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Intervistato da #RadioPopolare @radiopopmilano


Finalmente, dopo due settimane di attesa a causa di miei impedimenti e un rinvio per problemi loro, stamattina alle sei e quaranta sono stato intervistato da quelli di Radio Popolare nell’ambito del programma giornaliero Snooze. In origine l’intervista doveva andare in onda nell’ambito del programma sportivo “Olio di Canfora” che ha luogo una volta alla settimana al lunedì a cavallo delle dieci, poi è stata spostata e forse è anche meglio: pare che la mattina presto ci sia più gente in ascolto e probabilmente anche intenta a mansioni che rubano meno spazio alla concentrazione e alla successiva rielaborazione di quanto ascoltato.

Non sapevo che domande mi avrebbero fatto, d’altra parte era abbastanza semplice prevederle. Solo una, la prima, quella sulla differenza tra naturismo e nudismo, non l’avevo messa in conto e mi hanno preso un poco alla sprovvista, anche perchè l’emozione un poco si è fatta sentire. Mi ci sono perso via un attimo e solo pochi secondi dopo la chiusura del collegamento mi sono ricordato che avevo coniato una frase semplice e chiara che ho utilizzato più volte e che, ora, ho pensato bene (seguendo un vecchio consiglio di mia sorella) di scrivere in un punto del blog che la tenga sempre in visione. La riporto anche qua sotto:

Naturismo: corrente letteraria del romanticismo che scriveva di natura; in ambito nudista stile di vita che usa il nudo come mezzo per avvicinarsi alla natura.
Nudismo: stile di vita che ha il nudo come fine.

Va beh, è andata, per il resto, tenendo sotto controllo un leggero tremore e sfruttando al meglio il poco tempo disponibile, mi sembra d’essere riuscito a dire quello che c’era da dire. Alcune domande che speravo mi venissero fatte sono mancate, qualcosa sono comunque riuscito a inserire , altro no, ma… da cosa nasce cosa, potrebbero seguire altre opportunità, magari con più tempo. Nel frattempo chi vuole può trovare tantissime cose qui sul blog oppure, meglio ancora, partecipare alle nostre escursioni e ottenere le risposte dal vivo: non c’è obbligo alla nudità, ognuno segue la propria confortevolezza e nel gruppo ci sono anche amici che preferiscono stare vestiti o che si spogliano solo parzialmente.

Ringrazio Dario Falcini che è stato il primo a contattarmi per conto di Radio Popolare, poi tutti i conduttori della trasmissione, in particolare Alessandro Braga che ha gestito l’intervista: è stato gentilissimo e mi ha fatto belle domande. Grazie!

(Ri)Ascolta l’intervista, tramite il sito di Radio Popolare, cliccando sull’immagine sottostante.

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Autointervista: Emanuele Cinelli


Al Passo di Blisie (Foto E. Cinelli)

Ormai tanti sono i siti che parlano di nudismo, ce n’è uno che si differenzia su tutti gli altri, parliamone con il suo ideatore e amministratore: Emanuele Cinelli.

MN – Emanuele, cosa è Mondo Nudo?

E – Beh, un blog!

MN – Si certo, ma ci sono tanti blog!

E – Hai ragione, allora diciamo che si tratta di un sito attraverso il quale posso dare libero sfogo alla mia passione per la scrittura, proponendo diversi argomenti così da soddisfare e coinvolgere un più vasto pubblico. Nel contempo mi mette alla prova facendomi sperimentare i diversi metodi di scrittura: educativa, didattica, informativa, analitica, logica, politica, creativa, poetica, eccetera.

MN – Rileviamo, però, una netta prevalenza degli articoli inerenti al nudismo.

Nudismo, scelta totalizzante

E – Si certo, è stata la base di partenza del blog ed è il fondamento del mio stile di vita, uno stile di vita per il quale ormai da diversi anni sono socialmente impegnato in prima persona, inizialmente come moderatore del sito de iNudisti, poi come suo amministratore, oggi principalmente come caporedattore della rivista elettronica collegata. Ovvio e naturale che questo condizioni in materia rilevante anche la vita di Mondo Nudo.

MN – Perché hai fondato Mondo Nudo?

E – Come detto lo stimolo iniziale è stato il nudismo. Erano già diversi anni che collaboravo attivamente con iNudisti e tale attività mi aveva permesso di acquisire un’ottima conoscenza del movimento nudista e delle relative risorse presenti su Internet. M’ero così reso conto che se all’estero molti erano i siti di vario genere inerenti al nudismo, in Italia oltre a iNudisti c’erano solo i siti collegati alle Associazioni Naturiste e qualche forum. Tra l’altro tutti questi avevano una limitazione intrinseca, invero presente anche nei siti esteri: si rivolgevano essenzialmente a chi già era nudista. Attraverso un’analisi logico-sociale delle varie maturazioni sociali, dei movimenti che nel tempo avevano portato a dei cambiamenti nella società (gli slip da bagno per l’uomo e il bikini per la donna, le minigonne, gli abiti scollati, il voto femminile, la parità dei diritti tra maschi e femmine, l’omosessualità e via dicendo) io avevo ormai da tempo percepito che non esiste successo senza il coinvolgimento degli ambienti esterni a quello specificamente inerente la causa in questione, indi se il movimento nudista voleva realmente ottenere credibilità e spazio doveva necessariamente coinvolgere anche chi nudista ancora non era ed è così che metto in piedi questo blog, per portare la voce nudista dentro la società non nudista.

MN – Quali sono gli obiettivi di Mondo Nudo?

IMG_3364E – Come si può intuire dal precedente discorso l’obiettivo primario è quello di coinvolgere chi non è nudista, quelli che per semplicità noi indichiamo come tessili, nella tematica nudista, nelle problematiche che la riguardano, nel processo di suo riconoscimento sociale, di rivendicazione dei nostri diritti, di acquisizione dello spazio che ci è dovuto. Parallelamente perseguo anche l’obiettivo più generale di evidenziare le principali contraddizioni, lassità, magagne della società odierna, in particolare italiana essendo mia deontologia parlare solo delle cose che conosco bene.

MN – Quanto tempo dedichi al tuo blog?

E – Tantissimo, gestire un blog non vuol dire solo scrivere gli articoli, ma vuol anche dire elaborane e mantenerne l’aspetto grafico, curarne la diffusione, vigilare sullo spam, controllare i commenti e rispondere. Inoltre se vuoi scrivere articoli interessanti e utili devi leggere tanto, devi tenerti costantemente informato, studiare l’arte dello scrivere e del comunicare ed è proprio quest’ultimo aspetto, quello dello studio, a cui da sempre ho dato il maggio spazio possibile e sempre più mi ci dedico con attenzione e dedizione: proprio per l’argomento che impronta il mio blog e per gli obiettivi prefissati, saper comunicare al meglio è fondamentale. Fortunatamente la comunicazione è parte preponderante anche del mio lavoro (il formatore aziendale e scolastico) per cui non devo rubare spazio all’uno per seguire l’altro.

MN – Interessante questo discorso della comunicazione, di preciso quali studi hai e stai facendo? Quali le logiche attorno alle quali ti stai muovendo?

gm6E – Beh, di base mi interesso a tutto ciò che riguarda la comunicazione, certo alcuni argomenti li reputo più importanti e adattai alle mie finalità. Innanzitutto ho studiato e studio la PNL (Programmazione Neuro Linguistica), area della comunicazione che mi ha permesso di perfezionare enormemente il mio modo di scrivere, di renderlo meno dispersivo e più efficiente. Poi seguo con particolare attenzione l’area della comunicazione assertiva. Infine darei evidenza agli studi della specificità della comunicazione on-line, apparentemente una variante della comunicazione in presenza, in realtà è cosa molto diversa a seguito dell’assenza del visivo e di conseguenza della mancanza dei segnali non verbali, segnali che nella comunicazione in presenza permettono di calibrare la trasmissione, di percepire la reazione, di ottenere un feedback anche se l’altro è poco loquace.

MN – E le logiche comunicative?

IMG_DSC7514E – Si, stavo arrivandoci. Per quanto riguarda le logiche comunicative i vari studi fatti mi hanno portato a trasformarmi considerevolmente nel mio modo di scrivere e percepire il mondo esterno, se prima tendevo ad essere aggressivo e lamentoso, ora ho capito che sono due atteggiamenti deleteri: non puoi coinvolgere gli altri se li metti subito all’angolo, se parti dall’accusarli di sbagliare, se inizi da te anziché da loro; per coinvolgere gli altri devi innanzitutto comprenderli, devi tener conto che non esiste una verità assoluta bensì esistono più verità, una per ogni testa come recita un antico proverbio bresciano (tante teste, tante crape). La PNL e l’assertività mi hanno insegnato come prima cosa che spesso è molto meglio porre delle domande che dare delle risposte, poi che è impossibile cambiare le persone, puoi solo tentare di indurle all’auto cambiamento e lo puoi fare solo se invece di opporre barriere alle loro idee, ai loro atteggiamenti, li dai per buoni e aggiungi a questi altre considerazioni positive e propositive. Ho anche compreso che se i tuoi scritti altro non fanno che lamentarsi alla fine la gente smette di seguirti, la gente ama lagnarsi ma è infastidita da chi si lagna sempre e comunque. Collegato a questo il discorso delle scuse. L’atteggiamento comune è quello di accusare gli altri per le cose che non vanno a se stessi, il movimento nudista non è immune a tale atteggiamento, anzi ne è fortemente condizionato. Visto che spesso quegli altri che tu accusi fanno lo stesso con te, finisce che ognuno resta sulle sue posizioni e nessuno cresce, nessuno ottiene quei cambiamenti che desidererebbe ottenere e di cui lamenta l’assenza. Se, al contrario, invece di accusare gli altri, si prova a partire da se stessi, a chiedersi cosa (non) ho fatto io perché le cose siano diverse, cosa posso fare perché cambino, ecco che allora per emulazione anche gli altri tenderanno a fare lo stesso e si potrà addivenire al cambiamento, sia esso personale che sociale. Certo non è facile mettere in partica tutti questi insegnamenti, ma ci si prova e pian piano ci si riesce.

MN – Grazie Emanuele per la chiacchierata e a presto.

Chiare, dolci, fresche acque (Foto Marco)

E – A presto anche a te Mondo Nudo e a presto a tutti i miei fedeli lettori nella speranza che aumentino sempre più e che si convincano che il nudismo è molto più che un modo di prendere il sole, il nudismo è un’evoluzione sociale che coinvolge tutti gli aspetti della vita sociale, da quelli individuali, quali la salute, l’economia e via dicendo, a quelli comunitari, quali l’ecologia, il rispetto, la maturazione, eccetera. La società ha bisogno del nudismo ed è pertanto prioritario sostenere la causa nudista, far sì che il nudo torni ad essere soltanto uno stato naturale dell’uomo e della donna, che la malattia dell’irrefrenabile fastidio del nudo, dell’inaccettabilità del nudo pubblico possa scomparire. Prioritario!

La parola ai tessili: Mara Fracella


Secondo alcuni pensieri i nudisti non dovrebbero mescolarsi con chi è vestito e tale vuole restarci, secondo alcune persone e secondo alcuni alti papaveri del naturismo mescolare nudi e vestiti appare un’apologia di reato, una volgare esibizione, un mettere insieme l’acqua santa con il diavolo. A nostro parere non è così, noi siamo assolutamente convinti che sia, al contrario, non solo opportuno ma addirittura necessario proporre e propagandare l’idea dei vestiti opzionali ovunque e comunque: solo così facendo il nudismo assume la sua più vera connotazione, si afferma non come semplice bizzarria ma come importante di scelta di vita, oltrepassa lo status di attività ludica e assume quello di filosofia, si eleva da azione privata da relegare nel ghetto ad azione comunitaria e pubblica avente un preciso ruolo sociale; solo così facendo possiamo sciogliere l’oscurità che ci avvolge, possiamo debellare l’ignoranza che ci investe, possiamo far capire che siamo uguali, normalmente uguali a tutte le persone vestite, uguali e… normali.

Ma noi non ci limitiamo a ipotizzare, a parlare, a crogiolarci nel libero pensiero, noi operiamo, agiamo, proviamo e sperimentiamo, così le nostre convinzioni sono dati reali, perché sono dimostrate con la pratica, perché sono vissute quotidianamente, perché… perché lo dice chi da tessile ci segue o addirittura ci frequenta!


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18 maggio 2014, il sole illumina la giornata e mille meravigliosi riflessi si creano sull’acqua del lago che si tinge dei colori dell’oro. Fasci di luce rimbalzano negli occhi, variopinte immagini floreali s’imprimono nella mente, strette viuzze d’antico sentore si contrappongono a più moderne strutture urbane.

Un alto monte domina la scena, cosparso di boschi, dipinto di verde, nascosti sentieri ne salgono alla vetta, una strada ne cinge la base. Grigio anello d’asfalto, punteggiato dei vari colori che sono le vesti dei visitatori, tra questi anche noi, per oggi purtroppo vestiti, un piccolo sacrifico in nome della causa, un invito a venire da noi, a conoscerci, a frequentare le nostre escursioni. Qualcuno ha risposto al nostro invito e sta camminando con noi, bastano pochi minuti per fare conoscenza, per scoprire la splendida persona, per essere sommersi dal suo fulgido sorriso, per restare ammaliati dalla sua simpatia. Nobil donna, ragazza solare, diverrà nostra amica sincera e la ritroveremo ad altri eventi, presto assunta a fotografo ufficiale.

Mara, permettiamo ai nostri lettori di conoscerti un poco: raccontaci qualcosa di te.

Non amo parlare di me. “Raccontami qualcosa di te?” è’ la peggior domanda che mi possano fare. Non ho problemi a raccontarmi ma non a “curriculum”, posso comunque provarci. Sono una persona curiosa. Lo sono sempre stata. E’ un pregio e un difetto allo stesso tempo. Inoltre ricerco nel mio quotidiano, sensazioni di libertà, o prendo atto di non averle trovate. La sensazione di libertà per me sta nelle piccole cose, un disimpegno da facebook, vivere momenti di solitudine senza sentirmi sola, assaporare il quotidiano in modo nuovo e prezioso, rompere i ritmi degli orari dei pasti nei giorni di festa e chissà quanto altro potrei aggiungere. Piccole cose per donarmi sensazioni libere.

Come ci hai conosciuti?

Casualmente: sono stata catturata da un articolo postato su facebook da Carla Cinelli, in quel momento era la mia insegnante a un corso di fotografia. L’articolo era accompagnato dalla fotografia di un uomo nudo con in spalle uno zaino che stava passeggiando nel bosco. Sono stata ad osservarla per un po’, non credevo che fosse una realtà, men che meno italiana. Poi ho letto l’articolo. Ho cercato informazioni. Ho trovato il blog di Mondo Nudo e seguito il suo fondatore, Emanuele Cinelli, su facebook a distanza per circa un anno. Da allora seguo regolarmente il blog, l’ho sottoscritto per ricevere in automatico gli avvisi di pubblicazione dei nuovi articoli, li leggo volentieri, alcuni sono lunghissimi e allora li faccio scorrere velocemente senza ignorarli per ritornarci con più calma.

Quali sono state le tue prime impressioni?

Ottime, è la conferma della mia curiosità e ovviamente dell’interesse sull’argomento, una realtà che non conosco in modo ampio e gli articoli mi aiutano a saperne di più. Per questo ad un certo punto ho rotto gli indugi e mi sono iscritta ad una delle uscite di “Orgogliosamente Nudi”, quella a Montisola ad aprile 2014. Belle persone, sembrerà assurdo quello che sto per dire ma è stato il denominatore comune che mi ha accompagnato per tutta la gita: nonostante fossimo e fossero tutte vestite, mi apparivano senza veli ne scudi, nude. Quando ci si conosce la prima volta ho spesso la percezione di persone “mascherate”, credo che sia naturale, soprattutto al primo approccio, cercare di sembrare anziché essere. Con le persone presenti nella gita di Montisola questa sensazione non solo non l’ho avuta ma ho addirittura percepito il suo contrario ed è stato molto bello per me poterlo vivere. Tutto questo m’ha spinto a tornare, a partecipare ad altre uscite, a quelle escursioni dove sapevo mi sarei trovata a condividere lo spazio con loro nudi e … mi sono trovata benissimo, il fatto di potermi autogestire nell’abbigliamento, di non essere obbligata a spogliarmi, mi ha fatto sentire perfettamente a mio agio, libera

Ti sei spogliata?

No, non ancora, gli unici momenti in cui ho provato il desiderio di farlo erano motivati dal caldo e dal sudore, mi piacerebbe farlo per un motivo diverso, ancora da maturarsi.

Pensi che potrai farlo in futuro?

Non lo escludo ma nemmeno lo do per scontato. Vorrei che fosse un momento vero in relazione al nudismo.

Sei stata il primo tessile che è venuto con noi e che ci frequenta regolarmente per cui hai visto nascere “Zona di Contatto” e sei stata partecipe dei suoi primi vagiti, cosa ne pensi?

Mi sembra qualcosa di realizzabile, che rispetta ogni essere umano e dona sensazione di libertà.

Grazie Mara per questa mini intervista e per le tue preziosissime impressioni, arrivederci a presto.

Grazie a te, grazie a voi, grazie a “Orgogliosamente Nudi”!

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