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I nudisti per il sociale – 2012


Nuova raccolta di beneficenza nell’ambito degli eventi nudisti prenatalizi, ecco i risultati…

I Nudisti per il sociale – 2012 <  iNudisti.

Raduno Natalizio di tutte le Ciurme 2012. Momento solidale!!!


Associata al raduno prenatalizio ANITA-iNudisti, si ripete la raccolta fondi a favore dell’Associazione Tenda Aperta di Nove (VI), abiti, viveri e denaro che verranno devoluti ai meno fortunati.

Raduno Natalizio di tutte le Ciurme 2012. Momento solidale!!! > iNudisti – e-Zine.

Nudisti e nudismo: opportunità per Garda e il Garda!


Sabato 10 dicembre, in quel di Garda (VR) si è svolto il quarto Raduno Natalizio delle Ciurme Nudiste e Naturiste, evento ormai storico, anche per i contorni polemici che dallo stesso sono scaturiti a partire dallo scorso anno. Sede specifica del Raduno è stato nuovamente il Gardacqua, un centro dove si possono trovare piscine, saune e un’area benessere, tutti ambienti che, per loro natura, ben si prestano alla pratica del nudismo e, pertanto, richiamano l’interesse dei sempre più tanti nudisti italiani e stranieri.

In abbinata con il Raduno, si è ripetuta l’iniziativa solidale avviata l’anno scorso: una raccolta di viveri e abiti per i nuovi poveri. Quest’anno, inoltre, vi si è aggiunta anche la raccolta di denaro da devolvere alle vittime delle inondazioni che, sul finire dell’estate, hanno sconvolto la Liguria.
Il successo delle tre iniziative è stato notevole, vuoi per l’enorme lavoro fatto dall’organizzazione, vuoi per la preziosa collaborazione della Direzione e dello staff del Gardacqua, vuoi per l’importante avvicinamento attuato da un media locale, L’Arena, ai veri contenuti del Raduno e alla realtà del nudismo.

Gli oppositori, anzi, visto che di fatto si è sempre sentita una e una sola voce contraria, colei che si opponeva a tale raduno vi ha fatto riferimento parlando di quattro gatti e invece, parafrasando una vecchia canzone della Zecchino d’Oro: “centoquaranta gatti, in fila per sei con il resto di due, s’unirono denudati, in fila per sei col resto di due, coi doni impacchettati, in fila per sei col resto di due, ai nuovi poveri inviati, in fila per sei col resto di due”.
E’ così che, quest’anno, a Garda hanno vinto la solidarietà, l’amicizia e la purezza di un ideale di vita che, attraverso la nudità del corpo, esprime con forza la nudità dell’anima, un’anima semplice, un’anima gentile, un’anima, però, capace di ribattere con fermezza alle assurde prese di posizione di una minoranza che, per motivi non sempre chiari e puri, rifiuta a priori questo stile di vita e pretende che sia bandito da ogni luogo.

Il Raduno sé quindi svolto in piena regolarità, nessuno, tra gli altri clienti del centro, ha avuto di che lamentarsi: in sauna tutti erano rigorosamente nudi senza nessuna vergogna, senza nessun imbarazzo, a testimonianza del come la società, anche in Italia, sia ormai totalmente indifferente al nudo pubblico, non più considerato impudico, ma, al contrario, come assolutamente naturale; in piscina, durante l’orario di apertura al pubblico, pur essendoci quasi esclusivamente persone del Raduno, tutti indossavano il costume e solo dopo la cena, a piscina ormai chiusa al pubblico, questo inutile pezzettino di stoffa scompariva dalla scena, lasciando spazio alla libertà e alla salubrità del nudo.

Nel contestare questo Raduno, si era anche fatto riferimento al fatto che Gardacqua sarebbe un centro costruito coi soldi della cittadinanza locale e che, essendo in perdita, a loro nulla sta apportando al fine di recuperare quanto prestato. Noi, ovviamente, non abbiamo modo di contestare o confermare tale affermazione, ma dandola per buona ci sorgono spontanee alcune considerazioni: “se il Centro è in perdita mentre i cittadini di Garda devono ottenerne un beneficio economico, perché allora, invece di attuare stupide ritorsioni, non si chiede al Comune e al centro di sfruttare l’interesse che la comunità nudista sta dimostrando di avere verso il Gardacqua? Non è forse questa una pronta e buona opportunità per il centro e, di riflesso, per Garda e i suoi cittadini? Perché non appoggiare l’idea del Gardacqua come centro dove l’uso del costume è abolito dalle saune? Perché non chiedere che il costume sia reso facoltativo anche in tutte le restanti aree del centro? Sarebbe un sicuro invito alla frequentazione pressoché continua e giornaliera del centro per i tanti nudisti che vivono in zona; sarebbe un invito alla vacanze in Garda per i tanti nudisti d’Italia!”.

Si può comprendere che tali iniziative possano in alcuni far sorgere la paura di allontanare quei turisti che non praticano nudismo, tant’è che tale motivazione è stata addotta da quei Sindaci che hanno emesso ordinanze contro il nudismo, ma…

Intanto il nudismo sul Garda si pratica da oltre trent’anni e nessuno è mai scappato, salvo alcune centinaia di nudisti dopo che sono state emesse le Ordinanze di cui sopra.
Poi non dimentichiamoci che, su questo lago, il turismo è per lo più fatto da tedeschi e olandesi, due popoli che vivono la nudità come aspetto totalmente naturale, due popoli che amano starsene nudi quando possibile, due popoli per i quali il nudismo è stile di vita innato e totalmente integrato nella loro società.

L’apertura al nudismo, pertanto, non provocherebbe un allontanamento del turismo esistente, ma, caso mai, apporterebbe nuova linfa, specie se al centro si aggiungessero anche delle spiagge ufficiali, o quantomeno ufficiose (ma con la garanzia da parte dei comuni interessati di accettazione dello stato di nudità sulle stesse) in riva al lago.

Gli italiani in massa già l’hanno stabilito, ora tocca alle imprese commerciali e alle istituzioni pubbliche: il nudo è sano e bello, il nudismo è un’opportunità per l’economia dei comuni, delle regioni, della nazione intera!

Raduno delle Ciurme nudiste… il giorno dopo


L’articolo non è stato pubblicato sul sito del giornale, pertanto ne cito i passi salienti e allego l’immagine (cliccandoci sopra si ingrandisce per una migliore lettura) dell’ottimo articolo realizzato dalla giornalista Barbara Bertasi de L’Arena e pubblicato in data 11 dicembre nella sezione Provincia.


GARDA. Dopo le recenti polemiche, la giornata si è svolta senza problemi e ha richiamato sul lago 140 persone da tutto il Nord e il Centro Italia.

Nudisti, un raduno senza proteste

Grande afflusso di appassionati del naturismo a Gardacqua: a vincere sono state le campagne di solidarietà a favore dei poveri e dei bambini.

Sotto la cupola… niente. Niente veli in piscina dopo le 21,30 – orario di chiusura al pubblico il sabato – e, come invece vale per tutti, costumi adamitici per tutto il giorno nelle saune. Dopo aver però contribuito alla raccolta speciale di generi alimentari per i nuovi poveri, di abbigliamento per l’infanzia e di denaro per gli alluvionati della Liguria.

Ha registrato il tutto esaurito il raduno natalizio dei nudisti: sono arrivati in 140 al Gardacqua, carichi di scatoloni. <<In un magazzino … adiacente al bistrot>>, dice Paola Buratto, direttirce del centro, <<abbiamo riservato uno spazio per la raccolta di generi alimentari. Anche il Team di Gardacqua, privatamente, ha contribuito alla colletta …>> …

… La gente intorno non fa una piega, anche perchè i naturisti … non sono diversi dagli altri…. il “re” del raduno, Marco Avallone … ribadisce un concetto: <<siamo lieti di poter essere tornati a Garda dopo le polemiche dell’anno scorso. E siamo lieti soprattutto di aver organizzato queste iniziative solidali>> … <<Qualcuno ha detto che saremmo stati quattro gatti. Invece c’è gente di tutte le età – da 1 a 75 … – che, della cultura del corpo libero, ha fatto uno stile di vita>>…

Potrebbero venire a Garda anche d’estate: <<Purtroppo no. I sindaci delle poche località dove si praticava naturismo non sono benevoli nei nostri confronti…>> Dopo il via vai ecco il relax. Niente telefonini e tutti in sauna. <<E stasera piscina>>, chiude Avallone.

Raduno delle Ciurme nudiste e naturiste: alla vigilia


Il Raduno s’è ormai concluso e in modo molto positivo, ma riportiamo l’articolo dell’Arena pubblicato alla vigilia dell’evento per i suoi contenuti che danno nuovamente risalto all’iniziativa e per ringraziare la giornalista e il giornale stesso per il supporto datoci e per la disponibilità ad avvicinarsi alla realtà del nudismo, che non è quella della perversione sesusale.

Seguirà a breve l’articolo di chiusura.

L’Arena.it – Raduno nudisti a Garda, boom di prenotazioni.

Risposte a Nuova Garda


No comment, proprio non mi riesce di dare un commento introduttivo a tutta questa faccenda, troppa la mia incredulità dinnanzi ad atteggiamenti di tale ottusità e ristrettezza, non solo mentale (che alla fine potrebbe anche comprendersi, sebbene non giustificarsi e accettarsi), ma anche economica e sociale (che diventano meno comprensibili quando, come in questo caso, sono contradditori: da un lato si dice di lottare per recuperare i soldi investiti, dall’altro si ostacola un evento che di soldi ne porterà parecchi), lascio l’arduo compito al mio amico e collega della redazione de iNudisti.

“Anche quest’anno abbiamo contestazioni violente sul nostro raduno di Dicembre. Rispondiamo da qui, non avendo spazio sufficente nei commenti del sito di Arena.it ai contestatori”…

“Risposte a Nuova Garda” sulla e-Zine de iNudisti.

Gardacqua chiede scusa ai nudisti!


Ci è voluto un anno, ma alla fine l’intesa s’è trovata e la Direzione del Gardacqua, nota struttura saunistica e natatoria di Garda (VR), ammette gli errori fatti nella gestione della problematica sorta nel dicembre 2010 in occasione di un programmato Raduno nudista. Tutti i dettagli della vicenda e la lettera di scuse sono riportati nel contesto dell’articolo pubblicato sulla e-zine de iNudisti…

Gardacqua chiede scusa

QUANDO UNITI SI VINCE
Finalmente conclusa la diatriba con la struttura di Garda. Storia
e attualità della magnifica soluzione di un evento scabroso.