Archivio mensile:marzo 2023

Primavera montana


Partita è la primavera
i pascoli inonda di bucaneve
tra questi le talpe fanno capolino.
Presuntuoso l’elleboro
s’erge sopra i piccoli bucaneve.

Forme contorte,
di verde lanugine ricoperte,
sporgono sull’esile sentiero.
Un piccolo magico gufo dormiglione
silente m’osserva.

Emanuele Cinelli, 20 marzo 2023

Le dure regole della Natura


In periodo di pandemia sono state scritte tante cose ma, in un contesto di imperante mentalità protezionistica, pochi si sono ricordati di prendere in considerazione le dure regole della Natura.

Da tempo si è capito che certe strane morie tra pesci e altri animali sono motivate semplicemente dal sopra popolamento di una determinata area. La natura è capace di mettere in atto dei meccanismi di autodifesa e, nel farlo, non si pone limiti etici: l’etica è una invenzione dell’uomo. Alla Natura non interessa la media mondiale della popolazione, non interessa se far morire sia cosa buona o cattiva, non interessa l’età o la condizione, non interessano tutte le “manfrine” tipiche dell’ essere umano. La Natura guarda al singolo nucleo di popolazione, al piccolo territorio e se in questo i numeri eccedono quelli massimi per una buona sopravvivenza ecco che scattano le epidemie dove, ovviamente, altro importante meccanismo di autodifesa, a cadere sono i più deboli.

Non voglio affermare che questa sia la motivazione della pandemia che ci ha colpito in questi ultimi anni, non ho le competenze per farlo, voglio solo richiamate l’attenzione su un aspetto troppo spesso trascurato: la Natura e le sue “regole” (tra virgolette perché la Natura non ha regole ma solo opportunistici meccanismi spontanei di autodifesa).

Ipocrisia delle reti sociali e sociale in genere


Invero volevo titolare ipocrisia delle reti sociali, ma poi ho ragionato sul fatto che dietro le scelte delle reti sociali ci sono invero le abitudini e le convinzioni di coloro che le frequentano.

L’ipocrisia è quella solita: l’accettazione di quanto sessualizza il corpo e l’opposizione ferma di quanto lo naturalizza e rinormalizza.

Ecco una serie di immagini non bannate da Youtube sebbene siano, a differenza di quelle di nudo semplice e puro, tutt’altro che prive di significato sessuale. Specifico che non voglio affermare che siano inopportune, ma solo evidenziare l’ipocrisia poc’anzi descritta: perchè squeste sono permesse e quelle, ben più educative, di nudo no?

Eccoci nuovamente di fronte al solito problema del un peso due misure!

Preciso che sono tutte prese da profili che nulla hanno a che vedere con il nudismo o il naturismo ne tantomeno con il sesso e la pornografia, anzi, sono tutti profili che trattano di musica, sport, cucina, viaggi, yoga, stretching, la descrizione di spiagge e altri luoghi.

Evidenzio, inoltre, che non voglio minimamente contestare il diritto delle persone ritratte di vestirsi e mostrarsi come preferiscono, voglio solo rilevare che sebbene possa non essere loro volontà quella di stimolare il desiderio sessuale, di fatto leggendo i commenti è questo quello che ottengono, una cosa che non succede nei post dove la nudità viene normalizzata.