Archivio mensile:marzo 2021
Ban del nudo dai motori di ricerca
Recentemente mi è capitato di leggere un articolo dove si giustificava la sparizione di un (proprio) blog dai motori di ricerca perché gli algoritmi non possono distinguere tra il nudo normale, il nudo esibizionistico e quello pornografico, per proteggere chi si offende alla vista del nudo e chi naviga in rete in contesti non adeguati al nudo è giusto così.
Invero gli algoritmi oggi possono, grazie all’intelligenza artificiale, imparare a fare distinzioni così sottili, in ogni caso è pur sempre possibile (e doveroso) inserire un passaggio umano ogni dove l’algoritmo non possa fare doverosa distinzione e, comunque…
Quando rinunciamo a nostri naturali diritti in ragione di una (presunta) maggiori sicurezza stiamo distruggendo la base essenziale della giustizia e della giusta società: il rispetto
Rinormalizzazione del nudo sociale: un esempio da seguire
Ecco l’ottimo lavoro compiuto da British Naturism, un lavoro che continua e che, si spera, sia d’esempio per portare avanti iniziative similari anche in altre nazioni, in primis, magari, l’Italia, dove l’assenza di specifici dettami legislativi in merito al nudo determina uno stato di indecisione, ma anche di positiva opportunità che andrebbe adeguatamente sfruttata.
Dal sito di British Naturism > Nudità e polizia
Dal sito del Crown Prosecution Service (CPS) > Nudità in pubblico – Guida alla gestione dei casi di naturismo
Interessantissimo documento da College of Policing > Public nudity advice and decision aid
Vacanza forzata
Per un po’ di tempo l’attività del blog sarà assai scarsa: frattura pluriframmentaria dell’epifasi distale radio.
A quanto prima possibile!
#VivAlpe: di nuovo attivi
Era da ottobre 2020 che, causa pandemia, non si riusciva più a effettuare un’uscita, così le aspettative si erano fatte grandi. Purtroppo una serie di contrattempi e leggeri infortuni viene a mescolare le carte e al punto di partenza ci ritroviamo solo in tre: io, Maria e Stefano, un nuovo ingresso nella comunità degli Amici di Mondo Nudo. Invero c’è anche una quarta persona, Angelo, che, anche se impossibilitato a partecipare, con nostro grande piacere è quassù salito per poterci rivedere e salutare.
La giornata non è così fredda come le ultime, ma comunque invita a coprirsi per bene, possiamo lasciare nello zaino solo guanti, berretto e giacca pesante. Nove e trenta, puntualissimi ci mettiamo in cammino raggiungendo e percorrendo la traccia del sentiero 3V che porta alla sommità della Maddalena. Molte le persone che, a piedi o in bicicletta, stanno affollando questo e altri tracciati del monte, un monte che era stato quasi dimenticato e che ora, complici i blocchi alla circolazione emessi per contrastare la pandemia, ha fatto riscoprire.
Tra le chiacchiere quasi senza accorgercene raggiungiamo i ruderi dell’ex rifugio Maddalena, qui termina il tratto di vera salita e inizia la strada sterrata che, passando poco sotto il crinale nord-est del monte, con andamento pressoché pianeggiante, costeggiando le varie stazioni radio civili e militari che costellano la zona, porta all’inizio della discesa. Rispetto al programma originale, avendo la domenica prima accertato che il previsto sentiero è ancora occluso dalle tante piante abbattute dal vento nella scorsa estate, devo allungare l’itinerario proseguendo ancora lungo il sentiero 3V fino alla Pozza dei Sarisì. Qui abbandoniamo il 3V e prendiamo il lungo diagonale della Via Bressana che, alternando brevi ripide salite a lunghi tratti di piano, porta alla Pozza Bresciana, poco prima della quale, approfittando di una zona riparata dall’aria e usando un tronco come panca, ci fermiamo per il frugale pasto.
Ancora in discesa fino alla Cascina Margherita e poi nuovamente in piano per rientrare al parcheggio dove abbiamo lasciato le auto, vi arriviamo dopo poco più di quattro ore dalla partenza.
Bella escursione, bella compagnia, bellissimo ricordo!
Punto panoramico Cascina Margherita
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.