che sia più semplice girare i pesci senza romperli), poi adagiarvi sopra il pesce; salare e pepare su entrambi i lati.
Lasciar cuocere il pesce finché l’occhio del lato che non guarda verso le braci diventa opaco (in questo modo si è sicuri che l’interno è cotto), a questo punto girare la griglia (o il pesce se non si è utilizzata una doppia griglia) e completare la cottura.
A cottura quasi ultimata bagnare il pesce, su entrambi i lati, con un bel bicchiere (o anche due) di spumante e lasciar asciugare, poi servire molto caldo accompagnando con peperoni alla brace (vedi sotto) e lo stesso spumante usato per la cottura, che dev’essere a 8°C ca.

Peperoni alla brace
Dopo aver lavato e mondato i peperoni, tagliarli in grossi tranci, salarli e peparli e poi metterli sulla griglia con la buccia sul lato braci, da tenere a media distanza dalle braci. Quando il lato superiore inizia a mostrare i segni di cottura (diventa molliccio) girare la griglia (o i peperoni) e completare la cottura.
A cottura completata prendere i pezzi di peperone e metterli immediatamente in un sacchetto del pane (meglio se quello di carta marrone), agitare il sacchetto con forza tenendolo ben chiuso per togliere la buccia bruciacchiata. Tagliare i peperoni a metà e disporli sul piatto da portata attorno ai persici.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: tinca al sale


Piatto a 5 stelle … veramente eccezionale!

Ingredienti (per 4 persone)
1 tinca da 2kg e mezzo, almeno 4 kg di sale grosso (dipende dalle dimensioni della pentola), una decina di foglie d’alloro, 5 rametti di rosmarino, maionese a piacere (meglio se fatta in casa).

Preparazione
Pulire e lavare per bene la tinca, poi farla asciugare perfettamente. Coprire il fondo d’una pescera con un bello strato di sale (1kg), posizionare sopra il sale 3 foglie d’alloro e due rametti di rosmarino. Prendere la tinca e mettergli in pancia 2 foglie d’alloro e 1 rametto di rosmarino, poi adagiarla sul sale. Sulla tinca mettere altre tre foglie d’alloro e due rametti di rosmarino, indi coprire perfettamente con altro sale, grosso badando bene che il sale scenda tra la pentola e il pesce, non deve esserci un solo tratto di pesce non coperto dal sale.
Accendere il forno e portarlo a 220°C, infornare il pesce e lasciare cuocere per 1ora e mezza, a questo punto spegnere il forno e lasciare riposare per altri 30 minuti. Ora togliere la pentola dal forno e rovesciarla, con delicatezza, su un tegame molto grande e basso. Rimuovere il sale che ancora ricopre la tinca, spellare e impiattare la prima parte; togliere la lisca e, facendo attenzione a non far cadere i pezzi di carne sul sale, impiattare anche la seconda metà di pesce. Decorare con un poco di maionese e servire, accompagnando con vino rosso di medio corpo.

Consiglio
La carne della pancia, quella a contatto con le viscere e con il grasso addominale, è quella che solitamente prende sapore di fango (la schiena, al contrario, è sempre perfetta e saporitissima), si consiglia di rimuoverla ancora prima della cottura; può essere utilizzata per fare polpettine insaporite con abbondante formaggio e prezzemolo, oppure condita in insalata con abbondante maionese.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: cavedano in padella


Ingredienti (per quattro persone)

1 cavedano di 1kg; 2 pomodori rossi non troppo maturi, 1 bicchiere di vino rosso non troppo corposo, 2 spicchi d’aglio, 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva, sale e pepe

Preparazione

Squamare e pulire il cavedano, tagliare la testa e la coda, lavare e asciugare molto bene. Lavare e mondare i pomodori tagliandoli poi a fette non troppo sottili.
Schiacciare, direttamente nella padella, l’aglio con i rebbi della forchetta, aggiungere i due cucchiai d’olio e mettere al fuoco. Quando l’olio a contatto con l’aglio inizia a sfrigolare adagiare il pesce nella padella coprendolo immediatamente con un coperchio per evitare gli schizzi d’olio; quando l’olio smette di saltare togliere il coperchio e girare il pesce.
Lasciar friggere per un paio di minuti anche sull’altro lato poi aggiungere i pomodori affettati, salare e pepare. Dopo un altro paio di minuti girare nuovamente il pesce, salare e pepare e bagnare con il vino rosso. Coprire e completare la cottura (15/20 minuti) girando, con delicatezza, il pesce ancora una volta o due.
Quando il pesce è cotto, adagiarlo su un piatto di portata preventivamente scaldato, intorno sistemarci i pomodori e sopra al tutto versare il fondo di cottura (eventualmente fatto ridurre).
Portare subito in tavola, accompagnandolo con lo stesso vino utilizzato per la cottura.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: risotto al persico con tocco di verde


Ingredienti (4 persone)
500g di riso per risotti, 750 grammi di persico reale pulito, 1 limone, 1 cipolla bianca, 2 carote, 4 spicchi d’aglio, 300g di verza, 2 bacche di ginepro, pepe bianco in grani, sale, olio extravergine d’oliva, 1 bicchiere di vino bianco secco, 100g di burro, sale grosso

Preparazione
Sfilettare i pesci tenendo da parte la lisca centrale con i residui di polpa. Tritare finemente 1/2 cipolla e 2 spicchi d’aglio, tritare grossolanamente (e separatamente) la verza e i filetti di persico.
Riempire una grossa padella con due litri d’acqua, versarci le lische dei pesci, l’altra mezza cipolla tagliata in due, le carote spezzate in due, i due rimanenti spicchi d’aglio, le bacche di ginepro, alcuni grani di pepe bianco, il limone tagliato in due e il sale grosso. Mettere la padella sul fuoco a fiamma alta e coprire, quando inizia a bollire abbassare la fiamma e scoprire parzialmente; lasciare andare per due ore a lieve bollore (se necessario aggiungere altra acqua, alla fine deve rimanere circa un litro di brodo), poi abbassare ancora la fiamma per mantenere il brodo in caldo.
Quando il brodo è pronto, in un’altra pentola versare due o tre cucchiai d’olio e mettere al fuoco, lasciar scaldare l’olio e poi versarci il trito di aglio e cipolla. Lasciar colorire, versare la verza e, dopo un paio di minuti, il riso. Mescolare continuamente per un altro paio di minuti poi sfumare con il vino bianco. Lasciar evaporare tutto il vino, aggiungere due mestoli di brodo e lasciarlo assorbire quasi completamente tenendo sempre mescolato.
Procedere nella cottura del riso versando un mestolo di brodo alla volta attendendo ogni volta l’assorbimento quasi totale dello stesso. Quando mancano 10 minuti alla cottura del riso (in genere il riso cuoce in 20 minuti, ma dipende da riso a riso), aggiungere la polpa del pesce e subito un mestolo di brodo.
Quando il riso è cotto, spegnere la fiamma, aggiungere la noce di burro e farla sciogliere mescolando energicamente, spolverare con pepe bianco tritato al momento. Servire ben caldo accompagnando con lo stesso vino utilizzato in cottura.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: risotto lago, mare e malga


Ingredienti (per 4 persone)
400g di riso per risotti, 200g di polpa di pesce persico, 100g di gamberetti sgusciati, 100g di formaggio di malga stagionato, 25g di burro, 2 spicchi d’aglio, 3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva, 1 bustina di zafferano, il succo di mezzo limone, 2 bicchieri di vino bianco secco, 2l di brodo di pesce (preparato con le lische dei persici da cui si è ricavata la polpa, senza aggiungere troppi aromi giusto solo qualche grano di pepe nero, qualche bacca di ginepro e sale grosso), pepe bianco.

Preparazione
Mettere a scaldare il brodo di pesce. Nel frattempo versare in un largo tegame due cucchiaio d’olio e l’aglio tritato finemente. Lasciare scaldare l’olio e quando l’aglio inizia a imbiondire versare la polpa dei persici; cuocere per tre minuti tenendo mosso per evitare che si attacchi alla padella, a questo punto aggiungere i gamberetti lasciati interi, bagnare con il succo di limone e continuare la cottura per altri due minuti. Coprire e mettere da parte.
In una pentola alta versare il rimanente cucchiaio d’olio, mettere a fuoco moderato e lasciare scaldare bene. Versare il riso e, mescolando in continuazione, farlo soffriggere per un minuto. Aggiungere il pesce, versare i due bicchieri di vino bianco e lasciare evaporare quasi completamente. A questo punto iniziare ad aggiungere, un mestolo alla volta, il brodo di pesce ben caldo; prima di versare nuovo brodo attendere l’evaporazione quasi completa del precedente. A metà cottura sciogliere in un mestolo di brodo lo zafferano e versare il composto sul risotto mescolando bene. Quando il riso è cotto aggiungerci la noce di burro e, mescolando bene, farla sciogliere completamente. Versare sul risotto il formaggio grattugiato e mescolare per bene di modo che il formaggio dia cremosità all’intero risotto. Spegnere la fiamma, spolverare con abbondante pepe bianco macinato al momento, mescolare e servire ben caldo.
Accompagnare con lo stesso vino bianco usato per la cottura.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: tinca gustosa


Ingredienti (per sei persone)

1 tinca di 2kg, 1 cipolla, 2 spicchi d’aglio, 150g di pomodori (freschi o in scatola), 150g di piselli (freschi o surgelati), 150 g di fagioli, 150 g di cuori di carciofo, 2 bicchieri di vino rosso di medio corpo, olio extravergine di oliva, sale e pepe

Preparazione

Pulire per bene la tinca, asportando la testa, la coda e la parte dell’addome solitamente piuttosto grassa e dal sapore di fango; lavarla, asciugarla e tagliarla a tranci non troppo piccoli (ogni trancio deve risultare una porzione).
Se si usano pomodori freschi, versarli in acqua bollente e lasciarceli un paio di minuti; farli raffreddare e spellarli.
Se si usano piselli e fagioli freschi o secchi, lessarli per metà del tempo di cottura.
I cuori di carciofo si trovano surgelati e vanno fatti lessare fino a tre quarti di cottura.
In una pentola abbastanza grande versare un poco di olio, farlo scaldare, quindi adagiarvi la cipolla e l’aglio tritati grossolanamente e far soffriggere finchè la cipolla inizia a dorarsi. Aggiungere i tranci di tinca, dopo un minuto girarli e lasciarli dorare anche sull’altro lato. Bagnare con il vino rosso. Quando il vino si è ridotto, aggiungere il pomodoro e, se necessario, un poco di acqua o di brodo vegetale molto leggero. Regolare di sale e di pepe. Coprire la pentola con il coperchio e lasciare insaporire per bene, mescolando ogni tanto con delicatezza, facendo attenzione a non rompere il pesce. Dopo qualche minuto aggiungere le verdure: prima i fagioli, poi i cuori di carciofo e, a pochi minuti dalla fine cottura, i piselli.

A termine cottura togliere i tranci di tinca e adagiarli su di un piatto di portata precedentemente scaldato. Se necessario far addensare il fondo di cottura o, se risultasse al contrario troppo secco, aggiungervi un poco di acqua o di brodo e scaldare mescolandolo per bene. Versare il fondo di cottura sul pesce, decorare con alcuni cuori di carciofo tenuti da parte allo scopo e qualche fetta di limone. Servire ben caldo.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: persico alla maniera delle seppioline


Ingredienti (per quattro persone)

1kg di persici reali, 4 pomodori, 250g di piselli freschi o surgelati, 1 bicchiere di vino bianco secco fermo, il succo di un limone, olio extravergine di oliva, 2 spicchi d’aglio, 1 ciuffo di prezzemolo, sale e pepe.

Preparazione

Pulire e sfilettare il pesce, poi tagliare i filetti in due o tre parti. Versare un filo d’olio sul fondo di un tegame; tritare l’aglio, distribuirlo nel tegame e mettere sul fuoco a fiamma media.

Quando l’aglio inizia a sfrigolare, versare i pezzetti di pesce; lasciar soffriggere un attimo e versare il vino bianco. Quando il vino è evaporato per metà aggiungere il succo di limone. Lasciar passare ancora qualche minuto e poi aggiungere il pomodoro sminuzzato finemente. Mescolare e, se necessario, aggiungere un poco di acqua calda. Aggiungere i piselli già sbollentati a parte, regolare di sale
e pepe.

Portare a termine la cottura mescolando, delicatamente, ogni tanto per evitare che il tutto si attacchi sul fondo del tegame ma anche per sminuzzare ulteriormente il pesce. A termine cottura spolverare con prezzemolo tritato e servire ben caldo.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: menù “Alghe e pineta”


Ingredienti (per quattro persone)

350g di riso, 2kg di lucci, 1kg di persici reali, 500g di Cantharellus Cibarius (gallinacci o finferli) freschi, aglio, cipolla, prezzemolo, burro, olio extravergine di oliva, acqua, sale grosso, sale fino, pepe nero macinato, pepe bianco in grani, limone, vino bianco secco fermo.

Preparazione

Pulire i funghi rimuovendo la terra al loro piede e lavandoli velocemente in acqua corrente con delicatezza (invero andrebbero solo strofinati con un panno umido, ma con i gallinacci l’operazione risulta lunga e tediosa, indi ammetto il lavaggio sotto acqua corrente, assolutamente non in ammollo). Sfilettare la metà dei lucci e tutti i persici.

Mettere le lische e le teste del pesce in una grossa pentola piena d’acqua fredda, aggiungere un mezzo limone, qualche ciuffo di prezzemolo, qualche grano di pepe bianco in grani, sale grosso. Mettere sul fuoco a fiamma media, portare ad ebollizione, abbassare la fiamma e lasciare sobbollire.

In attesa che il brodo di pesce venga pronto, tagliare i filetti di pesce a dadini. In una pentola alta mettere tre cucchiai d’olio e la noce di burro, schiacciarci con la forchetta due spicchi d’aglio, aggiungere un poco di cipolla tritata, mettere sul fuoco dolce e non appena l’olio inizia a fumare versarci il riso, mescolandolo continuamente finchè inizia a cantare (il rumore del riso mescolato da sordo diventa metallico e armonioso). A questo punto aggiungere i pezzettini di pesce, mescolare un paio di volte e poi aggiungere anche la metà dei funghi. Ancora un paio di giri e bagnare con un bel bicchiere di vino bianco, quando questo è evaporato iniziare ad aggiungere il brodo di pesce un mescolo alla volta e lasciandolo evaporare quasi completamente prima di aggiungere il successivo (il riso non deve mai diventare secco ma nemmeno risultare costantemente annegato).

Intanto che il riso cuoce, in un grande tegame versare un filo d’olio e uno spicchio d’aglio schiacciato, scaldare e quindi versare la rimanente parte dei funghi, salare e pepare. Quando l’acqua rilasciata dai funghi è quasi completamente evaporata, adagiare nella pentola il luccio rimasto, sfumare con un poco di vino bianco, coprire e lasciar cuocere, facendo attenzione a che il fondo di cottura non si asciughi troppo (all’occorrenza bagnare con un poco di acqua calda o, se è avanzato dal risotto, con del brodo di pesce). A tre quarti della cottura girare delicatamente il luccio e far finire la cottura sempre controllando che il fondo non asciughi troppo.
Quando il pesce è cotto metterlo in un piatto di portata versandoci sopra il fondo di cottura e tenerlo in caldo, verrà servito come secondo piatto.

Contemporaneamente dovrebbe essere venuto pronto anche il risotto, aggiungervi, a fiamma spenta o molto bassa, una piccola noce di burrro e mescolare finchè il burro si è completamente sciolto; versare nei piatti facendo in modo che sulla superficie si vedano pezzetti di pesce e funghi, presentare decorato con un ciuffetto di prezzemolo.