Randonneur prosciolto
Notizia di oggi pomeriggio: l’escursionista francese N.N. è stato prosciolto con formula piena dall’accusa di esibizionismo: né una piccola multa, né la condizionale, né l’iscrizione al casellario. La Corte ha intravisto come fatto dirimente la non-intenzionalità, comprovata dal tentativo di sottrarsi alla vista: senza intenzionalità non esiste esibizione.
Gli amici nudo-naturisti francesi tirano un sospiro di sollievo. Ma soprattutto l’interessato. Se fosse stato ritenuto colpevole, sarebbe stato iscritto in una lista di molestatori sessuali e sospeso o licenziato.
Alcuni sono soddisfatti a metà: da una parte dicono che non è cambiato nulla nella legge, e inoltre non è stata accettata l’istanza di incostituzionalità dell’articolo (l’avvocato difensore aveva sostenuto una mancanza di definizione circostanziata e inequivocabile del reato di “esibizionismo”): permane dunque imprecisa la nozione giuridica di “esibizione sessuale”… a discrezione degli agenti di polizia, suggeriscono altri.
Non sono contenti perché ritengono che di fronte al pubblico ci si debba rivestire e ciò non è “naturismo in libertà” (almeno in un ambiente naturale, lontano dai centri urbani o frequentati): i pantaloncini sempre a portata di mano.
Altri si accontentano di commentare: «Cela ne fait pas loi mais c’est un petit caillou de jurisprudence». («La sentenza non fa legge, e tuttavia è un sassolino di giurisprudenza»).
Pubblicato il 11 settembre 2013, in Giurisprudenza sul nudismo, News di nudismo con tag Alain Boilevin, esibizionismo, Legge francese sul naturismo. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 2 commenti.
Su richiesta dell’interessato ho dovuto togliere il suo nome dal titolo e dal testo dell’articolo così come la fotografia: teme delle ripercusisoni negative sul luogo di lavoro, se non addirittura la sospensione o il licenziamento!
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