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Le ricette del “Cuoco Nudo”: Brodo di polpo


Raramente, almeno qui al nord, ho sentito qualcuno parlare del brodo di polpo come piatto a se stante e perfino sui ricettari di cucina è raro vedercelo inserito, eppure è una squisitezza classica dei pescatori di mare e merita sicuramente una sua evidenza tra i piatti di pesce.

Ingredienti (per 4 persone)
1 polpo di scoglio da 1 kg (preferire quello fresco a quello decongelato), 1 bella cipolla rossa, 2 spicchi d’aglio, 1 carota, 1 costa di sedano, 1 limone, 1 mazzetto di prezzemolo, pepe nero in grani, sale grosso

Preparazione

Pulire e lavare accuratamente il polpo e le varie verdure, tenendosi da parte una metà del prezzemolo. Lavare e tagliare in due il limone. Adagiare polpo, verdure e limone in una pentola dai bordi molto alti e ricoprire con acqua fredda. Aggiungere il sale grosso e qualche grano di pepe nero, poi mettere al fuoco con fiamma alta che abbasseremo quando l’acqua inizia a bollire. Per facilitare la presa del bollore coprire la pentola con un coperchio, facendo attenzione all’inizio del bollore per evitare che l’acqua possa fuoriuscire dalla pentola. Schiumando all’occorrenza, portare a cottura il polpo, ci vorranno all’incirca dai 30 ai 40 minuti, poi lasciar raffreddare il tutto. Solo a questo punto estrarre il polpo dalla sua acqua di cottura e metterlo da parte per usarlo a piacere in insalata o altre sistemi (alcuni suggerimenti).

Filtrare l’acqua di cottura del polpo e metterla al fuoco per riportarla a bollore. Non appenda prende il bollo spegnere la fiamma, eventualmente spolverizzare a piacere del pepe o del peperoncino meglio se macinati di fresco, impiattare e servire immediatamente decorando accompagnando con del vino bianco o rosato (ma anche un rosso non eccessivamente corposo) secco.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: Polpo alla Bugs Bunny


Ancora una facile ricetta a base di polpo per la cena di fine anno, stavolta meno rivoluzionaria 🙂

Ingredienti (per 4 persone)
1 polpo di scoglio da 2 kg (preferire quello fresco a quello decongelato), 1 bella cipolla rossa, 2 spicchi d’aglio, 500g di carote, 2 coste di sedano, 2 limoni, olio extravergine di oliva, pepe nero in grani, sale grosso, vino bianco secco.

Preparazione

Pulire e lavare accuratamente il polpo e le varie verdure, tenendosi da parte un poco di prezzemolo. Lavare e tagliare in due un limone. Adagiare polpo, due carote, il resto delle verdure e il limone tagliato in una pentola dai bordi molto alti e ricoprire con acqua fredda. Aggiungere un bicchiere di vino, il sale grosso e qualche grano di pepe nero, poi mettere al fuoco con fiamma alta che abbasseremo quando l’acqua inizia a bollire. Per facilitare la presa del bollore coprire la pentola con un coperchio, facendo attenzione all’inizio del bollore per evitare che l’acqua possa fuoriuscire dalla pentola. Schiumando all’occorrenza, portare a cottura il polpo, ci vorranno all’incirca dai 30 ai 40 minuti, poi lasciar raffreddare il tutto. Solo a questo punto estrarre il polpo dalla sua acqua di cottura e tagliarlo a grossi pezzi.

In altro più piccolo pentolino far lessare le carote in poca acqua, tenendole piuttosto croccanti (10 minuti). Tagliarle a fettine non troppo sottili e unirle al polpo che avrete versato in una capiente ciotola. Spolverizzarvi sopra del pepe nero macinato di fresco, spruzzare il succo di mezzo limone, condire con l’olio.

Servire, decorando con del prezzemolo tritato finissimo e accompagnando con lo stesso vino usato per la cottura.

 

Le ricette del “Cuoco Nudo”: Risotto Polponzola


Una facile, saporita e innovativa ricetta per la cena di fine anno!

Qualcuno l’ha definita eretica, in effetti pesce e formaggio sono una combinazione da sempre definita impossibile, proibita, però…

Però di ricette con pesce e formaggio ce ne sono, magari non tante, anzi poche, ma ci sono, una per tutte la “Tinca all’Iseana” di fama internazionale, una ricetta su cui un intero paese ha fondato il proprio successo turistico e gastronomico. Come dice il proverbio: “chi non risica, non rosica” e buon appetito!

Ingredienti (per 4 persone)
1 polpo di scoglio da 1 kg (preferire quello fresco a quello decongelato), 1 bella cipolla rossa, 2 spicchi d’aglio, 1 carota, 1 costa di sedano, 1 limone, 500g di riso da risotto, olio extravergine di oliva, 200g di gorgonzola dolce e molto cremoso, 1 mazzetto abbondante di prezzemolo, pepe nero in grani, sale grosso.

Preparazione

Pulire e lavare accuratamente il polpo e le varie verdure, tenendosi da parte una metà del prezzemolo. Lavare e tagliare in due il limone. Adagiare polpo, verdure e limone in una pentola dai bordi molto alti e ricoprire con acqua fredda. Aggiungere il sale grosso e qualche grano di pepe nero, poi mettere al fuoco con fiamma alta che abbasseremo quando l’acqua inizia a bollire. Per facilitare la presa del bollore coprire la pentola con un coperchio, facendo attenzione all’inizio del bollore per evitare che l’acqua possa fuoriuscire dalla pentola. Schiumando all’occorrenza, portare a cottura il polpo, ci vorranno all’incirca dai 30 ai 40 minuti, poi lasciar raffreddare il tutto. Solo a questo punto estrarre il polpo dalla sua acqua di cottura e tagliarne a pezzettini (mezzo centimetro di spessore) un terzo mettendolo da parte (con il restante potete farci un’insalatona da servire come secondo).

Filtrare l’acqua di cottura del polpo e metterla al fuoco per riportarla a bollore. Nel frattempo in un tegame versare due cucchiai d’olio extravergine di oliva e farlo scaldare. Quando l’olio inizia a fumare versarvi il riso, far friggere per un minuto poi aggiungere due bicchieri di vino bianco secco. Mescolando continuamente far evaporare il vino e, a questo punto, iniziare con l’aggiunta del brodo di polpo: un mestolo alla volta lasciando di volta in volta asciugare quasi completamente.

A cinque minuti dalla fine cottura del riso versarvi i pezzettini di polpo e il gorgonzola precedentemente tagliato a piccoli dadini, mescolare per bene facendo in modo che il formaggio si sciolga completamente amalgamandosi molto bene con il riso. Dato che ci sono diverse varietà di gorgonzola, alcune più saporite altre meno, e che sapore e forza di questo formaggio variano sensibilmente anche tra l’inizio e la fine della fetta, consigliamo di aggiungerlo poco alla volta e assaggiare man mano il risultato: il sapore del formaggio non deve mascherare quello del polpo, ma dare una sottile e appena percettibile venatura di gusto.

Impiattare e servire molto caldo decorando il tutto con del prezzemolo tritato finissimo e accompagnando con lo stesso vino usato per la cottura.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: Cavedano a letto


Ingredienti (per quattro persone)

1 cavedano da 500g, 500g di patate, 1 limone, 50g di zenzero fresco, 3 foglie di salvia, 2 cucchiaio di olio d’oliva extravergine, sale.

Preparazione

Squamare e pulire per bene il pesce, lavarlo, togliergli la testa e aprirlo completamente sul lato pancia in modo da poterlo aprire a libro. Lavare il limone e tagliarne cinque fette molto sottili, quasi trasparenti. Lavare e sbucciare le patate, mettendole man mano in acqua acidulata con un poco di succo di limone. Quando tutte le patate sono pulite, tagliarle a fettine molto sottili che vanno a loro volta immediatamente messe nell’acqua acidulata.

Cospargere i due lati del pesce con un poco di sale e adagiarlo, lato pelle, sulla teglia ricoperta con carta forno. Aiutandosi con un cucchiaino creare sul pesce un leggerissimo velo d’olio. Aromatizzare con tanto zenzero tritato finissimo, quasi polverizzato.

Sopra al pesce appoggiare le cinque fettine di limone. Adagiare le fette di patata attorno al pesce e poi sopra fino a ricoprirlo completamente. Spolverizzare con la salvia spezzettata e, a piacere, altro zenzero tritato.

Mettere in forno a 200 gradi e lasciar cuocere per trenta minuti.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: “Mi sono superato”


Trattandosi di un piatto unico (primo e secondo insieme), questa ricetta utilizza dosi abbondanti.

Ingredienti (per quattro persone)

500g di spaghetti, 400g di polpa di persico reale (potete ricavarla da 600g di filetti di persico reale o da 1kg di pesce intero), 25 pomodori Ciliegino, 1 cipolla rossa, 6 spicchi d’aglio, 20g di zenzero fresco, 1 bicchiere di birra bionda, il succo di 2 limoni, 5 cucchiai d’olio di oliva extravergine, un pizzico di sale.

Preparazione

Tritare abbastanza finemente la polpa di pesce. Mondare, lavare e tritare grossolanamente l’aglio (dal quale avrete tolto l’eventuale germoglio centrale) e la cipolla.

In un tegame bello largo (dovrà contenere alla fine gli spaghetti) versate l’olio e mettetelo al fuoco. Quando l’olio inizia a fumare versate l’aglio e fatelo imbiondire leggermente. Aggiungete la cipolla e, mescolando continuamente, lasciatela appassire. Ora aggiungete la polpa del persico e, agitando la pentola frequentemente, fatela cuocere finché diventa bianca. Aggiungete i pomodorini tagliati in due adagiandoli sul loro lato interno. Agitando delicatamente lasciate cuocere 4 minuti poi, in tre volte, bagnate con la birra lasciandola ogni volta assorbire quasi completamente. Nel frattempo avrete tagliato e tritato grossolanamente lo zenzero necessario (fatelo proprio all’ultimo momento al fine di mantenere il più possibile integro il profumo e il sapore della radice), aggiungetelo al sugo, versateci sopra il succo di limone, mescolate delicatamente il tutto, cospargete con pochissimo sale, spegnete la fiamma, coprite il tegame con un largo coperchio e lasciate riposare per un’ora.

Passata l’ora, mettete al fuoco la pentola per la pasta con un litro d’acqua. Portate ad ebollizione, salate leggermente, lasciate riprendere il bollore e versate gli spaghetti spezzati in due. Mescolate immediatamente e, mescolando ogni tanto, fate cuocere tenendola bene al dente (un minuto in meno della cottura indicata sulla confezione).

Subito dopo aver versato la pasta rimettete al fuoco il tegame con il sugo. Ripreso il calore (l’olio del fondo di cottura inizia a sfrigolare) abbassate la fiamma e aggiungete un primo mescolino di acqua di cottura della pasta, mescolate delicatamente e continuate ad aggiungere acqua della pasta man mano che la stessa si asciuga.

Quando la pasta è pronta, aggiungete al sugo un ultimo mescolino d’acqua di cottura e scolate per bene la pasta. Ora versatela nel tegame del sugo e, mescolando continuamente e delicatamente, lasciate cuocere ancora un paio di minuti, poi impiattate.

Servire ben caldo accompagnando con birra bionda.

 

Le ricette del “Cuoco Nudo”: tinca allo zenzero


Ingredienti (per quattro persone)

1 tinca da 2kg, 1 foglia di alloro, 1 foglia di salvia, 1 piccolo rametto di rosmarino, una spessa fetta di zenzero fresco (la quantità esatta dipende dal gusto personale e dalla freschezza della radice: se vecchia tende a perdere sapore), mezzo limone, mezzo bicchiere di vino bianco, olio extravergine d’oliva, sale.

Preparazione

Pulite e lavate la tinca, con l’aiuto di un trinciapollo e di un coltello molto affilato tagliate via la testa (passando appena dietro le pinne pettorali che, così, vengono via insieme alla testa) e la coda, togliete anche le pinne ventrali. Usando il coltello incidete la parte posteriore dall’ano alla coda e approfondite il taglio lungo la lisca centrale come se voleste sfilettare il pesce ma senza aprirlo del tutto, a questo punto con il trinciapollo partendo dal lato della testa tagliate le grosse lische pettorali staccandole dalla spine centrale su ambo i lati e aprite per bene il pesce rendendolo quasi piatto (come si fa per il pollo).

Mondate e lavate gli aromi (alloro, salvia e rosmarino), lasciateli asciugare per bene e poi tritali finemente tutti insieme. Tritate finemente anche lo zenzero.

Foderate con carta da forno una grossa teglia e adagiatevi il pesce ponendo la parte della pelle a contatto con la carta. Spennellate il lato carne del pesce con poco olio e poi con il vino, bagnate con il succo del mezzo limone e, infine, cospargetevi sopra il trito di aromi. Distribuite uniformemente sul pesce il trito di zenzero, salate leggermente e mettete in forno caldo (220°C) lasciando cuocere per circa un’ora.

Servite ben caldo accompagnando con altro zenzero tritato (per chi volesse rendere il piatto più piccante), insalata verde in foglia e vino bianco secco.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: tinca agli aromi


Ingredienti (per quattro persone)

1 tinca da 2kg, 3 foglie d’alloro, 5 foglie di salvia, 2 rametti di rosmarino, mezzo limone, mezzo bicchiere di vino bianco, olio extravergine d’oliva, sale.

Preparazione

Pulite e lavate la tinca, con l’aiuto di un trinciapollo e di un coltello molto affilato tagliate via la testa (passando appena dietro le pinne pettorali che, così, vengono via insieme alla testa) e la coda, togliete anche le pinne ventrali. Usando il coltello incidete la parte posteriore dall’ano alla coda e approfondite il taglio lungo la lisca centrale come se voleste sfilettare il pesce ma senza aprirlo del tutto, a questo punto con il trinciapollo partendo dal lato della testa tagliate le grosse lische pettorali staccandole dalla spine centrale su ambo i lati e aprite per bene il pesce rendendolo quasi piatto (come si fa per il pollo).

Mondate e lavate gli aromi (alloro, salvia e rosmarino), lasciateli asciugare per bene e poi tritali finemente tutti insieme.

Foderate con carta da forno una grossa teglia e adagiatevi il pesce ponendo la parte della pelle a contatto con la carta. Spennellate il lato carne del pesce con poco olio e poi con il vino, bagnate con il succo del mezzo limone e, infine, cospargetevi sopra il trito di aromi. Salate leggermente e mettete in forno caldo (220°C) lasciando cuocere per circa un’ora.

Servite ben caldo accompagnando con patate lesse, prezzemolo tritato e vino bianco secco.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: Insalatona di polpo


Ingredienti (per 4 persone)
1 polpo da 2,5kg, 4 patate, 50g di radicchio o altra insalata rossa, 50g di valeriana o altra insalata verde, 1 spicchio d’aglio, 1 gamba di sedano, 1 carota, mezza di cipolla, 2 peperoncini, mezzo limone 5 grani di pepe nero, sale grosso q.b., 6l di acqua, due cucchiai d’olio extravergine d’oliva, il succo di un’arancia.

Preparazione
Iniziamo con la preparazione del polpo, che va fatta almeno 6 ore prima del pranzo.

Prendere una pentola a bordi molto alti e abbastanza larga: il polpo deve poterci stare adagiato di piatto. Metterci dentro il polpo, coprire abbondantemente con acqua fredda, aggiungere la mezza cipolla, lo spicchio d’aglio, la gamba di sedano tagliata in due parti, la carota tagliata in quattro parti, i due peperoncini interi, il limone tagliato in due parti, i grani di pepe nero e il sale grosso. Mettere al fuoco e, verificando ogni tanto che l’acqua non vada di sopra, lasciare bollire per un’ora, indi spegnere, coprire e lasciar raffreddare completamente lasciandoci dentro il polpo.

Quando il polpo si è raffreddato fate lessare le patate: lavare per bene le patate non sbucciate, ponetele in una pentola a bordi alti, copritele con acqua fredda, aggiungete un poco di sale grosso e mettete al fuoco, lasciando bollire lentamente fino a completa cottura (potete verificarla infilzando i rebbi di una forchetta nelle patate: se entrano applicando solo una leggera pressione sono cotte). Scolatele e sbucciatele, poi tagliatele a grossi pezzi e ponetele in una capiente insalatiera.

Nel frattempo mondate e lavate l’insalata, tagliate anche questa a grossi pezzi e aggiungetela alle patate.

Prelevare il polpo dal suo brodo (che potremo utilizzare sia per un brodino tutto particolare e squisito, magari alleggerendone il forte sapore con un quarto di acqua, sia per fare dei risotti, ad esempio questo “Risotto viola con gocce di verde”, o per bollirci altro pesce) e tagliarlo a pezzettoni: prima isolare i tentacoli dalla testa, poi procedere al taglio; io preferisco lasciare attaccata la pelle, ma se volete potete levarla facilmente e ottenere un piatto più bianco e aristocratico 🙂

Versate i pezzi del polpo sopra quelli delle patate e mescolate delicatamente.

Bagnate con il succo di arancia, versate i due cucchiai di olio extravergine di oliva, mescolate ancora per distribuire uniformemente il condimento e servite ben freddo, accompagnando con del vino bianco ben secco e fermo.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: la pasta del sole


Ingredienti (per quattro persone)

500g di pasta (tipo a piacere), 300 grammi di polpa di persico sole, 200 grammi di polpa di persico reale, 2 spicchi d’aglio, 1 limone, 1 cucchiaio abbondante di zenzero tritato (o in polvere), 6 pomodori perini, 2 bicchieri di vino bianco secco fermo, 2 bicchieri di olio extravergine di oliva, peperoncino, pepe, sale.

Preparazione

Grattugiate la buccia del limone, poi spremetene il succo. mondate l’aglio e tritatelo finemente. Tritate grossolanamente il peperoncino. Tritate finemente lo zenzero se avete quello fresco. Tagliate a rondelle un poco spesse il pomodoro, poi tagliate in due o quattro parti ogni rondella.

In un largo tegame versate l’olio di oliva, distribuite l’aglio e ponete a fuoco medio. Quando l’aglio inizia a sfrigolare abbassate la fiamma al minimo, aggiungete la polpa del pesce, salate e pepate, mescolate per bene e lasciate soffriggere finché la polpa del pesce è diventata completamente bianca. Ora versate il peperoncino e lo zenzero, mescolate ancora per bene. Aggiungete i pomodori, lasciate soffriggere ancora un minuto, versate il succo di limone e, dopo un altro minutino, il vino, mescolate, coprite con un coperchio e lasciate andare a fuoco basso per mezz’ora, controllando ogni  tanto che il tutto non si asciughi troppo, se ciò avviene aggiungete un mezzo bicchiere di acqua tiepida.

Passata la mezz’ora, regolate ancora l’acqua del sugo e iniziate a cuocere la pasta. Due minuti prima del termine cottura della pasta (nel frattempo il sugo ha continuato a cuocere coperto, regolandone la densità mediante la stessa acqua di cottura della pasta), prelevate un ultimo mestolo di acqua di cottura della pasta e versatelo nel tegame del sugo, scolate la pasta e versatela nel sugo, aggiungete la buccia del limone grattugiata, mescolate bene e completate la cottura.

Servite ben caldo accompagnando con vino bianco secco fermo.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: pesce in tre maniere


Ricetta un poco elaborata e che richide un po’ di tempo per essere preparata, ma di sicuro successo ed effetto. Per altro permette di apprezzare tre diverse tipologie di cottura e soddisfare ogni tipo di palato. Ovviamente invece di tre pesci diversi si può utilizzare un solo pesce di opportune dimensioni o quantità, in tal caso si consiglia di usare la tinca o il siluro (ma anche la carpa) che meglio si prestano a tutti e tre i tipi di cottura.

Ingredienti (per quattro persone)

1 tinca da 1kg, 1 luccio da 1kg, 2 persici reali da 400 grammi, 5kg di sale grosso (ma dipende dalla dimensione della pentola che verrà usata per la cottura in crosta di sale), 3 uova, 4 pani secchi, 4 grandi e belle foglie di lattuga, 1 arancia, 4 foglie di alloro, 3 spicchi d’aglio, 1 ciuffo di  prezzemolo, 5  foglie di erba cipollina, 3 foglie di mentuccia, olio extravergine di oliva, sale, pepe.

Preparazione

Pulire e lavare il pesce. Ricavare dalla tinca quattro tranci di grosso spessore ( 4 centimetri). Dal luccio ricavare, invece, quattro tranci di medio spessore (2 centimetri). Dai persici reali ricavare quattro sottili filetti.

I tranci grossi farli cuocere in crosta di sale… Coprire il fondo di una pescera con due centimetri di sale grosso, adagiarci sopra due foglie d’alloro e sopra a queste i tranci di pesce facendo in modo che non tocchino i brodi della pentola, altre due foglie d’alloro sopra il pesce poi coprire completamente con altro sale grosso (altri due centimetri sopra il pesce); mettere in forno già caldo a 220°C per una mezz’ora, lasciare raffreddare poi rovesciare la pesciera, liberare il pesce dal sale e metterlo da parte.

I tranci medi frali cuocere sulle brace… Preparare un battuto di aglio e prezzemolo, in una terrina piatta versare un bel po’ di olio extravergine di oliva, aggiungere il battuto, sale e pepe a piacere e lasciare insaporire per 15 minuti poi aggiungere i tranci di pesce, mettere in frigorifero per 12 ore; passato questo tempo togliere i tranci di pesce dall’infusione e metterli a scolare (non asciugarli con carta o altro, lasciali solo sgocciolare per bene); nel frattempo preparare le braci (il braciere deve permettere di tenere la carne ad almeno 30 centimetri dalle braci, meglio ancora se si può usufruire di quei bracieri che permettono di tenere le braci dietro e la carne davanti invece che sopra) e mettere a cuocere il pesce; prima di girarlo lasciare che la parte superiore diventi bianca (ma fare attenzione che sotto non bruci, se le braci fiammano gettarci sopra del sale fino per spegnere le fiamme); anche qui una mezz’ora di cottura dovrebbe essere più che sufficiente, poi mettere da parte.

I filetti sottili si fanno fritti… In un piatto rompere le uova intere, aggiungerci un pizzico di sale e sbatterle con i rebbi di una forchetta per ben amalgamare il tuorlo con l’albume; in un foglio di carta da forno versare abbondante pane secco grattugiato, passare le fette di pesce nell’uovo, poi nel pane, quindi ancora nell’uovo e nuovamente nel pane (doppia impanatura); in un’ampia padella versare due dita d’olio extravergine d’oliva, adagiarci uno spicchio d’aglio intero (meglio se in camicia, cioè non mondato dalla sua pellicina), quando l’aglio inizia a sfrigolare (fare piccole bollicine), adagiare anche le fette di pesce, lasciare indorare per bene sotto e imbiancare sopra e poi delicatamente girarle a completare la cottura (quindici minuti circa).

Preparare dei piatti scaldandoli, contemporaneamente riscaldare in forno o nel microonde anche i tranci di pesce, porre nei piatti una bella foglia di lattuga (o altra insalata a foglia larga), versare tre gocce di succo d’arancia, adagiare sopra la foglia d’insalata un trancio per tipo (sotto quello alla brace, in mezzo quello al sale e sopra quello fritto) sfalsandoli tra loro di modo che siano ben visibili tutti e tre, spruzzare il tutto con qualche goccia di succo d’arancia, decorare con pezzettini di erba cipollina, mentuccia e striscioline di buccia d’arancia e servire accompagnando con vino bianco secco mosso o, meglio ancora, del brut di Franciacorta.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: cavedano al cartoccio rosso e verde


Ingredienti (per quattro persone)

1 cavedano da 1,5kg, 3 foglie d’alloro, 1 vasetto di passata di pomodoro al basilico, 1 limone, 1 vasetto di capperi, olio d’oliva extravergine, sale e pepe. Per il contorno 12 barbabietole rosse.

Preparazione

Pulite e lavate il cavedano, tagliate via la testa e la coda, tagliatelo oltre la pancia come a volerlo sfilettare ma senza aprirlo del tutto, poi adagiatelo in un foglio di carta da forno bello abbondante. Bagnate il pesce dentro e fuori con un poco di succo di limone, salatelo lievemente e pepatelo con generosità; adagiategli in pancia le foglie di alloro poi richiudetelo. Cospargete su entrambi i lati la passata di pomodoro; posate metà dei capperi sotto il pesce e l’altra metà sopra e, per finire, bagnate il tutto con un filo di olio d’oliva extravergine.
Chiudete la carta da forno a formare un cartoccio non troppo stretto, se necessario usate un altro foglio di carta da forno. Infornate a 200 gradi centigradi e lasciate cuocere per una mezz’ora / tre quarti d’ora.
Servite caldo con un contorno di barbabietole rosse lessate, accompagnando il tutto con birra scura al doppio malto.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: tinca fritta


Ingredienti (per quattro persone)

2 tinche da 1kg l’una; 1 limone; olio extravergine d’oliva; sale e pepe.

La ricetta è utilizzabile anche per il persico reale.

Preparazione

Squamare e pulire i pesci, lavare e asciugare molto bene. Tagliare via la testa e la coda, poi separare i due filetti (lasciando la pelle) o, più semplicemente, tagliare le tinche in senso longitudinale in modo che si aprano completamente e si possano separare in due parti.

Salare e pepare lievemente il pesce sul lato della carne. Versare tre cucchiai d’olio in un tegame di dimensioni adeguate, mettere sul fuoco a fiamma moderata.

Quando l’olio s’è scaldato ma ancora non fuma, adagiarvi il pesce dalla parte della pelle e lasciar cuocere, agitanto ogni tanto il tegame affinchè il pesce non attacchi, finchè la carne sopra si è quasi completamente sbiancata (segno di cottura). Abbassare la fiamma e attendere che l’olio smetta di sfrigolare, poi con una paletta e una forchetta girare delicatamente il pesce. Lasciar cuocere per altri 10/15 minuti, sempre agitando ogni tanto il tegame, finchè anche il lato della carne diviene dorato.

Impiattare un filetto o un mezzo pesce a persona, spruzzare con pochissimo succo di limone e servire ben caldo.

Accompagnare con del vino bianco leggermente mosso.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: persico al profumo di limone


Ingredienti (per quattro persone)

4 persici reali da 350/400 grammi l’uno; 1 limone molto succoso, possibilmente raccolto maturo; olio extravergine d’oliva, meglio se del Garda; sale e pepe.

Preparazione

Squamare e pulire i persici, lavare e asciugare molto bene.

Salare e pepare il pesce sui due lati e all’interno. Foderare con carta da forno una teglia di dimensioni adeguate, strofinare con forza un pezzo di limone sulla carta da forno e, più delicatamente, sui pesci da ambo i lati; disporre i pesci sulla carta da forno e spolverare con buccia di limone grattugiata.

Mettere la teglia in forno a 220°C, possibilmente con funzione forno + grill + ventola; lasciar cuocere per una decina di minuti e poi girare il pesce (l’operazione non dovrebbe risultare problematica essendo il pesce ancora molto sodo e ben staccato dalla carta su cui è adagiato); lasciar cuocere altri dieci minuti e girare ancora, stavolta con maggiore attenzione che il pesce inizia ad essere meno sodo e potrebbe in parte essersi attaccato alla carta da forno; lasciar completare la cottura (altri 10 minuti).

Impiattare un pesce a persona, decorando con una bella fetta di limone e un lievissimo filo d’olio extravergine d’oliva.

Accompagnare con del vino bianco fermo.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: cavedano al puro


Ingredienti (per quattro persone)

1 cavedano di 1kg; sale e pepe.
La ricetta è fruibile per qualsiasi pesce che sia di suo già abbastanza saporito e che abbia una carne soda, in pratica quasi tutti i pesci, siano essi di lago che di mare.

Preparazione

Squamare e pulire il cavedano, tagliare la testa e la coda, lavare e asciugare molto bene.

Salare e pepare il pesce sui due lati e all’interno. Mettere al fuoco una padella foderata con carta da forno e lasciarla scaldare per qualche minuto. Prendere il pesce e adagiarlo nella padella. Lasciar cuocere per una mezz’ora verificando ogni tanto che il pesce non si stia attaccando alla carta da forno, nel caso scuotere delicatamente la stessa per staccarlo. Dopo la prima mezz’ora di cottura, spostare la padella dal fuoco ad un piano di lavoro comodo, preparare un altro foglio di carta da forno dalle dimensioni opportune a coprire la padella, adagiarlo sul piano di lavoro vicino alla padella, prendere il foglio di carta da forno con il pesce e, con molta delicatezza, rovesciare quest’ultimo nel foglio di carta da forno nuovo; questo sistema vi permette di girare il pesce senza romperlo. Rimettere la padella al fuoco e terminare la cottura, all’incirca ci vogliono altri 15/20 minuti.

Nel frattempo preparare i singoli piatti foderandoli con della lattuga o altra insalata a foglia larga e tenera, sopra la lattuga disporre la porzione di pesce e servire senza altro condimento. Eventualmente si possono mettere in tavole delle ciotoline con qualche condimento che i commensali possono utilizzare a loro piacere.

Come contorno si consigliano dei finocchi lievemente lessati e poi passati sulla piastra oppure delle patate arrosto (sbucciare le patate, tagliarle a tocchetti non troppo piccoli, scottarle in acqua bollente, mettere dell’olio e una piccola noce di burro in una padella, scaldare bene, adagiarvi le patate e cuocere tenendo mosso per evitare che attacchino).

Accompagnare con del vino bianco mosso o spumante brut.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: tinca alla brace


Ingredienti (per sei persone)

1 tinca da 2kg, 1 bicchiere di olio extravergine di oliva, sale, pepe, aceto aromatico, rosmarino, salvia, alloro, 1 tazza di salsa verde (meglio se fatta in casa), 1 tazza di maionese (meglio se fatta in casa), 2 limoni

Preparazione

Pulire il pesce e tagliarlo a tranci moderatamente grossi. Preparare una terrina con olio, sale, pepe, uno spruzzo di aceto aromatico, rosmarino, salvia e alloro. Mescolare per bene il tutto e posizionarci i tranci di tinca. Lasciare in fusione per 6 ore, rigirandoli almeno un paio di volte.
Mettere i tranci di pesce a sgocciolare. Preparare il barbecue e attendere che la brace si formi e sia di adeguata quantità, quando la brace è pronta predisporre i tranci di pesce su una griglia doppia (che rende più facile la rotazione del pesce) e disporre il tutto sul barbecue.
Lasciar cuocere dal primo lato finché si nota un live biancore sul lato superiore, a questo punto girare il pesce e portare a cottura completa. Attenzione, se il bracere è piccolo e la distanza tra griglia e brace limitata, il pesce potrebbe bruciarsi, in tal caso conviene attendere di meno e girare il pesce più volte.
Servire accompagnando con i tre condimenti: salsa verde, maionese, limoni tagliati a fettine.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: cavedano zuccone


Ingredienti (per quattro persone)

2 cavedani da 1kg (o 4 da mezzo chilo, ma le lische più piccole rendono più difficile il pasto), 2 zucchine, 1 bicchiere di birra bionda, 1/2 limone, 2 spicchi d’aglio, 1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva, sale, peperoncino e pepe

Preparazione

Squamare e pulire i cavedani, tagliare la testa e la coda, lavare e asciugare molto bene; adagiare in un piatto, salare, pepare e bagnare con il succo di limone. Lavare le zucchine tagliandole poi a fette sottili che si divideranno in due o tre parti. Defogliare l’aglio, tagliare gli spicchi in due, togliere l’anima centrale e poi tagliarlo a pezzettini.

Versare in una padella l’olio e adagiarvi i pezzettini di aglio. Mettere a fuoco medio, quando l’olio a contatto con i pezzettini d’aglio inizia a sfrigolare aggiungere i pezzi di zucchine. Lasciare soffriggere un attimo, salare e spolverare con un poco di peperoncino macinato al momento. Adagiare sul letto di zucchine i cavedani e lasciarli friggere per tre minuti, a questo punto girare il pesce, lasciarlo friggere sull’altro lato per altri tre minuti, bagnare con metà della birra, coprire con un coperchio e lasciar cuocere. Verso la metà della cottura (circa 10 minuti), girare delicatamente il pesce, bagnarlo con la birra restante e portare a termine la cottura, sempre a pentola coperta.

Spiattare creando con le zucchine una base sulla quale adagiare mezzo pesce (o il pesce intero se scelta l’opzione del pesce più piccolo), versare sul tutto il fondo di cottura.

Accompagnare con birra.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: risotto profumato di persico


Ingredienti (per 4 persone)
500 grammi di riso, 200 grammi di persici reali, 2 spicchi d’aglio, 2 cipolle, prezzemolo, burro, olio extravergine di oliva, acqua, sale grosso, sale fino, pepe nero macinato, pepe bianco in grani, mezzo limone, 1 bustina di zafferano, zenzero vino bianco secco fermo (o spumante brut).

Preparazione
Pulire, lavare e sfilettare i persici togliendogli anche la pelle, tenendo da parte la lisca centrale e la testa. Adagiare i filetti di pesce su un tagliere e lasciarli asciugare. Nel frattempo riempire per tre quarti con acqua fredda una pentola da 2 litri, aggiungere le lische e le teste dei pesci, il mezzo limone, una cipolla tagliata in quattro pezzi, qualche ciuffo di prezzemolo, qualche grano di pepe bianco in grani, sale grosso. Mettere sul fuoco a fiamma media, portare ad ebollizione, abbassare la fiamma e lasciare sobbollire.

In attesa che il brodo di pesce venga pronto, tagliare i filetti di pesce a dadini, in una pentola alta mettere due cucchiai d’olio e una piccola noce di burro, schiacciarci con la forchetta i due spicchi d’aglio e aggiungere la restante cipolla tritata non troppo finemente. Mettere sul fuoco dolce e non appena l’olio a contatto con l’aglio inizia a sfrigolare versarci il riso, mescolandolo continuamente finché inizia a cantare (il rumore del riso mescolato da sordo diventa metallico e armonioso). A questo punto aggiungere i pezzettini di pesce, mescolare un paio di volte poi bagnare con il vino bianco. Quando questo è evaporato quasi completamente iniziare ad aggiungere il brodo di pesce un mescolo alla volta e lasciandolo evaporare quasi completamente prima di aggiungere il successivo (il riso non deve mai diventare secco ma nemmeno risultare costantemente annegato). A metà cottura sciogliere in un mestolo di brodo un bustina di zafferano e versare il composto sul riso, poi continuare con il brodo.

Quando il riso è cotto aggiungervi, a fiamma spenta, una piccola noce di burro e mescolare finché il burro si è completamente sciolto. Aggiungere il prezzemolo, mescolare bene e poi versare nei piatti facendo in modo che sulla superficie si vedano pezzetti di pesce, spolverare con poco zenzero finemente tritato o meglio polverizzato e servire ben caldo.

Accompagnare con lo stesso vino utilizzato per la cottura.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: filetti di persico dorati al kamut


Ingredienti (per 4 persone)
4 filetti di persico reale da 200 grammi cadauno, 3 uova, 200g di farina di kamut, 100g di farina gialla, 500cc di birra, sale, pepe, olio extravergine di oliva, 1 limone, 4 grosse foglie di lattuga

Preparazione
Predisporre su un foglio di carta da forno le due farine mescolate fra loro; in un piatto fondo rompere le uova e agitarle con i rebbi di una forchetta fino miscelare fra loro tuorlo e albume, salare e pepare; in un altro piatto fondo versare la birra.
Prendere, uno alla volta, i filetti di pesce, bagnarli nella birra, passarli per bene nell’uovo e poi nella farina; se si preferisce un’impanatura abbondante ripetere i tre passaggi nello stesso identico ordine.
Scuotere delicatamente i filetti per far cadere l’eccesso di farina.
In un largo tegame versare 4 cucchiai d’olio, mettere a fuoco dolce e lasciare scaldare; per verificare il giusto riscaldamento dell’olio si può provare ad appoggiare nello stesso un pezzetto di pane raffermo (o uno spicchio d’aglio o una foglia di salvia asciutta), quando l’olio nei suoi pressi sfrigola vuol dire che la temperatura è giusta per procedere alla cottura del pesce. Prendere i filetti e adagiarli nell’olio; lasciar cuocere finché l’impanatura, sul lato olio, prende colore e consistenza, a questo punto girare i filetti e completare la cottura su ambedue i lati.
Spiattare i filetti adagiandoli su una larga foglia di lattuga e salandoli lievemente; a piacere spruzzare anche con un poco di limone.
Servire molto caldo accompagnando con insalata fresca e vino bianco secco o birra.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: zuppa sfatta di lago


Piatto da 5 forchette

Ingredienti (per 4 persone)
2kg di pesce assortito (1 cavedano, 2 persici sole, 1 anguilla, 2 persici reali), 8 gamberi della Louisiana (gamberi killer), 1 cipolla, 1 costola di sedano, una carota, 1 scatola di pomodori pelati sgocciolati (potete anche prepararli in casa prendendo 4 pomodori, facendoli sbollentare in acqua salata e poi pelandoli), 1 bicchiere di vino bianco secco (meglio se di lago), olio extravergine d’oliva (meglio se del Garda), sale, pepe, peperoncino, 4 spicchi d’aglio, un ciuffo di prezzemolo.

Preparazione
Squamare, pulire e lavare il pesce, poi tagliarlo a pezzi non troppo piccoli; togliere la pelle, quantomeno dall’anguilla (è più facile farlo sui pezzi che sul pesce intero); lavate e sbollentate (2 minuti in acqua bollente salata) i gamberi.

Mondate e lavate la cipolla, il sedano, la carota, poi tritateli finemente; pulite due spicchi d’aglio e schiacciateli con i rebbi della forchetta direttamente nel tegame, che di rigore dovrebbe essere di terracotta. Versate nel tegame mezzo bicchiere d’olio e mettetelo al fuoco a fiamma bassa. Quando l’olio a contatto con l’aglio inizia a sfrigolare aggiungete il trito di verdure e, mescolando con un cucchiaio di legno, fatele appassire. A questo punto alzate leggermente la fiamma e aggiungete i pezzi di pesce lasciandoli soffriggere per un paio di minuti, rivoltandoli continuamente con un cucchiaio di legno. Bagnate con il vino bianco e, mescolando ogni tanto, lasciate asciugare a fuoco dolce. Quando il fondo di cottura è quasi completamente evaporato aggiungete i pomodori pelati, salate, pepate e spruzzate con abbondante peperoncino, poi mescolate, coprite con acqua calda, mettete il coperchio al tegame e lasciate cuocere a fuoco bassissimo per un’ora e mezza o anche due, controllando ogni tanto che il pesce non attacchi al fondo del tegame; se necessario, aggiungere ogni tanto un poco di acqua calda. Nel frattempo mondate i restanti due spicchi d’aglio, mondate e lavate il prezzemolo, sgusciate 4 gamberi e tritate il tutto finemente, ma molto finemente.

Quando il pesce s’è sfaldato aggiungete i quattro gamberi interi e, mescolando, fateli insaporire nella zuppa per qualche minuto. A questo punto togliete il tegame dal fuoco, prelevate i 4 gamberi interi e teneteli da parte, indi versate metà del trito di aglio, prezzemolo e gamberi nella zuppa e mescolate bene.
Impiattate la zuppa (piatti prescaldati), spolverateci sopra il restante trito di prezzemolo, aglio e gamberi, poi decorate con un ciuffetto di prezzemolo e un gambero intero.

Servite ben caldo accompagnando con crostoni di pane e vino bianco secco di lago (meglio se lo stesso utilizzato per la cottura) ben fresco.

Le ricette del “Cuoco Nudo”: persici ubriachi alla brace


Ingredienti (per quattro persone)
1kg di persici reali, 6 grossi peperoni (2 verdi, 2 rossi e 2 gialli), 1 bottiglia di spumante bianco brut (meglio se metode chardonnay), sale, pepe

Preparazione
Preparare il barbecue e accendere la carbonella. In attesa che le braci si formino (la carbonella deve diventare in buona parte grigia) pulire e lavare i persici senza squamarli e senza sfilettarli, poi asciugarli bene.
Quando le braci sono pronte far scaldare la griglia (meglio usare una di quelle doppie, di modo che sia più semplice girare i pesci senza romperli), poi adagiarvi sopra il pesce; salare e pepare su entrambi i lati.
Lasciar cuocere il pesce finché l’occhio del lato che non guarda verso le braci diventa opaco (in questo modo si è sicuri che l’interno è cotto), a questo punto girare la griglia (o il pesce se non si è utilizzata una doppia griglia) e completare la cottura.
A cottura quasi ultimata bagnare il pesce, su entrambi i lati, con un bel bicchiere (o anche due) di spumante e lasciar asciugare, poi servire molto caldo accompagnando con peperoni alla brace (vedi sotto) e lo stesso spumante usato per la cottura, che dev’essere a 8°C ca.

Peperoni alla brace
Dopo aver lavato e mondato i peperoni, tagliarli in grossi tranci, salarli e peparli e poi metterli sulla griglia con la buccia sul lato braci, da tenere a media distanza dalle braci. Quando il lato superiore inizia a mostrare i segni di cottura (diventa molliccio) girare la griglia (o i peperoni) e completare la cottura.
A cottura completata prendere i pezzi di peperone e metterli immediatamente in un sacchetto del pane (meglio se quello di carta marrone), agitare il sacchetto con forza tenendolo ben chiuso per togliere la buccia bruciacchiata. Tagliare i peperoni a metà e disporli sul piatto da portata attorno ai persici.